giovedì 12 dicembre 2013

VIDEO DOCUMENTARIO. Volete capire l'Africa? Guardate lo scorrettissimo e sincero "Africa Addio"

Africa_addio

di Andrea Giacobazzi

C'era un falso interprete della lingua dei segni ieri sul palco della cerimonia in onore di Nelson Mandela allo stadio di Johannesburg. Su uno dei palchi più importanti della contemporaneità c'era un impostore che - con tutta l'ufficialità del caso - faceva gesti a caso. E qui in Italia "La Repubblica" e il ceto medio semicolto si stupiscono, ridacchiano. I borghesi (piccoli piccoli) de gauche l'Africa la conoscono attraverso i documentari della National Geographic o per essere andati una settimana in villaggio vacanze sul Mar Rosso, stando ben incollati in piscina. Non capiscono nulla di quel continente, non lo studiano, non lo amano però sì del falso interprete devono sghignazzare un po'. Guardate Gualtiero Jacopetti e il suo capolavoro "Africa Addio" (che dovrebbe essere proiettato in tutte le scuole), lo consiglio davvero.
Qui il link al documentario completo:



Da Wikipedia:

Africa addio è un famoso quanto controverso film documentario sulla situazione in alcune aree dell'Africa che stavano vivendo, come quasi tutto questo continente negli anni sessanta, il processo di decolonizzazione: ne traspare una immagine, a volte molto reale e cruda, di quello che era l'Africa in quegli anni. Il film è uno dei più celebri esempi del genere cinematografico dei mondo movie, a cui appartengono anche i precedenti Mondo cane e Mondo cane 2 di Cavara, Jacopetti e Prosperi.  Se da una parte il film gode dei favori di gran parte della critica avendo anche vinto un David di Donatello, esso è stato anche accusato di proporre un'apologia del colonialismo. La veridicità di alcune scene proposte dal film è stata messa in dubbio e gli stessi autori hanno in seguito confermato che alcune di esse erano ricostruzioni e non riprese originali degli eventi documentati.  Il film ha avuto successo anche negli Stati Uniti, dove John Cohen ha pubblicato un libro omonimo (Africa addio, titolo in italiano, ed. Ballantine 1966), che approfondisce i temi e gli episodi del film attraverso diverse fonti.  Tale film, così come quelli più famosi di questo genere, viene spesso proposto in orario notturno da tv private in Italia, senza alcuna censura