lunedì 15 ottobre 2012

Luci e ombre del Congresso di Vienna (9° ed ultima Parte): Conclusione ed analisi finale sul Congresso di Vienna

Dopo aver percorso l'intero arco di tempo nel quale si svolse il Congresso di Vienna , avendone analizzato gli avvenimenti cruciali, i principi in esso esposti, e i principali protagonisti più o meno noti , o per meglio dire, più o meno "oscuri" e dotati di vere intenzioni di una Restaurazione europea integrale e duratura, è giunto il momento di tirare le somme e valutare il Congresso  con una valutazione oggettiva sul  "buono e  il  cattivo" che derivò da esso .


File:Berlin .Gendarmenmarkt .Deutscher Dom 010.jpg
Frontespizio degli Atti del Congresso di Vienna (1815)


Il 9 Giugno 1815 , nove giorni prima della definitiva sconfitta del fuggiasco Napoleone I a Waterloo (fatto fuggire apposta dall'Elba  con la complicità della setta e del Governo Britannico per " accelerare i tempi" del Congresso) , i firmatari delle Otto Potenze (Austria, Prussia, Russia, Inghilterra, Francia , Spagna, Svezia, Portogallo) siglarono le clausole che stabilivano il Restaurato assetto europeo dopo sette mesi di dibattiti , scontri , complotti della setta e compromessi. Come vedremo furono proprio i "compromessi" con la setta e con gli ideali Rivoluzionari a rappresentare il principale errore del Congresso di Vienna.

Per visionare gli Atti finali del Congresso di Vienna cliccare il link: http://books.google.it/books?id=CYMMAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=congresso+di+vienna&source=bl&ots=t1uVPyV1V6&sig=3sM_Hi6PCqocMOOCW5dBP9EQfTA&hl=it&sa=X&ei=XSJ8UJ75N-mh4gTOmYCIDQ&ved=0CDIQ6AEwAA

Grande era il tripudio degli Alleati vincitori sulla Rivoluzione e Napoleone , ma codesto tripudio annebbio la ragione di molti  i quali pensavano di aver estirpato l'"erba cattiva" ma non s'accorgevano che la stavano, nello stesso momento,  coltivando in maniera più o meno voluta. Il loro principale difetto era rappresentato dal desiderio di mantener vive alcune "abitudini" che furono il principale male del secolo precedente . Mi sto riferendo alle idee illuministe e settarie che avevano già intorpidito i sensi dei Sovrani d'Europa illudendoli di poter "abbracciare la Croce e stringere la mano al diavolo" nello stesso tempo senza troppe conseguenze . Questa illusione non abbandonò alcuni Sovrani ai quali non bastarono le dure lezioni impartite dalla nefasta Rivoluzione e dai lunghi anni di guerra contro l'usurpatore Napoleone. Molti di questi Sovrani mantennero all'interno dei Governi legittimi degli ex collaboratori dei passati regimi , e questo fu un grave errore. Questi Sovrani "recidivi" li abbiamo già conosciuti nelle precedenti  parti di questo lavoro dedicato al Congresso di Vienna , ma è corretto elencarli nuovamente  in breve :

1) FWIII.jpg  Il Re di Prussia Federico Guglielmo III d'Hohenzollern


2Alex1.jpg  L'Imperatore  di Russia Alessandro I Pavlovič Romanov


3)   Il Re di Baviera Massimiliano I Giuseppe di Wittelsbach


4George IV van het Verenigd Koninkrijk.jpg Il Reggente d'Inghilterra Giorgio IV di Hannover (Giorgio Augusto Federico)



Dei quattro Sovrani elencati,  solo uno era Cattolico e rappresentò anche l'unico  della sua famiglia a cadere nella trappola settaria ( i suoi successori riscattarono il nome della famiglia), mi riferisco ovviamente al Re di Baviera Massimiliano I che ottenne il "rango" di Re grazie alla collaborazione con Napoleone e la setta . Gli altri , come il Re di Prussia e il Reggente del Regno Unito , erano convinti sostenitori della setta per loro manie di grandezza,  ed erano, da "buoni" Protestanti,  pieni di odio verso il Papato. Alessandro I al momento del Congresso era affiliato alla setta ma con il tempo ebbe una "conversione" ideologica personale che lo portò al distacco dalla loggia. E' d'obbligo notare che tre dei quattro Sovrani elencati facevano parte delle Quattro Grandi Potenze ( Austria, Prussia, Russia, Inghilterra) che ebbero il peso maggiore sulle decisioni prese durante il Congresso. Anche le altra Potenze , pur non avendo un Sovrano settario o simpatizzante della loggia e delle idee Rivoluzionarie, presentavano all'interno delle loro delegazioni membri affiliati alla setta. Due Plenipotenziari appartenenti ad uno Stato Cattolico con un Sovrano il quale si distanziava dalla setta erano :


1)  Charles Maurice de Talleyrand-Perigord.


2)  Franz Anton von Kolowrat-Liebsteinsky.



I due nomi sopra citati appartengono a due Plenipotenziari , uno dei quali è il famosissimo e plurinominato in questi scritti, Charles Maurice de Talleyrand-Perigord, che , come già detto, era l' esponente di spicco della setta "Continentale" mandato al Congresso con precise istruzioni. Il secondo è il meno conosciuto  Plenipotenziario Austriaco Franz Anton von Kolowrat-Liebsteinsky  che cercò di ostacolare le idee del collega Metternich. Ovviamente i nomi e gli esponenti , o simpatizzanti  , della setta erano molti di più ma questo lo abbiamo già trattato in precedenza ed in modo molto approfondito. Ciò nonostante espongo i nomi dei "principali" qui di seguito:


  • Flag of Bavaria (striped).svg Baviera: Maximilian Joseph Graf von Montgelas .
  • Pavillon royal de la France.png Francia: Charles Maurice de TalleyrandAlphonse de Lamartine - Marie-Joseph Motier, marchese de La FayetteJean Anthelme Brillat-Savarin.
  • Flag of the United Kingdom.svg Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda: Robert Stewart, marchese di Londonderry e visconte CastlereaghArthur Wellesley, duca di WellingtonRobert Banks Jenkinson, II conte di LiverpoolGeorge Hamilton Gordon, IV conte di AberdeenHenry John Temple, III visconte PalmerstonEdward Gibbon WakefieldJohn George Lambton, conte di Durham.
  • Kgr hannover flagge.jpg Hannover: Ernst, conte di Münster.
  • Flag of the Habsburg Monarchy.svg Austria:   Franz Anton, conte di Kolowrat-Liebsteinsky.
  • Flag of the Kingdom of Prussia (1750-1801).svg Prussia: Karl August, principe di HardenbergWilhelm von Humboldt.
  • Flag of Russia.svg Russia: Ioannis Kapodistrias.



  •  Una domanda sorge spontanea, come poteva realizzarsi una Restaurazione reale con una presenza così massiccia di settari e simpatizzanti di quella Rivoluzione che aveva distrutto come una terribile tempesta tutto ciò che, in teoria, si voleva riedificare? La risposta in realtà è molto semplice , ed è, assolutamente non si poteva e non si è potuto. Basti pensare che Luigi XVIII, del quale parlammo già precedentemente della sua affiliazione massonica giovanile, e che più di tutti avrebbe dovuto aver imparato la "lezione",  si dimostrò simpatizzante delle idee liberali , seppur moderate , le quali si accostavano alla sua ammirazione per gli scritti di Voltaire. Egli conosceva benissimo la doppiezza dei suoi Plenipotenziari , soprattutto del Talleyrand, nonostante ciò fece il loro gioco inimicandosi addirittura il fratello Carlo , Conte d'Artois, che rappresentava nella famiglia Reale Francese l'unico ad aver imparato qualcosa dai disastri dell'89 e di tutta l'Aristocrazia che non era stata corrottà dal periodo napoleonico  . Si pensi anche che l'intera delegazione Britannica era composta da membri della setta , e la divisione creata dal   Conte di Kolowrat-Liebsteinsky all'interno della delegazione austriaca peggiorò la situazione creando profonde divisioni   rendendo pericolante la posizione delll'unica Potenza  che sola  poteva avere un peso decisivo e positivo  all'interno del Congresso di Vienna. Questa preponderante presenza settaria si scontrò con quella che si può definire una "debole presenza conservatrice sincera" composta da pochi ma importanti esponenti che è giusto ricordare:


    1Lieder Metternich.png Klemens Wenzel Nepomuk Lothar von Metternich-Winneburg-Beilstein.


    2F. Lieder d. Ä.JPG Friedrich von Gentz.


    3Cardinal Consalvi, Thomas Lawrence.jpg Ercole Consalvi.


    4Anonimo - ritratto di Francesco I d'Austria - incisione su carta - ca. 1815.JPG Francesco I d'Asburgo-Lorena


    I quattro esponenti elencati , come già si è potuto constatare in precedenza , rappresentarono la ferrea dottrina del "non compromesso" , ognuno a suo modo si può aggiungere. Il Metternich , più di tutti,  incarnava lo spirito conservatore che riconosceva nell'equilibrio delle Potenze europee e del loro "assetto storico" e legittimo l'unica garanzia di pace e prosperità per l'Europa . Al fianco del Metternich  vi era   il suo "vice" e collega Friedrich von Gentz  che, nonostante le sue simpatie Rivoluzionarie giovanili che erano state demolite dalla cruda realtà,  si era avvicinato alle sue  posizioni  un po di anni prima del Congresso , egli appoggiò il grande Statista austriaco in contrapposizione al "collega" il  Conte di Kolowrat-Liebsteinsky che anzi minava il loro operato. Purtroppo il Gentz negli anni '20 dell'800 si "perse" nuovamente, questa volta nelle idee nazionalistiche entrando in conflitto con il Metternich.
    Ettore Consalvi, Plenipotenziario Pontificio, spada della Santa madre Chiesa di Roma al Congresso di Vienna, manifestò il suo vivo dissenso verso il compromesso e denunciò più volte al Pontefice Pio VII la presenza settaria e la simpatia verso le idee Rivoluzionarie della quasi totalità dei Gabinetti Europei.
    Non ultimo, l'Imperatore d'Austria Francesco I d'Asburgo Lorena, nonstante le nefaste conseguenze del periodo napoleonico lo portarono a spogliarsi del plurisecolare titolo della sua famiglia ( Sacro Romano Imperatore),  si dimostrò il Sovrano più restio al compromesso cercando di far mantenere al Congresso una direzione realmente conservatrice, purtroppo si trovò in seria difficoltà con l'arrivista Prussia , interessata al domigno sul mondo Tedesco, alla competitiva Russia, che voleva espandersi sui territori polacchi e nei Balcani, entrambe  caldeggiate dalla diabolita Inghilterra.
    Queste due diverse linee di pensiero, l'una falsa e sovversiva ( manifestata dagli esponenti della setta) e l'altra sincera e coerente ( manifestata dagli esponenti del conservatorismo intransigente) si scontrarono durante tutta la durata del Congresso. Purtroppo gli esponenti della buona linea di pensiero ( quella sincera e coerente) si trovarono in minoranza e con tale deficenza persero influenza nelle decisioni prese . Tale perdita d'influenza portò, per esempio,  al mancato rispetto del Principio di legittimità in due punti focali :


    1) Abolizione delle Enclaves , con seguente perdita di influenza da parte della Chiesa Cattolica.

    2) Mancata Restaurazione del Sacro Romano Impero, portato allo soppressione forzata durante il precedente periodo napoleonico e quindi avente diritto al ristabilimento.


    Questie due sole eccezioni al Principio di legittimità rappresentarono un duro colpo che si ripercosse su tutto l'assetto Politico europeo e non solo materiale ma anche , e soprattutto , spirituale. I risultati di questa sopraffazione settaria al Congresso di Vienna e nell'opera di Restaurazione è facilmente visibile attraverso l'analisi della Carta Geopolitica d'Europa prima della tempesta Rivoluzionaria  e a Restaurazione compiuta proseguendo per le fasi che demolirono la Restaurata Europa :


     
    L'Europa nel 1789 , allo scoppio della Rivoluzione Francese. L'Europa nel suo assetto pre-Rivoluzionario si presentava pienamente legittima e organica  .
     
     
    L'Europa dopo il Congresso di Vienna (1815).
     
     
    Il Sacro Romano Impero rappresentò  dai tempi di Carlo Magno  per l'Europa Tradizionale un punto saldo di riferimento sia amministrativo che spirituale. Infatti la sua mancata Restaurazione , insieme a quella delle Enclave, generò una brusca rottura tra Stato e Chiesa , rottura che già si stava portando avanti in maniera molto attiva dal finire del XVIII Secolo. Ricordiamo che le due istituzioni nella Tradizionale Europa erano sempre convissute ed avevano perennemente collaborato occupando gradi differenti ma connessi fortemente tra loro. L'ideale settario che si infuse anche ne Congresso si adoperò a minare la Restaurazione rendendo pericolanti le uniche fondamenta che rappresentavano un vero pericolo per la loggia , l'istituzione della Santa Madre Chiesa di Roma. Creando un'ambiente sempre meno cristianizzato riuscirono a portare dalla loro parte molte giovani menti che contribuirono agli sconvolgimenti futuri che portarono al crollo della Restaurazione. Per rendere più comprensibile lo svolgersi dell'indotto crollo dell'opera della Restaurazione è saggio mostrarlo attraverso i mutamenti territoriali nel corso di un secolo:
     
     

    L'Europa nel 1830.

     
    L'a Restaurata Europa, a causa dell'opera settaria e dal compromesso, già a partire dai primi anni dopo il Congresso di Vienna incominciavà a dare già segni di cedimento. I moti settari del 1820-1821 tentarono già di scardinare l'assetto Geo-Politico ma vennero fermati e la situazione risultò temporaneamente tamponata (Congresso di Verona) . Nel 1830,  però , il cedimento si fece vedere palesemente . Come si può vedere dalla Cartina qui sopra esposta , il 1830 venne segnato da tre moti incisivi , due dei quali portarono conseguenze tangibili nel concreto, e due moti minori:
     In Francia , dove la setta organizzò e mandò avanti una commedia di 15 anni, il Re Carlo X tentò di salvare lo Stato dallo strapotere liberale che , va ricordato, vede le sue radici piavtate nelle scelte del fratello Luigi XVIII deceduto nel 1824. Il tentativo del legittimò Sovrano francese portò i circoli settari a muoversi allo scopo di eliminare la "spina nel fianco". Carlo X non era più disposto a sopportare i sopprusi alla Religione Cattolica e alla Tradizione della Francia che avveniva in primo luogo attraverso la stampa. Tradito dal cugino Luigi Filippo di Borbone-Orlèan , che  usurpò il Trono diventando con il contributo della setta alla quale era affiliato "re dei francesi" , Carlo X e tutta la Famiglia Reale lasciarono la Francia che divenne , a causa di una errata decisione del Metternich che non volle intervenire per paura di un'alleanza franco-russa, di nuovo un punto focale della setta e dell'opera Rivoluzionaria nel contesto europeo. Nello stesso anno scoppiarono i moti indipendentistici Belgi contro l'unione , sempre decisa al Congresso  per opera sovversiva, all'Olanda. Le due fazioni, Belgi Cattolico da una Parte e Olanda Protestata dall'altra, si trovarono in una situazione di  decisiva rottura ed,  in concomitanza con il termine dell'usurpazione Orleanista in Francia nel Luglio-Agosto 1830 , i Belgi insorsero appoggiati dal settario Talleyrand e dall'esercito di Luigi Filippo. In Polonia , la cattiva Restaurazione del territorio portò allo sviluppo ed allo scoppio di forti sentimenti nazionalistici di matrice liberal-settaria scoppiati nella Rivoluzione del 1830 domata dall'Esercito Imperiale Russo. I due moti scoppiati nel Centro Nord della Penisola Italiana , seppur piccoli, rappresentarono un'affronto alle istituzioni più conservatrici del territorio peninsulare , Borbone-Parma, Asburgo-Este, Pontefice. I moti , anche se domati in breve dalla prontezza d'intervento dell'Esercito Imperiale Austriaco , rappresentarono un chiaro segno che dimostrava la viva  attività settaria nell'area della Penisola Italiana.
    Nello stesso periodo anche in Portogallo ed in Spagna venivano sovvertiti gli ordinamenti legittimi , il primo causato da una disputa generata dall'abuso di potere dell'Imperatore del Brasile ai danni del fratello Michele I del Portogallo, il secondo causato dalla fragile e volubile personalità del Re di Spagna Ferdinando VII che sovvertì l'ordine Tradizionale delle Spagne facendo il gioco dei liberal-settari  e provocando una divisione nella famiglia Reale e disordini in tutto il Paese (Guerre Carliste): Dopo la Cristianissima Francia anche la Cattolicissima Spagna diventava liberale facendo perdere all'europa Tradizionalista due capi saldi secolari.
     
     
    L'Europa nel 1848
     
    Diciotto anni dopo l'Europa bruciva nelle fiamme appiccate dal complotto settario organizzato e deciso nel 1847. Il 1848 si mostrò terribile , le conseguenze del mancato intervento in Francia si videro in tutta Europa , dalla Sicilia fomentata dal Governo Inglese alla stessa Francia che nel Febbraio di quell'anno proclamava la Seconda Repubblica francese esiliando l'usurpatore Luigi Filippo . Le fiamme si propagarono in diversi punti lungo la Penisola Italiana portando i Sovrani a concedere delle Costituzioni liberali nei loro Stati fiduciosi nel poter mantenere l'ordine con l'ennesimo compromesso. A Napoli Re Ferdinando II di Borbone Due Sicilie concesse per primo la Costituzione seguito dal Pontefice Pio IX  , dal Granduca di Toscana Leopoldo II d'Asburgo Lorena, e dal Re di Sardegna Carlo Alberto di Savoia-Carignano, lo stesso che vorrà con l'inganno espandere i suoi domigni servendosi dell'alleanza degli altri Stati della Penisola (Campagna militare del 1848-1849). A Venezia il settario Manin gestiva la sua scimmiottatura della Repubblica di Venezia mentre a Roma il settario Mazzini proclamava la Repubblica Romana (Entrambe verranno sconfitte nel 1849). In Austria la sovversione colpì la Capitale che trentatrè anni prima ospitò il Congresso che , con il suo avvelenamento liberal-settario , al suo interno venne preparata la miccia che stava dando fuoco alle polveri. Metternich , grande difensore dell'equilibrio e del rispetto della legittimità, pagò caro il mancato intervento di diciotto anni prima e si trovò costretto a dimettersi e ad abbandonare Vienna con una folla di sgherri Rivoluzionari che mettevano a ferro e fuoco la capitale Asburgica. L'Ungheria , avvelenata dal nazionalismo liberale, diede molti probblemi all'Impero Austriaco che dovette chiedere appoggio a ciò che rimaneva della Santa Alleanza , 200.000 Soldati Imperiali Russi spensero la settaria rivolta.  Nella Confederazione Tedesca le elite Protestanti in stretta  combutta  con la setta crearono disordini in parecchi Stati riuscendo a strappare concessioni Costituzionali liberali. I moti vennero domati nel corso di un'anno ma i danni si dimostrarono assai profondi.
     
     
    L'Europa nel 1860
     
    Dal 1849 al 1859 in Europa si vide un'apparente calma dell'attività settaria, dico apparente perchè in realtà ci fu. Tralasciando i moti sedati sul nascere nel Regno Lombardo Veneto  e altrove nel 1853 la Russia di Nicola I , desiderosa del tanto agognato sbocco sul Mediterraneo, dichiarò guerra al decadente Impero Ottomano avendo la meglio fino a che l'Inghilterra, intenzionata a non  permettere che la Russia diventasse un nuovo concorrente sui mari e in particolare nel Mediterraneo , seguita dal Secondo Impero Francese di Napoleone III e da un piccolo contingente di 18.000 uomini del liberale Regno di Sardegna  del Conte di Cavour, intervenne in favore dell'Impero Ottomano ribaltando le sorti del conflitto. Nel 1856 la Guerra di Crimea terminò con la sconfitta Russa e con la sua quasi totale alienazione dal Mediterraneo. Il Congresso di Parigi che ne seguì significò la nascita di un'accordo saldo tra il settario Governo Britannico , in lotta perenne con il Papato e contro tutti coloro che si ergevano in sua difesa, e il liberal-settario Governo Piemontese che strinse un'alleanza anche con la Francia di Napoleone III ( Patti di  Plombières del 1858) per soddisfare i propri desideri d'espansione territoriale. Infatti, nel 1859, il Governo Piemontese provocò quello Asburgico fino a portare la sua reazione giustificata , ma saggiamente sconsigliata dal vecchio Metternich, che diede inizio al secondo conflitto volto all'espansione dei domigni Sabaudi a danno degli Stati legittimi della Penisola Italiana. L'Esercito franco-piemontese , grazie al pesante aiuto francese, riuscì ad avere la meglio sull'Imperial Regio Esercito Asburgico . Il 12 Luglio venne siglato in Trattato di Villafranca e la Lombardia venne annessa al Regno di Sardegna che nel frattempo, grazie al lavoro degli agenti inviati nei Ducati Emiliani , nel Granducato di Toscana e nelle Romagne Pontifice , usurpava illegittimamente altri Troni e Stati.
     
     
     
     Carta Geo-Politica d'Europa nel 1870
     
    Nel 1870 l'opera della setta aveva modificato gran parte dell'assetto deciso al Congresso di Vienna:
    In Spagna il liberalismo spadroneggiava così come in Portogallo . L'Austria, dopo la Guerra austro-prussiana del 1866, venne estromessa dagli affari del mondo Tedesco a causa della Prussia del settario Bismark. La Francia , dopo aver perso la Guerra contro gli Eserciti Prussiani ( Guerra franco-prussiana 1870-71) ed il crollo del secondo Impero , cadeva nel terrore della comune ed in seguito nell'ombra della Terza Repubblica francese. La Prussia vincitrice creò l'Impero Tedesco fortemente nazionalista e percursore delle idee che caratterizzeranno il XX Secolo. Nella Penisola Italiana il complottista e falso Regno Sabaudo continuò a tramare e ad usurpare Troni e Stati, nel 1861 venne proclamato l'illegittimo Regno d'Italia con rivolte popolari contro di esso , nel 1866 , come scia della vittoria Prussiana sull'Austria , il "Regno d'Italia" usurpò il Veneto , e nel 1870 , con un atto vergognoso , occupò ed usurpò gli ultimi territori dello Stato Pontificio relegando il Pontefice alla condizione di prigioniero.
     
     
     
     L'Europa alla vigiglia della Prima Guerra Mondiale
     
    Nel 1914 , un Secolo dopo il Congresso di Vienna l'Europa non conservava quasi più niente dell'assetto che in esso li fu dato. L'ultimo baluatrdo del Conservatorismo intransigente , seppur duramente provato, era l'Impero Austro-Ungarico che però risultava ormai, almeno nel piano della Politica estera , "vassallo" dell'Impero Tedesco. Spinto ad entrare in Guerra ( I Guerra Mondiale) dal triste assassinio del pretendente al Trono Imperiale Francesco Ferdinando a Sarajevo per opera della setta , ed anche per pressioni della Germania , l'Impero dell'ormai ultra ottantenne Francesco Giuseppe I entrò nel terribile cammino che lo condurrà allo smembramento territoriale a guerra finità. L'11 Novembre del 1918 ,con la resa dell'Impero Tedesco , l'Europa devastata e senza più una guida che salda la portasse nella retta via perse l'ultimo segno della Restaurazione .  Anche l'Impero Russo era stato "sostituito" da un'ente frutto del liberalismo settario. Le conseguenze saranno gli indicibili orrori del resto del XX Secolo che tutti noi conosciamo bene.
     
     
    L'Europa dopo la Prima Guerra Mondiale
     
    Dopo la Prima Guerra Mondiale il Conservatorismo intransigente venne spazzato via , e coloro i quali ne custodivano ancora i saggi principi vennero relegati in esilio o eliminati. Da questo momento storico fino ad oggi l'illegittimità dei Governi a fatto da crudele padrone delle sorti dei popoli d'Europa e non solo.
     
     
    E' importante precisare  , oltre che rendersi conto, che questo declino è stato frutto del tanto citato "compromesso". Daltronde , come si può sperare che un Sacro Principio , come è quello di legittimità, possa essere contaminato  da idee perniciose figlie della Rivoluzione che è di per se illegittima e sovversiva mantenendone lo spirito ? Spesso sui libri di Storia "ufficiali" viene criticato il Congresso di Vienna per le idee, a detta dei liberali che li scrivono, ormai "passate" e per la severità dei suoi partecipanti. Avendo letto questo lavoro in tutte le sue 9 parti vi renderete certamente conto che queste affermazioni fanno parte della infinita montagna di menzogne dei così detti "vincitori". Ora sapete che l'opera del Congresso di Vienna , seppur minata dallo spirito Rivoluzionario e dalla setta, resistette per un Secolo grazie all'opera di quei conservatori intransigenti che, in netta minoranza, seppero salvare il salvabile pensando agli interessi dei popoli d'Europa . Quindi , la prossima volta che vi diranno che l'unica cosa buona del Congresso di Vienna fu l'abolizione della tratta degli schiavi e l'aver mantenuto un periodo di assenza da guerre totali saprete che non è così . Il Congresso ebbe i seguenti buoni frutti:
     
    1) I Conservatori intransigenti , con la loro ferma opposizione , riuscirono a far rispettare il Principio di legittimità nella gran parte dei casi garantendo un assetto Geo-Politico legittimo.
     
    2) L'opera dei Conservatori intransigenti dimostrò alla setta che la Tradizione non era morta con la ghigliottina dell'89 , tamponando il loro strapotere.
     
    3) La pace ottenuta si deve appunto alla frangia dei Conservatori intransigenti che , ostacolando il dilagare della sovversione, resero l'opera della Restaurazione improntata , per buona parte, nel Sacro Principio di legittimità.
     
    Questi tre punti chiave spiegano in maniera breve e concisa il buon operato che il Congresso di Vienna apportò. Ma vi sono anche dei punti negativi che ebbero il loro germoglio da quell'elite settaria e liberale infiltrata all'interno del Congresso stesso. Il compromesso minò l'opera della Restaurazione , principalmente e palesemente il compromesso bisognava evitare così come saggiamente consigliato dal Pontefice Pio VII. Si dice che il Metternich affermò che le idee possono essere bloccate da un cancello ma che prima o poi queste idee l'avrebbero scavalcato , be, questa affermazione viene ancora oggi presa spesso da coloro che vogliono giustificare la bontà del compromesso ignorando che con tale frase il Metternich non voleva dire che il compromesso doveva essere fatto per forza, piuttosto che le idee nefaste , anche se scavalcavano i cancelli, dovevano essere combattute ogni qual volta si fossero presentate.
    Voglio concludere dicendo che , se Restaurazione futura sarà dovrà essere priva degli errori fatti al Congresso di Vienna  e soprattutto dovrà essere priva di quel disastroso compromesso che  determinò il collasso della  stessa Restaurazione. 
     
    Fine...
     
    Fonti:
     
     Congresso di Vienna e Principio di legittimità.
     
    Il Probblema dell'ora presente di Mons. Delasuss.
     
    Scritto da:
     
    Il Principe dei Reazionari