1. La Chiesa è qualcosa di molto più alto e di molto più ampio della Rivoluzione e della Contro-Rivoluzione
La Rivoluzione e la Contro-Rivoluzione sono episodi importantissimi della storia della Chiesa, poiché costituiscono il dramma stesso dell'apostasia e della conversione dell'Occidente cristiano. Ma, in ultima analisi, sono soltanto episodi.
La missione della Chiesa non si estende soltanto all'Occidente, e non si circoscrive cronologicamente alla durata del processo rivoluzionario.
"Alios ego vidi ventos; alias prospexi animo procellas" (14), potrebbe essa dire fiera e tranquilla in mezzo alle tormente che attraversaattualmente. La Chiesa ha già lottato in altre terre, con avversari provenienti da altre stirpi, e certoaffronterà ancora, fino alla fine dei tempi, problemi e nemici ben diversi da quelli di oggi.
Il suo scopo consiste nell'esercitare il suo potere spirituale diretto e il suo potere temporale indiretto per la salvezza delle anime.
La Rivoluzione è un ostacolo che si è levato contro l'esercizio di questa missione.
La lotta contro tale ostacolo concreto, fra tanti altri, è per la Chiesa soltanto un mezzo limitato alle dimensioni dell'ostacolo stesso, mezzo importantissimo, è chiaro, ma semplice mezzo. Così, anche se la Rivoluzione non esistesse, la Chiesa farebbe tutto quello che fa per la salvezza delle anime.
Possiamo illustrare l'argomento, paragonando la posizione della Chiesa, di fronte alla Rivoluzione e alla Contro-Rivoluzione, a quella di una nazione in guerra.
Quando Annibale si trovava alle porte di Roma, fu necessario sollevare e dirigere contro di lui tutte le forze della Repubblica. Si trattava di una reazione vitale contro un avversario potentissimo e quasi vittorioso. Roma era soltanto la reazione contro Annibale? Come sostenerlo? Sarebbe ugualmente assurdo immaginare che la Chiesa sia soltanto la Contro-Rivoluzione.
Inoltre, bisogna chiarire che la Contro-Rivoluzione non è destinata a salvare la Sposa di Cristo. Salda sulla promessa del suo Fondatore, essa non ha bisogno degli uomini per sopravvivere. Al contrario, è la Chiesa a dare vita alla Contro-Rivoluzione, che, senza di essa, non sarebbe attuabile e neppure concepibile.
La Contro-Rivoluzione vuole contribuire a salvare tante anime minacciate dalla Rivoluzione, e ad allontanare i cataclismi che minacciano la società temporale. E per questo deve appoggiarsi alla Chiesa e servirla umilmente, invece di immaginare orgogliosamente di salvarla.
2. La Chiesa ha il massimo interesse all'annientamento della Rivoluzione
Se la Rivoluzione esiste, se essa è così com'è, fa parte della missione della Chiesa, è nell'interesse della salvezza delle anime, è di capitale importanza per la maggior gloria di Dio che la Rivoluzione sia annientata.
3. La Chiesa è, dunque, una forza fondamentalmente contro-rivoluzionaria
Prendendo il termine Rivoluzione nel senso che gli diamo, questa affermazione è la conclusione ovvia di ciò che abbiamo detto sopra.
Affermare il contrario significherebbe dire che la Chiesa non compie la sua missione.
4. La Chiesa è la più grande delle forze contro-rivoluzionarie
Il primato della Chiesa tra le forze contro-rivoluzionarie è evidente, se consideriamo il numero dei cattolici, la loro unità, la loro influenza nel mondo.
Ma questa considerazione dei mezzi naturali, per altro legittima, ha una importanza molto secondaria. La vera forza della Chiesa sta nel suo essere il Corpo Mistico di Nostro Signore Gesù Cristo.
5. La Chiesa è l'anima della Contro-Rivoluzione
Se la Contro-Rivoluzione è la lotta per distruggere la Rivoluzione e costruire la Cristianità nuova, tutta splendente di fede, di umile spirito gerarchico e di illibata purezza, è chiaro che questo si farà soprattutto attraverso una azione profonda nei cuori. Ora, questa azione è opera specifica della Chiesa, che insegna la dottrina cattolica e la fa amare e praticare.
La Chiesa è, dunque, l'anima stessa della Contro-Rivoluzione.
6. L'esaltazione della Chiesa è l'ideale della Contro-Rivoluzione
Proposizione evidente. Se la Rivoluzione è il contrario della Chiesa, è impossibile odiare la Rivoluzione (considerata globalmente, e non in qualche aspetto isolato) e combatterla, senza ipso facto avere come ideale l'esaltazione della Chiesa.
(Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, Parte II, Cp. XII, 1-6)