S.M.I.R.A. Franceso I d'Austria. |
Spesso noi dell'A.L.T.A. ci imbattiamo in strani e particolari individui tra i quali vi sono coloro che racchiudono la più alta manifestazione di "conservatorismo-liberale": si tratta di quelle persone che, scontente del degrado sociale , culturale ed economico , si avvicinano e aderiscono, o addirittura fondano movimenti , al filone indipendentista. Cosa c'è di male vi starete chiedendo? Anche l'A.L.T.A. persegue obbiettivi simili , no? No! Sbagliato! Perché mentre l'A.L.T.A. è un movimento politico legittimista il quale opera per la difesa delle leggi di Dio, delle tradizioni Cristiane d'Europa e per le Vere Patrie divulgando la Verità storica-sociale-politica , queste organizzazioni puramente indipendentiste racchiudono in se il morbo della Rivoluzione , perseguendo il raggiungimento di indipendenze che darebbero vita a "piccoli mostri" istituzionali molto simili ai "grossi mostri" che esse attaccano.
Senza dilungarci troppo, e senza stare ad elencare tutti i nomi di queste combriccole sparse in tutta la penisola, ho deciso di riferirmi in questa sede a tutti quei Veneti che pensano di conoscere la Verità sulla loro terra e su ciò che sarebbe meglio per essa e per loro mentre sono ingannati da politicanti da strapazzo fautori di idee ibride e narratori di una storia sfalsata; personaggi di dubbia formazione che vanno a difendere soggetti come il Manin e compagnia rivoluzionaria. Voi , popolo Veneto , rammentate quel governo che tanto bene vi ha reso dopo tanti patimenti subiti per mano di invasori e tradimenti interni. Rammentate quando la vostra terra passo sotto il saggio governo della Corona degli Asburgo i quali dimostrarono fin da subito la loro benevolenza e il loro manifesto rispetto delle vostre tradizioni. Fu il primo Re vostro , Francesco I d'Austria , il 13 dicembre 1815, a dimostrarvi la benevolenza che di lì e per cinquant'anni vi accompagnò : “Il giorno di mercoledì 13 corrente è destinato da S.M. l’Augustissimo Nostro Sovrano per dare alla VENETA NAZIONE la più generosa testimonianza della Sua Paterna affezione col ricondurre un prezioso monumento dell’antica gloria veneziana.
I quattro celebrati cavalli ch’esistevano sulla Chiesa di San Marco, ricordando i fasti di Enrico Dandolo, e che furono in non lontana dolente epoca rapiti all’onor Nazionale, ricompariranno ….” . Così si legge sul programma per la celebrazione del ripristino dei cavalli sulla Chiesa di San Marco che si trova sul volume “L’arte contesa nell’età di Napoleone, Pio VII e Canova”.
Dopo diciotto anni di esilio francese, i cavalli erano stati rimossi dalla soldataglia francese il 13 dicembre del 1797, l’Imperatore d’Austria Francesco I riconsegnava alla città di Venezia e alla Veneta Nazione uno dei tanti capolavori rapinati da Napoleone; fondamentale fu, in questo contesto, l’opera del grande scultore Antonio Canova; la giornata fu immortalata dal pittore vedutista Vincenzo Chilone in una delle sue opere più riuscite. Va comunque considerata un'importante questione dell'accaduto, cioè il riconoscimento che l’Imperatore Francesco I fece alla Patria e al popolo Veneto dicendo “VENETA NAZIONE” . Quell'evento di manifesto buon governo fu soltanto il primo di molti che si susseguirono fino a quando il Veneto non venne occupato dalla soldatagglia sabauda.
Il Veneto risorse dalle ceneri come l'araba Fenice grazie al saggio governo asburgico : servizzi efficienti, tassazione minima (11 Lire), amministrazione impeccabile, giustizia funzionale e scevra da corruzioni ecc... .
Vorremmo chiudere questo "promemoria" invitando tutti i Veneti, e non soltanto, a diffidare da coloro i quali tentano di distorcere il sincero e veritiero revisionismo storico per rabbonirsi le folle proponendogli "serenissime repubbliche"... La Verità è una e non è quella che furbescamente tentano di imprimervi questi dubbi personaggi...
Di Redazione A.L.T.A.