martedì 6 agosto 2013

L’angolo delle fandonie su Trieste

 
Su Trieste e i triestini, di baggianate colossali se ne sono scritte, sia da dilettanti allo sbaraglio ma anche da esimi professori, o presunti tali, in taluni casi la gran parte si sono perpetuate a causa di incauti copiatori, in altri sono state divulgate con secondi fini, quasi sempre politici, e che dire poi dei ruffiani di turno, quelli non mancano mai, ancora oggi, pare che i barzellettieri vadano di moda
ecco a voi alcuni esempi, gia’ additati nelle varie pagine del sito :
 
1 – Tergeste nel 1300 era un paesetto di pescatori – frase infelice che scrisse Jacopo Cavalli,  non so come mai gli sia sfuggita, grave per uno storico che conosceva molto bene il 1400, ma indubbiamente nulla del 1300, sta’ di fatto che molti ancora oggi la ripetono a pappagallo, naturalmente persone che della Storia di Trieste ne sanno poco nulla
 
2 – a Trieste anticamente si parlava il ladino – questa assurda credenza, nacque nell’800 e trae origine da un falso clamoroso, l’autore gia’ noto per copiature, fu’ il Mainati con un libercolo in cui pubblico’ una serie di lettere inesistenti, in un fantomatico ladino. Venne sconfessato pubblicamente sia dal Kandler che dal Zenatti, quest’ultimo poi in un articolo con pungente ironia, alluse ad una ricerca di facili guadagni. Nonostante tutto, lo l'allora stimato Ascoli, cadde nel tranello, e senza appurare se gli scritti erano confortati da originali, divenne un paladino del pseudo ladino, altri si accorsero dell’inganno ma nessuno ebbe il coraggio di  farlo notare al professore, a quel tempo molto considerato in ambienti irredentisti. Nonostante quei tempi siano passati, l’Ascoli seppellito, qualche non raro fenomeno che enunci in pubblico, buffonate del genere, non manca mai, per non dire di quelli che chiamano il nostro dialetto : istro-veneto ! Consiglio la visione della pagina : il dialetto triestino
 
3 – il castello di san Giusto venne eretto dall’ Austria per controllare i triestini – altra invenzione di pura fantasia, molto usata da certi scrittori della domenica. Eventualmente furono i veneziani, che iniziarono per primi col bastione rotondo nel 1371, ad erigerlo per questa funzione, ed egualmente il castello di Amarina, ma questi smemorati dimenticano (sic !) che :
a – gia’ nel 1389, tempi non sospetti, Alberto, duca d’Austria, concede al Capitano di Trieste, Ugone di Duino, ad erigere un castello
b – il castello venne costruito in tempi lunghissimi, dapprima con lavori volontari, poi diventarono saltuari, i soldi mancano sempre, le frequenti guerre poi bloccavano i lavori 
c – gli stessi triestini inviano una supplica alla Corte per un aiuto per la costruzione del castello a difesa degli attacchi di Venezia e degli istriani, l’Austria immediatamente ordina a Lubiana di aiutare la citta’
d - le orde turche che poi attaccheranno Vienna, avevano gia' mandato drappelli a razziare i paesi del Carso, tanto da giungere sino alle porte della citta'
- se davvero avesse voluto controllare la citta’, non credete che l’avrebbe fatto con una certa urgenza ?
Il web di queste fole ne e’ pieno fino alla nausea, una certa (giornalista?) T. Benedetti, in un suo articolo del 2007 millanta l’erezione del forte Kressich nel 1854, ora base del faro, come opera atta allo scopo di controllo sui triestini, sarebbe da riderci su, se non fosse che qualcuno potrebbe anche crederle !
 
4 – Tor Bandena – in nessun documento di Trieste appare una torre cosi’ menzionata, un invenzione probabile del Caprin, forse dovuta ad un grossolano errore di lettura, spero. Dato che varie torri cittadine ebbero nome da una famiglia, ma non certo questa che sappiamo bene si chiamava “delle Saline”, penso’ di appiopparla ad una che non e’ mai esistita, come dicevo, forse scambio’ la famiglia Bandera, ben documentata, ma neanche questa, con la torre aveva nulla a che fare, con la fantomatica Bandena. Ma in epoca molto sospetta, cio’ che diceva il Caprin, era preso per oro colato, cosi’ ancora oggi abbiamo una via con questo nome
 
5 - l’Austria incentivo’ la slavizzazione di Trieste e Istria ecc..... – questa barzelletta la trovate in molti testi (carta da macero), e siti web e blog, gestiti dai soliti poco ignoti, che approfittano del fatto che solo rarissimi si addentrano nella materia, la maggior parte crede a tutto quello che pseudo-scribacchini agevolati da munifici sponsor di parte, scrivono. Se qualcuno si prendesse la briga di consultare le documentazioni del Senato veneto (Secreta Senato-cose dell’Istria), magari scoprirebbero che fu’ proprio Venezia ad insediare croati e bosniaci in fuga dalle invasioni turche, in un Istria ormai disabitata, ma ..... gli slavi, non arrivarono, secondo i piu’ eminenti studiosi del tempo, nel VI° secolo ? e qui urge una riflessione, se Venezia, o meglio Rialto, primo agglomerato di una Venezia agli albori, nasce nel V° secolo, creato dalle popolazioni in fuga dalle invasioni barbariche, e nel VI° secolo e’ ancora una cittadina, si in espansione, ma niente ancora a che vedere con citta’ come Padova o la stessa Tergeste, tanto che solo nel 697 appare il primo Doge, che poi tra l’altro dipendeva da Ravenna bizantina, e se gli slavi al seguito degli avari, occupano Dalmazia e Istria nel VI° secolo (ma c'erano stati anche prima), chi e’ arrivato per primo ? Lo sanno bene quelli che si sono presi la briga, di leggersi le storie della Serenissima, scritte da veneziani, ma il gioco delle tre scimmiette, paga ancora
 
6 - tra le tante scempiaggini che sono stato costretto a leggere, una (anzi due) delle piu' ridicole, e' stata quella in cui si affermava che l'imperatrice d'Austria Maria Teresa, non fosse mai venuta in visita a Trieste perche' non amasse il mare, e gia' questa basterebbe a far sorridere, ma i geni che imperversano nelle librerie con i loro pomposi volumi, non si sono limitati, quasi a chi la spara piu' grossa, alcuni si sono azzardati a enunciare, che non fosse mai venuta a causa della bassa nobilta' del patriziato triestino, e qui permettetemi di sganasciarmi, chissa' perche' allora tanti imperatori prima e altri dopo, invece ci sono venuti e tante volte.
 
7 - Trieste citta' mitteleuropea - questa assurdita' la diffondono puntualmente tutti coloro che parlano senza neppure conoscere l'argomento, Trieste fu' citta' mitteleuropea sino al novembre 1918, poi la forzata nazionalizzazione riusci' a cancellare questa identita', usando l'arma dell'odio etnico verso quelli che non erano italiani, tanto che nomi e cognomi vennero anch'essi italianizzati, venne proibito di parlare altre lingue che non fossero l'italiano, chiuse le scuole di altre lingue ecc.. ecc... di questo argomento dovrei scrivere pagine e pagine, ma dubito molto che coloro che non sono triestini, e quelli che lo sono solo dopo quella data, possano capire. Ma forse, l'aggettivo e' usato per l'urbanistica, in questo caso possiamo darla per valida.
 
8 – Trieste in Istria – qui non sarebbe nemmeno da commentare, chi ha un barlume di geografia, si prende una cartina e tira una linea, naturalmente ci sono anche quelli che nella penisola inseriscono oltre a Trieste anche Fiume (RAI: Mixer – Minoli) ,  a quando anche il Friuli ? al ridicolo non c’e’ mai fine
 
9 – Trieste in Friuli – che gli italiani al di la’ del Veneto, siano completamente all’oscuro di dove siamo e ancor meno chi siamo, ci pare chiaro, basta ascoltare un telegiornale nazionale, e un incauto giornalista ci casca puntualmente, per non parlare poi, di quando veniamo citati come friulani, l’ignoranza dilaga ! però sanno pronunciare Emila-Romagna, val d'Aosta, Reggio Calabria ecc....
 
10 - Ferluga da Ferlugi - spopola in citta' un libercolo, molto pubblicizzato, sui cognomi di Trieste, nel quale uno degli autori, afferma che la sua famiglia arriva qui dall'Istria nel 1500, al che, questo basta gia' a farmi sobbalzare, non sa che c'erano gia' nel 1300 ?? ma dove ha tratto le fonti questo signore ? ma continuamo, pare, che tra le tante accozzaglie inserite, vi sia anche questa dei Ferluga, che secondo fonti anonime, trassero il loro nome dal borgo nei pressi di Conconello ! orebene, qualcuno dovrebbe dire a questi signori che : Simez Ferluga alla fine del 1400 abita a san Dorligo dove si ritrovano sino al '500 (leggere : libri dei vicedomini - archivio diplomatico), nel 1678 abitano a Grozzana e ricevono in affitto i terreni a Conconello dai  proprietari Cristoforo de Prem e sua moglie Isabella (nata de Calo') ecc.... ecc... come vedete il cognome era pre-esistente. Cosa non si fà per un po' di notorieta' ....solita carta straccia
 
11 - Padriciano - tra le innumerevoli leggende metropolitane, anche questa occupa un posto di rilievo, seccondo cui il nome del paese, deriverebbe da un certo Padrichiar che avrebbe posseduto li terreni, precisiamo : Padrich o Padrichiar e' il toponimo precedente all'arrivo di questo personaggio che altro non e' che certo Gergich (croato e non carniolo, per cui : Grgič) Juan, che venne soprannominato Padrichiar, proprio perche' possedeva in quel posto terreni (vicedomini vol. 98 - p. 199) anche in (10C - doc.ti dei frati Capuccini) - qualcuno corregga anche l'assurda e improponibile Wikipedia, ma tanto non servira', la risentirete ancora
 
12 - Miramar - e' insulsa credenza che l nome del castello scritto e pronunciato in questa forma, sia la versone dialettale (vd. anche Wikipedia), altro errore colossale, se i soliti scribacchini si fossero letti bene la vera storia, avrebbero scoperto che l'arciduca Massimiliano volle questo nome a ricordo di una localita', ancora presente, a Maiorca (Spagna), di cui era stato ospite e ne era stato affascinato, infatti e' noto ai cultori della lingua spagnola che il vocabolo tradotto sarebbe : guarda il mare e non .. miramare. In alcune immagini del fine '800, vediamo ormeggiate delle barche che portavano i cittadini dal molo san Carlo al castello, la scritta sul fianco e' eloquente : per Miramar !
 
13 - via della Geppa - per decenni si e' divulgata la stramba notizia che il toponimo derivasse da un fantomatico vocabolo del tergestino inerente l'orografia del sito a lato del torrente che allora scorreva all'aperto, niente di cosi' favolistico, in verita' deriva dal nome della signora ; de Zucaglo, moglie di Tixoli e abitante in Cavana, che troviamo citata gia' nel 1332 come Jeppa, forse questo si', come forma dialettale del nome Giuseppa, e che aveva terreni in loco. Come troveremo spesso in uso a Trieste, l'abitudine a chiamarla per nome, fece si' che mutasse il cognome originale con il suo nome proprio, mentre suo figlio Toti, soprannominato "belfradel" dara' origine ad un altro ramo familiare che adotta il soprannome come cognome, da cio' i Zucaglo mutano in ; Jeppa e Belfradel, ma stessa famiglia. La forma Geppa, appare solamente alla meta' del 1800.
 
 
 
 
 MUGGIA
le modificazioni storiche di comodo hanno colpito anche la piccola cittadina, quasi cancellando il fatto che prima di esser stata dominata da Venezia, fu dominio del Patriarca di Aquileia ( ceduta a lui dal vescovo di Trieste!), che ..... eresse un castello, ancora presente, e che i soliti analfabeti storici, strombazzano ai 4 venti: per controllare gli irrequieti muggesani. Ahhhh la Storia, se solo se la ripassassero ... persino i documenti tergestini del tempo ne parlano, lo eresse per difendere la cittadina dagli attacchi proprio dei tergestini, tanto che chiese il nolleggio di armi al Senato di Venezia, che per non rimanere coinvolta in una guerra con i soliti triestini, nicchio'. Gli assedi dei tergestini a Muggia continuarono per secoli, le due enclave non si amarono mai.
 
 
naturalmente le <balle storiche> non si sono limitate a Trieste, la Storia ne e' piena, sin da tempi remotissimi, invenzioni, fantasie, modificazioni, strumentalizzazioni, falsificazioni, hanno riempito pergamene, libri, giornali e anche geroglifici, fate voi ... I governi, preso coscienza che uno scritto compiacente verso una parte politica, o una nazione, costituiva un buon megafono della propaganda, egualmente i signorotti delle varie citta', sovvenzionarono spesso scrittori disponibili, affinche' esaltassero lodi e magnificenze e occultassero lati oscuri e sonore sconfitte, cio' continua ancora sistematicamente, ogni tanto pero', qualche raro storico che non si vende, scartabella documenti, scopre e denuncia queste ignominie, purtroppo una bugia ripetuta all'infinito, diventa sempre verita' (per il beota)
 


prossimamente : le fandonie storiche su Gorizia, Istria, Dalmazia
 
 
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