giovedì 3 ottobre 2013

LO SPIRITO MASSONICO (Estratto dell'opera di mons. Delasuss "Il Probblema dell'ora presente", Tomo I°) .



François Fénelon.
Fénelon conchiudeva la sua lunga lettera contro il Giansenismo con queste parole: "Il serpente striscia sotto i fiori colle più semplici volute e colle insinuazioni più seducenti. Quanto maggiore è la seduzione e tanto più alzeremo la nostra voce per non lasciare la verità senza testimonianza e per mostrare che il dragone imita la voce dell'agnello".
I tempi del Giansenismo son ritornati, tempi anche più pericolosi.
In una Istruzione pastorale indirizzata al suo clero nel 1861, Mons. Meirieux, vescovo di Digne, diceva: "Tanta è la sapienza con cui lo spirito del male ha teso i suoi agguati che inganna gli animi retti, li affascina in guisa da farsene dei difensori. Si opera sotto i nostri occhi quello che si vedrà nell'ultimo giorno: un gran mistero di seduzione. Sembra, se ciò fosse mai possibile, che gli stessi eletti non possano andarne salvi".
Un mezzo secolo è già trascorso dacché si fece udire questo grido d'allarme. Quanto, dappoi, il movimento degli spiriti si è accelerato e rende più stringente l'avvertimento!
La framassoneria, a vista e a saputa di tutti, è ora giunta all'apogeo della potenza. Essa fa ciò che vuole, anche quello che pochi anni addietro sarebbe sembrato del tutto impossibile.
A spiegare questo successo non basta dire che la massoneria è una società sapientemente organizzata, provvista di mezzi potenti per giungere a' suoi fini, e che conta sovente nel suo seno uomini d'un'abilità meravigliosa. La Chiesa che essa vuol distruggere non la cede ad essa per nulla. È la Sapienza stessa di Dio che l'ha istituita e organizzata e i santi hanno almeno, per il bene, lo zelo e l'iniziativa che i ministri di Satana hanno pel male. Senza dubbio, la massoneria gode il beneficio del mistero in cui s'avvolge. Essa non palesa mai i suoi intendimenti, nemmeno a quelli che incarica d'eseguirli. Ma se il segreto ha pel male i suoi vantaggi, la piena luce del bene e della verità ne ha di ben maggiori.
Bisogna adunque ricercar altrove la spiegazione della potenza a cui la framassoneria è arrivata.
Questa spiegazione si trova nella complicità che incontra fuori delle sue logge. Noi tutti, o quasi tutti, la secondiamo.
La framassoneria ha trovato il mezzo di procurarsi, in tutte le classi della società, innumerevoli complici, i quali, anche allora che la detestano, lavorano con essa e per essa. Come avviene ciò? Mercé la propaganda delle idee ch'essa ha interesse di diffondere.
"La framassoneria è stata fin qui una vasta scuola, dove uomini di tutte le classi e di tutte le opinioni, atei o deisti, son venuti ad istruirsi, a formarsi per i buoni combattimenti della democrazia. Malgrado la diversità delle loro origini e della loro condizione, dottrine comuni li eccitavano a parlare o ad agire, nel mondo profano, conformemente agli insegnamenti ricevuti nelle loggie. La framassoneria fu la loro ispiratrice, ed è mercé la loro cooperazione ch'essa impregnò la società contemporanea del suo pensiero. Se il nostro Ordine rinunciasse al suo ufficio storico, alla sua missione di propaganda fra tutti gli uomini coscienti, senza eccezione di credenza o d'opinione, pronuncierebbe da sé la propria condanna".(1) Chi parla così? Il consiglio dell'Ordine del Grande Oriente.
Se non si vuole che si effettuino le minaccie del presente, fa duopo impedire alla massoneria di condurre a buon termine questa abbominevole impresa; che è di far accettare dal pubblico le idee che devono rovinare la società. Per metterla in questa impotenza, la prima cosa da farsi si è di non prestarle più alcun concorso, di ridurla alle sole sue forze. Come diceva un giorno Leone XIII ai pellegrini francesi, la cosa più urgente è quella di liberarci dal giogo della framassoneria. Ora, per liberarne il paese, è necessario in primo luogo che ognuno vi sottragga il proprio collo. Nessuno vi porrà mano prima d'aver riconosciuto la presenza di questo giogo, sulle proprie spalle. È dunque mestieri far vedere a ciascuno che ne è carico, e dimostrargli che ha contribuito a caricarne i suoi fratelli, a fine di destare in lui la volontà di scuoterlo da sé, e di aiutare pur essi a scuoterlo.
Questo giogo è il massonismo.

Papa Leone XIII.


Che cosa è dunque il massonismo?
La framassoneria prosegue a sostituire il naturismo(2) all'ordine soprannaturale, nelle idee, nei costumi, e nelle istituzioni. Il massonismo è questa sostituzione, ne' suoi diversi gradi di progresso nelle anime e nella società.
Dalla parte del cuore, esso trova le porte aperte davanti a lui. La natura è in ciascuno di noi colle concupiscenze e colle passioni pervertite dal peccato. "Ah! fedeli - esclama Bossuet - non temiamo di confessare ingenuamente le nostre infermità; confessiamo che la nostra natura è estremamente fiacca. Quando anche noi volessimo dissimulare o tacere, tutta la nostra vita griderebbe contro di noi ... D'onde avviene che tutti i saggi si accordino nel dire che il sentiero del vizio è sdrucciolevole? D'onde avviene che noi conosciamo per esperienza che non solo cadiamo da noi stessi, ma ancora che vi siamo come trascinati? mentre per salire a quest'altezza ove la virtù tiene il suo trono, è necessario resistere e opporsi al vizio con una incredibile violenza. Dopo ciò, è egli malagevole di conoscere dove ci porta il peso della nostra inclinazione dominante? E chi non vede che tendiamo naturalmente al male?"(3) "Questa maledetta concupiscenza - dice altrove - corrompe tutto ciò che tocca".(4) E anche in altro luogo fa notare perfino nei santi "questa attrattiva al male".(5) 
La framassoneria non s'inganna punto ponendo le sue speranze nella depravazione del cuore umano. "Il sogno delle società segrete - dicono le Istruzioni dell'Alta Vendita - si avvererà per la più semplice delle ragioni, ed è ch'esso si fonda sulle passioni umane". 
Tutti gli uomini, niuno eccettuato, sentono in certi momenti, almeno quando sono tentati, una certa connivenza colla parte che vuol restituire alla natura l'impero che il paganesimo le aveva riconosciuto e che il cristianesimo si adopera a rapirgli. Questa disposizione che prepara l'attuazione degli intendimenti della setta, può ben chiamarsi massonismo, massonismo del cuore che fa inclinare l'uomo verso tutto ciò che accarezza la natura, e lo fa contribuire, nella misura in cui vi si abbandona, al trionfo che la massoneria vuol procuragli sovra il soprannaturale. L'uomo virtuoso non gli apporta che un debole concorso, perché egli combatte più che non ceda; ma la moltitudine, affamata di piaceri, è sempre pronta a correr dietro a' suoi passi.

Si può ancora chiamare massonismo del cuore questa pusillanimità che impedisce a tante oneste persone, a tanti buoni cristiani di manifestarsi per quello che sono. Mentre i perversi ostentano ed affermano con audacia gli errori politici, sociali e religiosi che ci conducono "all'abisso, i buoni sono mossi da timori che si riepilogano in quello d'essere presi per quello che sono. Quante volte si vide questo timore condurre al punto di dire e anche di fare ciò che l'avversario vuol far dire e fare!
Quando Boni de Castellane sollevava contro di sé la quasi unanimità dei conservatori della Camera protestando contro la visita del presidente della Repubblica al re d'Italia, la grande maggioranza di questi conservatori non poteva, in sostanza, non pensare un poco come de Castellane; ma il terrore di comparire clericale era là, e niente al mondo è più irreducibile che il terrore. Qualunque cosa de Castellane avesse proposto a' suoi colleghi, essi l'avrebbero forse seguito. Ma egli proponeva loro di farsi chiamare "papalini", quando il Bloc li rinfacciava di esserlo! Egli andava, anticipatamente e sicuramente, ad una disfatta clamorosa.
Quanti individui ci sono ne' quali si trova questa tendenza a seguire il nemico, questo terrore di passare per imbecilli, se giungessero a far atto d'indipendenza e di giudizio!
Al massonismo del cuore, si aggiunge il massonismo della mente. Esso è divenuto, ai giorni nostri, quasi generale ed è assai più pericoloso, perché, non risvegliando come il primo le suscettibilità della coscienza, molti vi si lasciano trascinare, sovente senza avvedersene, e vi si abbandonano senza rimorsi. Esso è perciò più favorevole alla setta, la seconda più efficacemente, perché le idee hanno un impero più esteso e più durevole che quello dei costumi. Perciò essa vi si applica con una sollecitudine tutta particolare. "Fa d'uopo - è detto nelle Istruzioni che l'Alta Vendita deve trasmettere e far passare di luogo in luogo - fa d'uopo insinuare destramente negli animi i germi dei nostri dogmi".
L'azione esercitata sopra la gioventù da coloro che la istruiscono, o che l'avvicinano, tanto raccomandata ai Quaranta e per mezzo loro a tutta la setta, contribuisce certamente, per una gran parte, alla corruzione delle idee nella società cristiana. L'impressione ricevuta nei primi giorni della vita difficilmente si cancella, e l'uomo conserva generalmente, nell'età matura, i pregiudizi che primi presero possesso della sua intelligenza.
Ma havvene un'altra non meno efficace, perché colpisce tutte le età e tutte le condizioni, in modo così continuo e sottile, che ben pochi pensano o hanno la forza di mettersi in guardia contro di essa e difendersi: io voglio parlare della corruzione delle intelligenze per mezzo delle parole.
Vi ha un certo numero di parole nelle quali si son fatti entrare gli errori massonici, ma allo stato di germi, pronti a svilupparsi allorché queste parole li avranno introdotti nella mente. Perciò, niente è più raccomandato che di usarne nell'educazione. È per mezzo di esse che la gioventù si lascia sedurre e trascinare, senza che se ne avvegga, nella via massonica che ben presto l'allontanerà dalla dottrina cristiana. Non si bada guari a queste parole e all'influenza che esercitano sulla direzione degli animi, neppure negl'istituti che dovrebbero essere meno esposti alle loro seduzioni.
Riguardo agli adulti, il contagio massonico, si comunica per mezzo della stampa e delle tribune di ogni genere e di ogni ordine.
Non vi è accaduto di entrare, dopo qualche intervallo di tempo, in relazioni con persone che avete conosciute cristiane di idee e di sentimenti? Dopo qualche istante di conversazione domandate a voi stessi: È egli l'amico d'altra volta? Egli non vede più le cose sotto il medesimo aspetto; egli non usa più lo stesso criterio per apprezzarle e giudicarle; i suoi giudizi nuovi gl'ispirano altri sentimenti; egli non ama più, o non ama come amava in altro tempo, e non detesta più ciò che detestava; la sua
condotta che s'inspirava ai principii della fede, è guidata oggidì da un razionalismo più o meno confessato.
D'onde procede questo cambiamento? Il più delle volte dall'effetto prodotto nella sua mente dalle parole massoniche. Esse lo hanno attaccato a quel termine che più si avvicina alla verità, e impadronendosi di lui l'hanno trascinato più o meno nel naturismo. Si è osservato che i giornali cattolici che hanno cominciato per combattere il liberalismo, come una perniciosa eresia giustamente condannata dalla S. Sede, oggi si dichiarano del partito liberale ed invitano i loro lettori a schierarsi attorno alla bandiera liberale! Di modo che i cattolici più intransigenti d'altro tempo, oggidì aggiungono la loro voce a quella dei settari più ardenti alla distruzione della Chiesa, per reclamare, sembra, la stessa cosa, poiché da una parte e dall'altra si esprimono le sue rivendicazioni colla medesima parola. D'onde la confusione delle menti e l'abbandono dei principii. Le parole fanno piegare le dottrine e servono ad insinuare gli errori in mezzo alle masse. Si producono correnti di opinioni, modi di pensare e di fare, che guadagnano or questo or quello, e finiscono per costituire l'atmosfera morale che tutti li avvolge, l'ambiente che tutti respirano. Giornali e libri, romanzi e opuscoli che divulgano la scienza, conversazioni ed esempi lo corrompono sempre più e ne fanno un veleno onde i caratteri anche più vigorosi a mala pena si difendono. Quante famiglie cattoliche si somministrano da se stesse il massonismo, aperto o simulato, per mezzo di pubblicazioni a cui inconsideratamente si abbandonano! Perciò sono ben rare oggidì le intelligenze intieramente scevre e pure di razionalismo e di liberalismo, altrimenti detto spirito massonico.
La setta si vanta di spargere la luce nel mondo. Questa parola può servire a far ben conoscere ciò che è il massonismo, e come esso giunge a penetrare più o meno in tutti gli spiriti. La luce è diretta o riflessa. Là dove il sole manda i suoi raggi senza incontrar ostacolo, essa è in tutta la sua pienezza e in tutta la sua potenza. Ma allorché trova un impedimento, s'inflette, si spande obliquamente nei luoghi circonvicíni, e si attenua vieppiù a misura che si allontana dal punto d'incidenza, dal fuoco cui alimentano i raggi diretti. Così la massoneria, questo focolare tenebroso di errori e di perversione anticristiana, estende la sua influenza molto al di là delle sue logge, spande la notte nelle intelligenze anche le più distanti dalla sua azione, impregna talmente la società d'idee false, che tutti gli errori al giorno d'oggi si propagano quasi da se medesimi.
Il massonismo intellettuale è dunque un complesso d'idee emanate dalla framassoneria, diffuse da essa nell'atmosfera degli spiriti, respirate e subito tenute, professate e praticate da una moltitudine di uomini che non si possono dire massoni, poiché non sono iscritti nei registi di nessuna loggia, non si sono fatti iniziare, né hanno prestato giuramento alla setta; ma che le appartengono per le idee che hanno accolte nella loro intelligenza, e che propagano intorno coi loro scritti, coi discorsi, coi loro atti, colla influenza che esercitano sull'opinione, sulla vita di famiglia, sull'insegnamento, sui divertimenti pubblici, e sulle opere sociali, sulla legislazione e sulle relazioni internazionali: in una parola, su tutto, contribuendo così potentemente al progresso dell'opera massonica che è la rovina della società.


Napoleone III.

Il giornale l'Opinion nationale scriveva sotto il regno di Napoleone III: "Esiste in certe parti dell'Africa e dell'America un insetto d'una attività e fecondità spaventevoli, il tarlo. È un animale molle, biancastro, senza resistenza, organizzato in modo da vivere nelle tenebre. Ma, allorché attacca le abitazioni, bisogna sempre finire col cedergli il posto. Niente può arrestarlo. Senza rumore, esso rode travicelli, travi, assi e perfino l'appoggiatoio della scala. Voi vi appoggiate senza diffidenza: il legno cede sotto le dita. I tarli vanno così rodendo, rodendo con attività incredibile e si moltiplicano ogni notte a migliaia. Essi progrediscono nel loro lavoro. All'esterno nessuna traccia; tutto conserva l'apparenza della solidità finché un giorno, al primo soffio della procella, la casa cade tutta in polvere sopra i suoi abitanti sorpresi e mostra, in piena luce, l'innumerevole ed immondo formicaio di tarli, brulicante sulle rovine".

Questo insetto, sotto la penna dell'Opinion nationale, erano le Piccole Suore dei Poveri, le Figlie di S. Vincenzo de' Paoli ed altre congregazioni. Non è più giusto di vedere sotto questa figura il massonismo e l'opera sua? Le idee che lo costituiscono sono appunto questi termiti. Esse si diffondono di luogo in luogo nella società, la minano senza che alcuno se ne accorga. Nel giorno della procella rivoluzionaria, la si vedrà cadere; e quelli che avranno propagate queste idee periranno sotto le sue rovine.
Quanti ci sono che se vedessero questo lavorio tenebroso di distruzione si ritirerebbero atterriti! E perciò è necessario e caritatevole di aprir loro gli occhi, di insegnare a tradurre dinanzi al tribunale della loro coscienza le idee che son famigliari alla loro intelligenza ed a chiedere a se stessi se da questo esame non risulti ch'essi appartengono, almeno per qualche inclinazione del loro spirito, all'anima della framassoneria.
Poiché nella stessa maniera che nella Chiesa di Dio si distingue il corpo dall'anima, e che uno può appartenere al corpo senza appartenere intieramente all'anima, e viceversa, così si deve dire del Tempio di Satana. Il corpo, sono le loggie e coloro che vi sono iscritti, l'anima, sono il liberalismo e il razionalismo, in una parola il naturismo. Tutti quelli che ne sono infetti appartengono all'anima della setta nella misura che si sono lasciati scristianeggiare la mente o il cuore, oppure il cuore e la mente.
 

Note :

(1) Estratto dalla circolare del Consiglio dell'Ordine del 15 febbraio 1904, a proposito della modificazione dell'art. 1° della Costituzione. Pubblicato nel Grand Orient, ses doctrines et ses actes, di Bidegain, pp. 15-18.
2) La parola "naturalismo" ha più significati. La parola "naturismo" sembra preferibile per significare il ritorno dell'uomo allo stato di pura natura.
3) Sermone per il giorno della Pentecoste. Œuvres oratoires de Bossuet. Edizione critica completa, dell'abate Lebarcq, I, 544.
4) Ibid. Discorso sulla Natività della Santissima Vergine, p. 177.
5) Discorso per il giorno di Pasqua, p. 506.