domenica 20 ottobre 2013

José Manso de Velasco: da Vicerè a confinato.



José Antonio Manso de Velasco y Sánchez
de Samaniego
Don José Antonio Manso de Velasco y Sánchez de Samaniego, primo Conte di Superunda , nacque nel 1688 a Torrecilla en Cameros durante il Regno di Carlo II di Spagna. Entrò giovanissimo nell'esercito dove per svariati meriti fece una eccellente carriera. Sempre in gioventù entrò in politica distinguendosi in capacità dai suoi pari.
Manso de Velasco fu Governatore Reale del Cile dal novembre 1737 al giugno 1744, ed in questo periodo si trovò di fronte a numerosi progetti da realizzare. Costruì il primo mercato alimentare pubblico di Santiago, canali di irrigazione sul fiume Maipo e frangiflutti sul fiume Mapocho; ricostruì Valdivia (distrutta da un terremoto), e celebrò l'armistizio con gli indigeni Mapuche nel "Parlamento di Tapihue" ponendo fine agli scontri tra coloni e indios.







Fondò inoltre numerose città cilene elencate qui con il loro nome attuale, il loro nome del tempo, e la data di fondazione:
  • Cauquenes (Nuestra Señora de las Mercedes), 1742
  • Copiapó (San Francisco de la Selva), 1744
  • Curicó (San José de Buena Vista), 1743
  • Melipilla (San José de Logroño), 1742
  • Rancagua (Santa Cruz de Triana), 1743
  • San Felipe, 1740
  • San Fernando (San Fernando de Tinguiririca), 1742
  • Talca (San Agustín de Talca), 1742



Ferdinando VI di Borbone-Spagna
Ferdinando VI di Spagna.
La sua efficienza e diligenza gli permisero di ambire e  meritare un incarico superiore, per cui Ferdinando VI di Spagna  lo nominò Viceré del Perù nel 1745, facendolo così diventare il primo Governatore Reale del Cile a meritarsi tale onorificenza.

Il 28 ottobre 1746, attorno alle 10:30 di sera, un forte terremoto distrusse Lima ed i suoi dintorni. Ancora oggi è uno dei terremoti con più morti occorsi in quella regione. Le testimonianze sono discordi riguardo alla durata della scossa, variando dai 3 ai 6 minuti. L'intensità è stata stima a 10 o 11 gradi della scala Mercalli. Le scosse di assestamento, centinaia, proseguirono per i successivi due mesi.
A Lima la distruzione fu grande. Dei 60000 abitanti, 1141 morirono. Solo 25 case rimasero in piedi. A Callao uno tsunami di circa 17 metri di altezza penetrò per 5 chilometri nell'entroterra, lasciando solo 200 sopravvissuti di una popolazione di 5000 persone. Il fatto che il terremoto avvenne di notte aumentò probabilmente il numero dei morti, dato che molti stavano dormendo nelle loro case. In seguito al disastro la popolazione rimasta soffrì di fame e paura ma la prontezza del Vicerè José Manso de Velasco ne limitò i patimenti.
Le tecniche edilizie furono modificate in seguito al terremoto, abbandonando l'uso dei mattoni adobe sostituiti da tecniche quincha (graticcio e malta) che permettevano la costruzione di edifici più flessibili, e quindi resistenti all'attività sismica.
Il 10 febbraio 1747 Velasco fondò la città di Bellavista. Il 30 maggio 1755, sempre per suo volere,  furono iniziati i lavori di costruzione della cattedrale di Lima.





Ritratto di José Manso de Velasco
( Museo Histórico Nacional de Chile).
Il vecchio e stanco Manso de Velasco chiese il permesso di fare ritorno in Spagna, e ricevette una risposta positiva dal Re Carlo III nel 1761. Durante il suo viaggio di ritorno passò da L'Avana nell'allora Capitaneria Generale di Cuba, proprio quando la colonia veniva attaccata dai britannici. Gli assaltatori assediarono il porto, e Manso de Velasco, il più alto in grado della zona, si ritrovò nominato "Capo del Consiglio di Guerra" dal governatore di Cuba. Per cui, all'età di 74 anni, guidò la difesa della città fortificata. Sfortunatamente le truppe che aveva a disposizione erano poco addestrate e mal equipaggiate, per cui gli spagnoli dovettero arrendersi dopo  67 giorni di assedio.
Catturato dagli inglesi, fu portato a Cadice in Spagna. Qui, essendo il "Capo del Consiglio di Guerra", fu ritenuto responsabile dell'ingloriosa sconfitta di Cuba, e sottoposto al giudizio della corte marziale. Fu condannato a "100 anni di sospensione dal servizio militare", e confinato nella città di Granada dove morì nel 1767.



Fonte:

Wikipedia(immagini).

Barros Arana, Diego. Historia General de Chile, tomo sexto. 2000, Editorial Universitaria S.A., Santiago de Chile. ISBN 956-11-1559-X

Scritto da:

Il Realista.