sabato 21 dicembre 2013

Il segretario privato di Benedetto ha sentimenti contrastanti sulle dimissioni del Papa


Il segretario privato di Benedetto ha sentimenti contrastanti sulle dimissioni del Papa

Un ritiro come "amputazione" - Georg Gänswein percepisce il ritiro del suo maestro come grave perdita, dice al ZEIT. Ma un voto ma gli permette di rimanere fedele.
Mons. Georg Gänswein soffre ancora dalla successione fra Papa Benedetto e Francesco. "Devo essere onesto con me stesso", ha detto il segretario di lunga data di Benedetto XVI a ZEIT, "è un dolore, riitrovarsi col nuovo ruolo."
Gänswein serve Papa Francesco dal marzo di quest'anno, come Prefetto della Casa Pontificia. Allo stesso tempo, continua a lavorare come segretario per il Papa in pensione. "Ho l'impressione di vivere in due mondi", ha detto. Il suo rapporto con le riforme di Francesco viene descritto da Gänswein laconicamente: "Aspetto qualcosa di nuovo ogni giorno, qualcosa di diverso."
Ha detto che aveva trovato all'inizio come un "insulto" del nuovo papa nei confronti del suo predecessore, che Francesco aveva rifiutato di rinviare l'appartamento papale del Palazzo Apostolico. Francesco aveva dichiarato che l'appartamento papale gli ha suscitato "malinconia", che voleva vivere "tra la gente", così ha riferito Gänswein. Il Papa vive oggi nella casa degli ospiti del Vaticano. Nel frattempo, Francesco e lui potevano scherzare sulla polemica, ha detto Gänswein.
Benedetto XVI si era dimesso a febbraio - un'operazione mai accaduta per secoli. Aveva sperimentato questo passaggio come "amputazione". Il suo tempo come il più stretto collaboratore di Benedetto, il segretario lo descrive come estremamente intenso: "Ho lasciato otto anni di sangue e ho anche assaggiato il sangue, a volte." La sua vita da allora, "non è più costantemente al centro del polso" del Vaticano.
Il suo lavoro a favore di Benedetto, per Gänswein è fondato sul fatto che l'allora Joseph Ratzinger ha elogiato la lealtà utilizzando una frase latina: "in vita et in morte", nella vita e la morte. Tuttora, egli si riferisce al papa dimesso come "Santo Padre". Tuttavia, vale anche per lui come Benedetto il motto: "C'è solo un Papa".
Traduzione di Matteo Luini