giovedì 8 agosto 2013

Elogio dell’ipocrisia

 angela-luce-ipocrisia
 
 
Un ottimo articolo di Massimiliano Fiorin su papalepapale (1) ci ricorda che il peggiore di tutti i vizi, quello che Nostro Signore deprecava di più, è l’ipocrisia.
Che vuol dire ipocrisia? In sostanza vuol dire: “predicare bene e razzolare male”. L’ipocrita, pur essendo una persona malvagia, vuole tuttavia apparire come un giusto, un santo, una persona buona, e per questo dissimula la propria malvagità, la tiene nascosta, fa anche la “morale” agli altri, etc etc.
Dunque l’ipocrita sa cosa è bene e cosa è male, sa anche di compiere il male, e, per orgoglio o per vanità, tiene nascosto questo suo comportamento malvagio in modo da apparire onesto e buono, cosa che può riuscirgli poiché egli sa cosa è bene e come dovrebbe comportarsi una persona buona.
“Smettetela di fare gli ipocriti”, questo fu in grido di Nostro Signore, ed è uno dei pochi Suoi appelli che anche oggi si ripete a gran voce da più parti: “Basta con tutta questa ipocrisia!”
Però, a rifletterci, il significato è un “tantinello” diverso… Quanto Gesù diceva di smetterla di essere ipocriti, ovvero di smetterla di predicare bene e razzolare male, intendeva: “smettetela di predicare bene e razzolare male ed abbiate la compiacenza di predicare bene e razzolare BENE”; invece nella moderna società l’appello anti-ipocrisia suona molto spesso come, “smettetela di predicare bene e razzolare male ed abbiate la compiacenza di essere COERENTI e pertanto, visto che vi comportate male è il caso che voi cominciate anche a predicare MALE”.
 
Alcuni esempi nella seguente tabella:
situazione
soluzione “anti-ipocrisia”
soluzione modernasoluzione di Gesù
un prete ha una amante/concubinamatrimonio per i pretila smetta di avere l’amante/concubina
un prete è omosessualela Chiesa la smetta di essere “omofoba”il prete la smetta di praticare la sodomia
marito e moglie non si “amano” piùmeglio divorziarerispettino l’impegno preso davanti a Dio
ci sono un sacco di divorziati con nuove situazioni sentimentalicomunione anche ai divorziati “risposati”rinuncino alla nuova situazione sentimentale si riconcilino con i propri legittimi coniugi
qualcuno ha tendenze omosessualifaccia outing e viva con pienezza la propria “diversità”reprima le tendenze omosessuali e riscopra quelle eterosessuali
qualcuno ha rapporti “prematrimoniali”non vada più in chiesa perché sarebbe “ipocrita”viva il fidanzamento castamente oppure si sposi
qualcuno non crede nell’indissolubilità del matrimoniosi “sposi” al comunesi convinca che sia la legge naturale che quella divina prevedono unicamente l’unione monogamica ed indissolubile fra uomo e donna
 
…eccetera eccetera, invito i lettori che hanno capito il “giochino” a suggerirmi altri esempi da inserire in tabella.
 
In conclusione, non caschiamo nel tranello degli anticlericali (ovvero Satana) che in sostanza ci dicono: “visto che non sei PERFETTO al fine di sfuggire all’ipocrisia è opportuno che tu diventi PESSIMO” (perfido sillogismo, visto che nessuno è perfetto) e ricordiamoci che è pur sempre meglio “predicare bene e razzolare male” che non “predicare male e razzolare male”.
D’altronde l’altra frase che costoro (ovvero Satana) ripetono spesso, riferendosi ai nostri poveri sacerdoti o a noi cattolici in generale, è: “fate quello che dico ma non fate quello che faccio”. Ma questa frase, cosa che molto spesso si dimentica, CHI l’ha detta? L’ha detta Nostro Signore e non l’ha detta in senso “ironico”, ma in senso LETTERALE e serissimo: “Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno”. Dunque, ancora una volta, meglio predicare bene e razzolare male che predicare male e razzolare male, ossia, come scrisse Pierre de la Rouchefocauld, “l’ipocrisia è l’ultimo omaggio che il vizio rende alla virtù”.
Dopo c’è il sovvertimento di tutti i valori.
 Pierfrancesco Palmisano