Comunicato del Presidente e Fondatore dell'Associazione legittimista Trono e Altare
Amedeo Bellizzi
Diversi mesi fa noi, dell'Associazione legittimista Trono e Altare, avevamo aspramente criticato quei movimenti pseudo-monarchici , in particolare "STELLA E CORONA" , che perseguono ideali astratti legati ad un'idea di Monarchia del tutto falsa. Come detto più volte chi dirige queste combriccole e chi ne fa parte vorrebbe una "restaurazione" del nefasto Regno d'Italia (o meglio d'italiella) che ha significato per la Penisola Italiana una regressione storica totale durata 85 anni nei quali si sono susseguite guerre civili contro la coatta unità della Penisola, guerra e persecuzione alla Chiesa Cattolica, usurpazioni di Troni e Stati pienamente legittimi, ecc...ecc... .
Chiunque, dotato di buon senso, e senso di analisi oggettiva, non potrebbe mai appoggiare una tale follia istituzionale, perché sbagliare è umano ma perseverare è diabolico!!! Quindi , se l'errore è già stato fatto coloro che perseguono l'idea di ripeterlo sono da considerare solamente folli arrivisti con una buona dose d'ignoranza atavica e cecità intellettuale.
Abbiamo già parlato dell'ennesima trovata di STELLA E CORONA "en company" chiamata "Costituente Monarchica" che si terrà a Roma il 13 Ottobre (Sabato) e nella quale vorrebbero riunire tutti i "monarchici di buona volontà" sotto la loro bandiera e al servizio delle loro ridicole idee già precedentemente esposte. Pochi giorni fa è giunta una strana mail alla nostra Redazione con due contenuti in PDF che adesso vi riporto per intero ( dopodiché tornerò per l'analisi):
Contenuto N° 1
COORDINAMENTO MONARCHICO ITALIANO IL PORTAVOCE
Comunicato stampa
8 ottobre 2012
Il CMI per la verità
Il 6 luglio 2012 il Cav. Giovanni Ruzzier, Presidente di "Rinnovamento nella Tradizione", che riconosce pubblicamente Amedeo di Savoia-Aosta come Capo della millenaria Dinastia Sabauda, ha pubblicato sul sito dell'associazione il seguente articolo:
"Sono stato invitato dall'amico Angelo Novellino, a fornire il mio contributo in relazione alla "Costituente monarchica" che verosimilmente si terrà a Roma nel mese di ottobre di quest'anno. Ho così risposto:
- Fare una "costituente" non è cosa da poco e, sia ben chiaro, di qualsiasi connotazione politica essa sia, anche perchè una "costituente" guarda non all'oggi ma ad un domani di la da venire, imposta uno schema di operatività che potrà consentire di vedere i suoi frutti tra anni e anni;
- Fare una "costituente" vuol dire già partire con un "leader carismatico" capace di attrarre attorno a se un gran numero di cittadini al di la di convinzioni politiche già esistenti;
- Fare una "costituente" vuol dire poter disporre di un sicuro finanziammento, senza il quale non ci può essere
presenza sul territorio e, quindi, una futura formazione politica senza risorse non va da nessuna parte;
- Fare una "costituente" vuol dire non chiudere la porta a nessuno e voi lo state facendo;
- Fare una "costituente" vuol dire spazzare via dal palco persone, anche degne di stima, ma compromesse da precedenti passaggi politici, in definitiva vuol dire dare alla "costituente" volti nuovi, un parlare nuovo, vicino alla realtà sociale in cui viviamo, facendo leva sulla cultura e non sulla facile demagogia;
- Fare una "costituente monarchica" vuol dire indicare al popolo italiano "IL PRINCIPE" al quale guardare con fiducia per il futuro dell'Itralia..
Ecco, caro Novellino, il mio contributo. Mi piacerebbe vedere sugli scanni parlamentari dei monarchici veri, preparatri sotto l'aspetto culturale prima ancora che politico, convinti della bontà dell'istituzione monarchica, onesti nelle loro azioni; forse un giorno ci saranno ma, perdonami la franchezza, non usciranno da questa vostra "costituente monarchica", già claudicante in partenza, senza un leader e senza un Principe al quale fare riferimento ed al quale il popolo italiano senta che questo Principe sia il faro per ridare all'Italia ed agli Italiani il senso della dignità e dello Stato.
Comunque, auguri! Con sincera stima, cordiali saluti".
Il CMI condivide gran parte del ragionamento del Cav. Giovanni Ruzzier, in particolare, quando scrive:
- "Fare una "costituente monarchica" vuol dire indicare al popolo italiano "IL PRINCIPE" al quale guardare con fiducia per il futuro dell'Italia";
coordinamento_italia@virgilio.it
- "costituente monarchica", già claudicante in partenza, senza un leader e senza un Principe al quale fare riferimento ed al quale il popolo italiano senta che questo Principe sia il faro per ridare all'Italia ed agli Italiani il senso della dignità e dello Stato".
Contenuto N° 2
COORDINAMENTO MONARCHICO ITALIANO
IL PORTAVOCE
Comunicato stampa
7 ottobre 2012
Il CMI per la verità
Il CMI pretende un riferimento dinastico preciso e definitivo
Il CMI non vuole costruire “un soggetto politico”, sempre contrastato dal capo di Casa Savoia
Il CMI diffida chiunque di parlare a nome “dei monarchici” o “dei monarchici di buona volontà”
Alcune persone, tra le quali più di una che non riconosce il Principe di Napoli Capo di Casa Savoia, hanno invitato altri con una lettera che dice, tra l'altro: “Il 13 ottobre 2012, pertanto, come da programma allegato, si terrà l’Assemblea che celebrerà, finalmente, l’unità di tutti i monarchici italiani di buona volontà, per costruire insieme un soggetto politico che rappresenti le nostre istanze. In considerazione dell’interesse da Lei dimostrato verso la nostra proposta monarchica di popolo, alternativa alla repubblica delle oligarchie, il Comitato promotore ha ritenuto di includerLa tra i "Costituenti". La preghiamo pertanto di voler restituire, entro il 15 di settembre, all’indirizzo postale dello scrivente sotto riportato, ovvero agli indirizzi telematici sotto indicati, copia della presente, firmata, a conferma della Sua adesione e partecipazione all’Assemblea Costituente”.
Desideriamo ovviamente precisare che ne il CMI ne nessuna delle sue 56 organizzazioni ha aderito all'invito perché nel documento:
1- non c'è volontariamente un riferimento dinastico e quando un dirigente ha chiesto al Dr. Novellino
qual'era esso ha rifiutato di rispondere;
2- i firmatari vogliono costruire “un soggetto politico”, sempre contrastato dal Principe di Napoli Capo di Casa Savoia;
3- i firmatari scrivono che l’Assemblea “celebrerà, finalmente, l’unità di tutti i monarchici italiani di buona volontà”: non accettiamo che nessuno parli a nome “dei monarchici” o “dei monarchici di buona volontà” ma tutto più “da monarchici” che non possono permettersi di giudicare altri.
Siamo anche preoccupati perché questa riunione avrà due dibattiti: la mattina su “Il ruolo dei Monarchici nella vita politica italiana”, il pomeriggio su “Il Partito dei Monarchici: l’impegno sul territorio. Quale denominazione?”.
Leggendo questo programma sembra che il secondo dibattito sia già una sintesi della giornata
perché si chiede già la denominazione di un “Partito dei Monarchici”.
Sarà un errore perché comunque quest'eventuale partito sarà soltanto di una parte dei monarchici. Non è mai esistito “il Partito dei Monarchici” neanche sotto la Monarchia e dopo la partenza in esilio volontario del Re il 13 giugno 1946. Le diverse sigle che si sono succedute, per molti anni in concorrenza tra di loro (edunque non erano “il” ma soltanto “un” partito), hanno fallito una dopo l'altra ed hanno esistito con altre realtà.
Chiediamo dunque che l'assise possa concludersi senza pretendere di fondare “un” Partito di Monarchici, a meno che il copione sia già stato già scritto, ma non verbalizzato prima di iniziare.
Inoltre, se nel primo intervento alla “Costituente” non ci sarà un saluto formale a S.A.R. il Principe di Napoli, in quanto unico Capo di Casa Savoia, al quale dovrebbe riferirsi l'intera assise (e non un saluto a tutti o la lettura di un messaggio anche del ramo cadetto) vorrà dire che abbiamo ragione e che questa riunione è soltanto un ennesimo tentativo d'inciuccio e di posizione pilatesca di nostalgici del “paso doble”.
Come sarebbe pensabile lavorare sospendendo la coerenza, costretti ad un innaturale compromesso che vedrebbe il sacrificio di principi ideologici e la negazione di storia e tradizione? Non identificare il Capo della Casa e voler andare “al-dilà” (cosa significa?) sarebbe solo una alchimia di palazzo, un prodotto artificiale creato in un laboratorio di vecchia politica, proprio quando c'è bisogno di nuova e chiara azione. Come il mondo monarchico desidererebbe, assieme ad una grande parte della società civile, la quale deve essere anch’essa protagonista. Un progetto si costruisce sui contenuti e sui programmi, contenuti e programmi da indicarsi con precisione: si deve, cioè, elaborare un programma chiaro ed inequivocabile. Crediamo che le alleanze, quelle vere e naturali, saranno scritte con i si e con i no che ciascuno di noi pronuncerà con riferimento ai temi principali, in modo netto e senza ambiguità. Nessuno può impegnarsi a nome nostro o dei soci delle 56 organizzazioni che compongono il nostro Coordinamento Monarchico Italiano, che vuole un'alternanza istituzionale e non politica. L'obiettivo dei nostri soci è il Palazzo del Quirinale no Palazzo Chigi o il
Parlamento Europeo o un Consiglio Regionale ! Per il CMI l'importante è che ci si possa confrontare con libertà e concretezza sulle scelte da fare per rispondere alle aspettative dei monarchici. Solo in questo modo, la “Costituente” ha davvero la possibilità di proporsi come interprete di una parte dei monarchici, quella che ogni giorno resiste alla crisi e che aspetta solo di avere le opportunità giuste per ripartire: è fondamentale quindi contribuire in modo decisivo e creare quella possibilità. Fino ad ora abbiamo sentito parlar d'altro: di nomi, soprattutto, di partito, di candidature per le elezioni a dir poco premature, comunque slegate da ogni contesto di confronto programmatico. Ancora, abbiamo
visto attribuire patenti di rinnovamento e definire profili di (im) probabili aspiranti capetti. Si tratta di
un esercizio sicuramente improduttivo e sostanzialmente scorretto dal punto di vista etico, un “calcio mercato” lontano dai problemi dei monarchici impegnati “sul terreno” e di conseguenza dai loro interessi.
Noi vogliamo confrontarci sulle scelte e vogliamo sentire direttamente le idee e le proposte di chi si propone di dirigere questo processo che deve essere innovativo, ma concreto. La capacità di dirigere richiede, in momenti critici, scelte coraggiose per affrontare i cambiamenti (certamente non di figure istituzionali dinastiche) con convinzione, lealtà, pragmatismo e coerenza. Tutto ciò in una visione globale e collettiva che tiene insieme il servizio dello Stato, coesione sociale ed opportunità globali. Essere riformisti significa non aver paura del nuovo. Significa alzare lo sguardo verso la progettazione del futuro, cogliendo e creando tutte le occasioni. Significa l'apertura mentale di chi non vuole subire i cambiamenti, ma gestirli con entusiasmo, passione, coraggio e capacità, mettendo nei progetti i propri sogni individuali ed i valori collettivi. Per dare forza e autorevolezza al progetto, occorre allargare subito la partecipazione a tutti quelli che operano concretamente.
Non si deve chiedere ad ogni gruppo soltanto quanti iscritti rivendica ma innanzitutto quante manifestazioni pubbliche riprese dai media ha organizzato, con la presenza di pubblico e di autorità.
Non è un partito che qualifica una persona semmai sono le persone che dovrebbero qualificare un partito. Ma chi sono ora nel mondo monarchico? I primi elementi della “Costituente” non sono incoraggianti.
Da parte del Coordinamento Monarchico Italiano non ci sono a priori ma ricordiamo che Groucho Marx disse:
“Partito dal niente, sono arrivato a zero”.
“Non ho mai condiviso l'idea di avere un partito monarchico. Purtroppo ho avuto a che fare con personaggi che hanno voluto fare la loro strada, sbagliata, creandomi grosse difficoltà, mettendosi sempre contro di me, accusandomi addirittura di essere antimonarchico. Io non sono antimonarchico, sono per l'esistenza di una monarchia solo in un paese dove ci siano le premesse e le condizioni istituzionali adatte”.
Vittorio Emanuele “Lampi di Vita - storia di un Principe in esilio”
http://www.tricolore-italia.com/pdf/stampa/SAR-VE-sul-partito-monarchico.pdf
Conclusioni:
Avete letto attentamente quello che vi è scritto? Voi cosa ne pensate? Come mai , dopo aver esplicitamente manifestato la nostra idea di Monarchia che si bassa su solide radici millenarie e che rispecchia in toto l'ideale della vera Monarchia (legittima , per grazia di Dio e per il bene del popolo), questo "Coordinamento Monarchico Italiano" , che persegue lo stesso ideale di base di STELLA E CORONA , ci ha mandato una mail che critica alcuni aspetti della pagliacciata chiamata "Costituente Monarchica" quando , alla fin fine, anche i loro ideali entrano in netto contrasto con i nostri? Le risposte possono essere diverse , per esempio, possono averlo fatto perché pensano di poter trovare degli "alleati" o perché pensano di far cambiare idea a tutti noi , a me in particolare( abbandonate pure l'idea). Oppure si tratta semplicemente di una "soffiata" o più che altro una giustificazione delle loro idee , ma sinceramente non lo so. Ciò che so è che l'unica persona che può a ragiona considerarsi un vero Monarchico è colui che conosce il vero significato di tale termine e ne conosce ogni caratteristica . Solo chi segue la dottrina legittimista è da considerarsi un VERO MONARCHICO!!! Chi invece segue le idee astratte di una falsa Monarchia, come STELLA E CORONA , "Coordinamento Monarchico Italiano", "Rinnovamento della Tradizione" ecc ecc..., non possiede tale prerogativa ma è solo un persecutore di una finta Monarchia nata nei circoli liberal-settari di fine XVIII Secolo e sviluppatasi ulteriormente nel XIX Secolo che porta con se il motto astratto e ridicolo di "Re per volere della Nazione". Essa non ha nulla a che fare con la VERA MONARCHIA che è, e lo ribadisco, PER GRAZIA DI DIO E PER IL BENE DEL POPOLO!!!.
Concludo questo comunicato con il dirvi chiaramente ed esplicitamente che chiunque si rechi volontariamente e per convinzione alla suddetta pagliacciata ( "Costituente Monarchica" ) non ha nessun diritto di considerarsi un vero Monarchico , ma possiede solo le caratteristiche per considerarsi ed essere considerato un''ingenuo, ignorante ( o quaquaraqua) o anche arrivista.
Se queste "organizzazioni pseudo-monarchiche" , come i loro "cugini " giacobini Repubblica, vogliono "scannarsi a vicenda" lo facciano pure ma non cerchino di convincere chi, dotato di una profonda conoscenza dell'ideale Monarchico e della dottrina legittimista, conosce a pieno la VERITA' e che per questo ha scelto di combattere dalla parte giusta, quella del "Trono e dell'Altare" e della Santa Fede, che al contrario di ciò che questi pseudo-monarchici cercano inutilmente di inculcare nella testa delle persone , soprattutto dei giovani, .non sono fuori dal tempo perché le cose oggettivamente buone e giuste rimangono tali nei Secoli e per ciò rimangono in perpetuo attuali ed attuabili.
Il Presidente e Fondatore dell'Associazione legittimista Trono e Altare sig. Amedeo Bellizzi.