Congresso di Vienna
e nascita della Confederazione Germanica.
Il Congresso di Vienna e il mondo tedesco.
Nel 1814 Napoleone Bonaparte veniva sconfitto dalla Sesta Coalizione e relegato nel piccolo Principato dell’Elba (Trattato di Fontainebleau, 11 Aprile 1814). Il 30 Maggio dello stesso anno veniva sancito il Trattato della prima Pace di Parigi nel quale , precisamente all’articolo XXXII, vi era scritto che tutte le Potenze che erano state coinvolte nella guerra avrebbero inviato entro due mesi a Vienna dei plenipotenziari per regolare in un Congresso generale di pace le diverse sistemazioni che dovevano completare le disposizioni di tale Trattato .
La Restaurazione che si doveva attuare nel Congresso di Vienna nasceva come conseguenza di uno scontro tra due distanti concezioni del progresso , sorta sui resti della nefasta e sanguinaria Rivoluzione Francese e del dispotismo bonapartista . Da questo scontro era uscito vincente il legittimismo , che veniva così ad identificare tutta un’epoca, inaugurata dall’imponente evento diplomatico del 1814-1815 , il quale volle fare del principio di legittimità il suo Leitprinzip, il suo motivo conduttore . Lo scopo del Congresso di Vienna doveva essere la Restaurazione dell’Europa, l’instaurazione della legalità, a rimedio dell’illegalità e della forza imposte dalla Rivoluzione e dal decaduto Napoleone.
Accanto allo scontro tra Rivoluzione e Contro-Rivoluzione(legittimismo) vi fu un altro scontro , questa volta interno, che era prettamente politico , e collegato all'influenza di quelle idee che avevano avvelenato il secolo precedente , relativo alle questioni che si presentavano ai Congressisti.
A causa di idee erronee, liberal-settarie, portate avanti da biechi personaggi , e a causa di temporeggiamenti e errate decisioni fatte da coloro i quali ancora conservavano in essi il diritto legittimo, scoppiò questo scontro di idee che portò quasi al declassamento dei valori e dei principi del legittimismo.
Francesco I d'Austria. |
Nell'area tedesca il principio di legittimità subì forti limitazioni e la geopolitica venne sconvolta dalla radice dell'istituzione che per secoli aveva reso grande quelle terre e che aveva guidato la grandezza dell'Europa Cristiana. Il Sacro Romano Impero , che la ridicola incoronazione di Napoleone a "Imperatore dei Francesi" nel 1804 aveva tentato di svuotare di significato , non fu più riconosciuto, o per meglio dire, venne riuscito di far disconoscere, da quei Congressisti inviati dalla setta agevolati dal temporeggiamento e dalle errate decisioni di coloro i quali quell'ideale, quel diritto legittimo, avrebbero dovuto difendere. Colui che era stato fino al 1806 l'Imperatore Francesco II del Sacro Romano Impero , diventato Imperatore Francesco I d'Austria, divenne Presidente della neonata Confederazione Germanica , titolo che sostituiva l'antico e assai più nobile titolo di Sacro Romano Imperatore, senza mantenere il suo legittimo potere istituzionale e perdendo la capacità di contenere le ambizioni di alcuni Principi Tedeschi, specie protestanti, nell'area Germanica, con in testa la Prussia militarista.
Il Duca Elettore di Sassonia , Federico Augusto III, nel 1806 si era unito alla Prussia contro Napoleone , ma dopo la vittoria francese di Jean (14 Ottobre 1806) aveva stipulato la Pace di Posen (11 Dicembre 1806) ed era stato , relativamente , costretto ad entrare nella Confederazione del Reno compensato con un titolo regale (come pure il Duca Elettore di Baviera e il Duca di Wùrttemberg) e divenendo così Federico Augusto I Re di Sassonia ; dopo la sconfitta Russa da parte di Napoleone e la Pace di Tilsit (25 Giugno 1807), che costrinse lo zar di Russia all'alleanza con l'"Imperatore dei francesi", al Re di Sassonia era stato conferito , sebbene solo nominalmente , il Granducato di Varsavia. Nell'Aprile 1813 la Sassonia era stata invitata da Metternich ad unirsi alla mediazione armata dell'Austria, ma dopo la vittoria napoleonica sui prussiani a Lùtzen (Maggio 1813) era di nuovo precipitosamente passata dalla parte di Napoleone ; nell'Otobre dello stesso anno , durante le operazioni militari che portarono alla battaglia di Lipsia ed al ritiro di Napoleone al di là del Reno , gli ausiliari sassoni dell'Imperatore dei francesi si erano uniti agli Alleati, i quali però, entrando a Lipsia non avevano nemmeno risposto al Re di Sassonia , che li salutava ora come liberatori, e l'avevano fatto imprigionare per la sua condotta nel Castello di Friedrichsfelde. Il Re avrebbe potuto rientrare a Dresda soltanto dopo la fine del Congresso.
Klemens von Metterich. |
Quando si sostenne che il Re di Sassonia dovesse essere ristabilito come legittimo Sovrano , ci si riuscì grazie all'applicazione del principio di legittimità contro la prepotenza prussiana di pretendere tutto lo Stato sassone; ma dovette il Re di Sassonia sottostare anche alla finzione di una "legittima" cessione di parte del suo Regno alla Prussia, poichè questa doveva ricevere compensi per aver perso gran parte delle sue province polacche, e fu indicata la Sassonia a causa della sua troppo poco tempestiva reazione contro Napoleone.
Il principio obbediva , almeno sulla carta , alla questione di equilibrio di forze in Germania , ad un principio dei compensi territoriali che la Prussia si riteneva giusto dovesse ricevere. A Metternich , più per ragioni di equilibrio che di altra natura, non piaceva che la Protestante e fin troppo ambiziosa Prussia si ingrandisse troppo aumentando la sua influenza sui Paesi Tedeschi a discapito della Corona Imperiale.
La Confederazione Germanica e la situazione interna.
Sacro Romano Impero (1648). |
La Confederazione germanica (in tedesco Deutscher Bund), nata dal Congresso di Vienna , fu una libera associazione di Stati tedeschi . Essa aveva esattamente gli stessi confini del Sacro Romano Impero dopo la Pace di Vestfalia ad eccezione delle Fiandre, ma contrariamente alla struttura precedente, gli stati membri erano pienamente sovrani e , quindi , liberi di esercitare la propria influenza a discapito delle istituzioni legittime.
La Confederazione Germanica era composta da 38 stati (34 principati e 4 città libere) alcuni dei quali erano in unione personale con monarchie estere (Hannover con la Gran Bretagna, Holstein con la Danimarca, Lussemburgo con i Paesi Bassi). L'Impero d'Austria e il Regno di Prussia ne facevano parte solo per alcune porzioni di territorio già appartenenti al Sacro Romano Impero (ne erano quindi esclusi il Regno Lombardo-Veneto, la Dalmazia, la Croazia, l'Ungheria, la Posnania, e la Prussia orientale).
Ogni stato aveva un proprio sistema di governo: Austria, Prussia, Oldenburgo, Hohenzollern e Reuss erano assoluti, Holstein, Meclemburgo e, fino all'ondata rivoluzionaria del 1830, anche l'Hannover erano su base dietale; erano costituzionali invece Assia-Darmstadt, Nassau, Waldeck, Liechtenstein, Schwarzburg, Sassonia-Weimar, Sassonia-Gotha, Sassonia-Saalfeld, Sassonia-Meiningen, Sassonia Hildburghausen, Lussemburgo, Baviera, Baden e Württemberg e dal 1830 anche l'Hannover, Lippe, Schaumburg-Lippe, Brunswick, Assia elettorale, Sassonia-Altenburg, Hohenzollern, Schwarzburg-Sondershausen, Sassonia. Infine ebbero governi municipali le città libere di Amburgo, Lubecca, Brema, e Francoforte.
Gli Stati membri della Confederazione Germanica erano:
1.Impero d'Austria (senza Galizia, Ungheria, Transilvania, Bucovina, Dalmazia, Croazia, e Regno Lombardo-Veneto)
2.Regno di Prussia [Preussen], km². 225.000 (senza le province di Posnania, Prussia Orientale e Prussia Occidentale), in unione con il principato svizzero di Neuchâtel fino al 1851
3.Regno di Baviera [Bayern], km². 75.996; con l'exclave del Palatinato
4.Regno di Sassonia [Sachsen], km². 14.986
5.Regno di Hannover (unito personalmente alla Gran Bretagna fino al 1837), km². 38.584
6.Regno di Württemberg, km². 19.517
7.Elettorato di Assia-Kassel [Hessen-Kassel], km². 12.146
8.Granducato di Assia-Darmstadt [Hessen-Darmstadt], km². 7.693
9.Granducato di Baden, km². 15.080
10.Granducato di Lussemburgo [Luxemburg] e Limburgo, km². 4.700; (unito personalmente ai Paesi Bassi fino al 1839)
11.Granducato di Meclemburgo-Schwerin [Mecklenburg-Schwerin], km². 13.126
12.Granducato di Meclemburgo-Strelitz [Mecklenburg-Strelitz], km². 2.929
13.Granducato di Sassonia-Weimar-Eisenach, km². 3.610
14.Ducato di Oldenburg (Granducato dal 1829), km². 6.427
15.Ducato di Holstein (e Lauenburg, dal 1848), km². (unito personalmente alla Danimarca fino al 1866)
16.Ducato di Nassau, km². 4.708
17.Ducato di Braunschweig, km². 3.672; (fino al 1820 sotto la reggenza de re di Gran Bretagna e di Hannover)
18.Ducato di Sassonia-Gotha-Altenburg (fino al 1825 poi suddivisto tra gli altri ducati sassoni)
19.Ducato di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, km². 561; (Sassonia-Coburgo-Gotha dal 1826)
20.Ducato di Sassonia-Meiningen (dal 1826 acquista Hildburghausen e Saalfeld)
21.Ducato di Sassonia-Hildburghausen (diviene Sassonia-Altenburg dal 1826)
22.Ducato di Anhalt-Dessau (Ducato di Anhalt dal 1863, assimilando gli altri ducati)
23.Ducato di Anhalt-Bernburg (fino al 1863)
24.Ducato di Anhalt-Köthen (fino al 1847 poi alla linea di Dessau)
25.Principato di Hohenzollern-Hechingen (fino al 1850, cedendo la sovranità alla Prussia)
26.Principato di Hohenzollern-Sigmaringen (fino al 1850, cedendo la sovranità alla Prussia)
27.Principato di Liechtenstein
28.Principato di Lippe, km². 1.215
29.Principato di Reuß-Greiz (o Reuß linea primogenita), km². 316
30.Principato di Reuß-Gera (o Reuß linea cadetta), Kq. 826
31.Principato di Schaumburg-Lippe, km². 340
32.Principato di Schwarzburg-Rudolstadt, km². 941
33.Principato di Schwarzburg-Sondershausen, km². 862
34.Principato di Waldeck e Pyrmont, km². 1.055
35.Città libera di Lubecca [Lübeck], km². 298
36.Città libera di Francoforte sul Meno [Frankfurt am Main]
37.Città libera di Brema [Bremen], km². 257
38.Città libera di Amburgo [Hamburg], km². 415
Più tardi vennero ammessi:
1.Signoria di Knyphausen e Varel (dal 1825 al 1845)
2.Ducato di Limburgo [Limburg] (dal 1839)
3.Langraviato di Assia-Homburg (dal 1817)
La Confederazione Germanica (delineata dai confini rossi). |
La Confederazione germanica nasceva quindi come un'organizzazione abbastanza debole, specialmente a causa dell'ambizione della Prussia volta a declassare, e scavalcare , totalmente la Corona degli Asburgo dalla guida del mondo tedesco.
Nei primi decenni di vita della Confederazione Germanica la Prussia mantenne un atteggiamento fondamentalmente contrario al liberalismo in senso stretto intraprendendo però riforme tipiche dei liberal-conservatori .
Ulteriori modifiche alla Confederazione iniziarono con la fondazione dell'unione doganale nel 1818 che oltre ad abolire i dazi tra gli Stati prussiani decise di adottare un protezionismo moderato con l'obiettivo di facilitare l'importazione di manufatti a basso costo britannici. Alle materie prime venne invece totalmente eliminato il dazio. Esso non era un "suicidio economico" ma era semplicemente un'ennesimo espediente per ingrassare il potere prussiano a discapito dell'Impero d'Austria. Esso infatti fu il trampolino di lancio del boom economico e commerciale prussiano. La Zollverein arrivò nel 1834 a seguito della richiesta di adesione prima degli Stati enclave che soffrono la concorrenza della stessa Prussia e poi degli altri Stati il cui tentativo di competere con la Lega commerciale tra Berlino e Württemberg e la Lega tra Sassonia, Tuningi, Assia Cassel fino all'Ohneburg fallirono a causa delle pressioni del governo berlinese. L'Assia Cassel, infatti, neanche un anno dopo la nascita della lega era in bancarotta e fu costretto a chiedere di entrare nel sistema prussiano (1828). Il regime prussiano attirò a se adesioni con l'inganno e il ricatto , adoperando anche espedienti lusinghieri verso gli altri Stati fornendogli un'ampia serie di vantaggi commerciali e industriali per decreto . Queste riforme innescato il proliferare del movimento nazionalista per l'unificazione e aumentò le richieste dell'arrivista classe borghese per ulteriori diritti politici. L'unione doganale aprì un mercato a totale guadagno prussiano e pose fine alle peculiari tariffe locali tra stati. Standardizzò inoltre pesi, misure e valute all'interno degli stati membri (ad esclusione dell'Impero d'Austria che si voleva danneggiare), formando le basi di un'economia nazionalista.
Nel 1842 la Zollverein includeva la maggior parte degli Stati tedeschi. Nei venti anni successivi la produzione delle fonderie tedesche quadruplicò sotto la pressione del governo berlinese e per la produzione bellica. La produzione di carbone crebbe anch'essa rapidamente. Come risultato, gli industriali tedeschi, alta borghesia, specialmente la Krupp fondata da Alfred Krupp, avrebbero introdotto l'invenzione della pistola in acciaio, gli assali in acciaio fuso, e il fucile a retrocarica, esemplificando la riuscita applicazione tedesca della tecnologia agli armamenti. La sicurezza della Germania "prussiana" mantenendo il sistema liberal-conservatore . I produttori tedeschi lavorarono pesantemente anche in settori diversi da quello della difesa.
Sviluppando una forte base industriale, lo stato prussiano rafforzò la classe borghese e quindi il movimento nazionalista. L'integrazione economica, creata in modo macchiavellico, aumentò in particolar modo la diffusione dell'ideale nazionalista tra gli stati tedeschi. La Germania iniziava ad esibire tutte le caratteristiche di una proto-nazione diretta verso una rivoluzione conservatrice istituzionale.
La Zollverein rappresentò uno spostamento verso l'uniformalizazione economica, verso il becero moderno capitalismo industriale borghese , e la vittoria del centralismo sul tradizionale e storico localismo, portando rapidamente al termine le autonomie dei piccoli stati principeschi della Germania. Questo capitalismo borghese sfociò nella rivolta dei tessitori della Slesia, nel 1844, che testimoniarono la distruzione della loro vita da parte delle nuove manifatture.
Federico Guglielmo IV di Prussia. |
Gli attriti più vividi tra il Regno di Prussia e l'Impero d'Austria si ebbero dal 1840, dalla morte di Federico Guglielmo III di Hohenzollern il quale nonostante fosse massone e non proprio filo-austriaco si mantenne in una linea moderata. In quell'anno salì al Trono di Prussia il figlio del defunto sovrano, Federico Guglielmo IV. Egli decise di dare un tono diverso alla politica inaugurata dal genitore defunto, massone ma moderato nel conflitto con la Corona d'Austria, inasprendo i conflitti con l'autorità legittima avvicinandosi maggiormente ai liberali diminuendo la censura sulla stampa e promettendo a un certo punto l'entrata in vigore di una costituzione lavorando di concerto con l'aristocrazia in gruppi di lavoro locali nelle varie regioni del Regno di Prussia. Egli era un eretico luterano e i suoi sogni di gloria lo spinsero ad attuare una politica di avvicinamento con i Cattolici di Colonia dove liberò dalla prigionia Clemente Augusto di Droste-Vischering, arcivescovo di quella città, e dove contribuì alla costruzione della Cattedrale Cattolica.
Nel 1844 egli partecipò personalmente alla cerimonia d'inaugurazione della stessa cattedrale, divenendo il primo monarca di Prussia a fare il proprio ingresso in una cattedrale Cattolica: fu una vera e propria trovata propagandistica volta a trovare consensi alla sua politica anche da parte dei Cattolici. Sul piano politico, nel 1847 venne infine obbligato, ma non con tanta difficoltà , a convocare un'assemblea nazionale, che fu una "dieta unita" che comprendeva tutte le province dello stato, che avevano propri diritti di tassazione in mano all'alta borghersia industriale e alla nobiltà terriera. Egli era affiliato alla setta e di conseguenza ne era manovrato.
All'alba del 1848 , la rinnovata asprezza conservator-rivoluzionaria della Prussia di Federico Guglielmo IV contribuì a gettare le colonne portanti del nazionalismo tedesco cercando in tutti i modi di allontanare in modo profondo la fedeltà dei Principi tedeschi e dei loro sudditi dalla Corona degli Asburgo.