venerdì 31 gennaio 2014

"Matrimonio" omosessuale in Abruzzo

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Riportiamo integralmente la cronaca d'agenzia del "matrimonio omosessuale" svoltosi in Abruzzo il giorno 28 gennaio 2014, celebrato da "don" Gianni Di Marco della Chiesa ecumenica cattolica. A breve le nostre riflessioni in merito.
PINETO (TE) - “Orlando e Bruno hanno rotto un muro con la forza dell’amore”.  Sono le parole di don Gianni Di Marco, sacerdote della Chiesa ecumenica cattolica, inserita nel solco delle chiese protestanti e nata in California nel 1984, con le quali ha celebrato il matrimonio religioso tra Orlando e Bruno, storica coppia gay abruzzese che convive da ben 49 anni. Il rito si è svolto ieri pomeriggio, nella sala appositamente adibita di un hotel abruzzese, alla presenza di parenti, amici ed esponenti dell’Arcigay locale, la sezione di Pescara è presieduta dallo stesso don Gianni, e nazionale come Maura Chiulli, responsabile culturale dell’associazione, la quale ha donato una targa. Ambiente sobrio emolta emozione hanno accompagnato quella che è stata una giornata storica per il movimento omosessuale italiano. Le decorazioni sono state curate dagli stessi sposi che, come professione, hanno svolto quella di fioristi-decoratori; persone conosciutissime ed apprezzatissime da tutti i compaesani. E adesso passiamo a rispondere alla domanda che tutti si stanno ponendo: come è stato possibile che un sacerdote celebrasse delle nozze gay? La chiesa cattolica ecumenica, con il primate messicano monsignor David Kalke, ha nel proprio statuto il riconoscimento delle coppie di fatto, la comunione ai divorziati e il matrimonio tra le coppie dello stesso sesso, per usare una metafora, sono molto avanti in tema di diritti civili ma nel campo religioso. “E’ il mio primo matrimonio – dice don Gianni che certo non nasconde l’emozione – Sono stato ordinato sacerdote lo scorso 28 agosto a Napoli dalla chiesa valdese ed applico il Vangelo alla parola: siamo inclusivi ed apriamo le nostre porte. A chi ci contesta la validità dei riti che amministriamo, ribadiamo che oltre ad avere la piena successione apostolica, ovvero vescovi che nominano i presbiteri, ci rifacciamo alla dichiarazione Dominus Iiesus circa l'unicità e l'universalità salvifica di Gesù Cristo e della chiesa di Giovanni Paolo  II”. Quanto ai rapporti con la chiesa cattolica “Siamo stati recentemente invitati dalla Curia dell’arcidiocesi di Pescara-Penne alla manifestazione per l’unità di tutti icristiani ed ho partecipato con grande gioia. Del resto noi riconosciamo l’autorità del Papa come un primus inter pares”. Gli sposi, Orlando e Bruno, sono arrivati poco prima della cerimonia “Sono emozionato e contento" dice Bruno di Febbo, 73 anni di Atri (Te), aspettavo questomomento da 49 anni. Da domani cambieranno tante cose per tutte le coppie come noi e per le quali lottiamo” poi è stato il momento di Orlando Dello Russo, 68anni che, per l’emozione, è riuscito solo a dire “ti amo” al compagno di una vita. Don Gianni ha officiato la messa nuziale ed al momento dell’omelia ha detto “Cosa dovrei aggiungere a 49 anni di amore? La nostra è una battaglia per il riconoscimento dei diritti in una repubblica che è laica ma usa i voti dei credenti per la politica. Siamo una chiesa povera ma spero che le acque continuino a muoversi. Viva l’amore di qualsiasi natura esso sia”. Poi la consueta benedizione delle fedi con lo scambio degli anelli, la celebrazione dell’eucarestia e il saluto dei neo sposi con la lettura dei messaggi del primate Kalke, del vescovo di Sicilia della chiesa ecumenica cattolica monsignor Agostino De Caro e di Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay.“Il matrimonio – ha concluso don Gianni Di Marco – sarà trascritto sul registro della nostra chiesa e su quello delle unioni civili del comune di Pineto”. Poi sulle note di “Dio come ti amo” di Domenico Modugno, canzone con la quale Bruno e Orlando si sono conosciuti, è terminata la messa ed è iniziata la festa con amici e parenti.

Fonte: http://radiospada.org/