«Spiritus manifeste dicit, quia in novissimis temporibus discedent quidam a fide, attendentes spiritibus erroris, et doctrinis dæmoniorum» (1Tm. 4,1), ovverosia «Lo Spirito dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri e a dottrine diaboliche».
Tre sono gli esseri puramente spirituali dei quali noi abbiamo certezza dalla fede rivelata: Dio, l’Angelo e l’Anima ragionevole dell’uomo. Dio che è puro spirito increato e infinitamente perfetto; l’Angelo che è puro spirito, ma creato e finito; l’Anima ragionevole dell’uomo, che è altresì puro spirito, ma creato e finito, e destinato oltre ciò a far vivere il corpo umano, per cui si distingue dall’Angelo.
Dell’esistenza degli Angeli fanno fede le sacre Scritture e la teologia pagana si accorda pure in questo con la cristiana; tutti i filosofi (ad esclusione degli Epicurei, e pochi altri consimili materialisti) hanno ammesso gli Angeli, cioè sostanze intelligenti, superiori all’uomo. Ma questi Angeli sono di due tipologie, alcuni buoni, che persistettero nell’ubbidienza dovuta a Dio, altri malvagi, che si ribellarono a Dio, e furono puniti. Questi ultimi si chiamano diavoli, o demoni, spiriti nequitosi, potestà aeree, principi del mondo, reggitori delle tenebre, serpenti antichi, satanassi. Che questi angeli prevaricatori furono immediatamente scacciati dal Cielo e rilegati nell’inferno, ce lo insegna la Fede cattolica.
Questo castigo non solo porta con sé la rimozione locale dalla schiera celeste, ma altresì l’eterna privazione della visione intuitiva di Dio e della beatitudine soprannaturale in ogni sua parte, che è la loro pena principale, espressa comunemente dai teologi col nome di pena del danno, a distinzione dell’altra che deriva dall’impressione del fuoco infernale (eterno, materiale e soprannaturale), e chiamasi pena del senso. Oltre ciò, i diavoli - e con loro le anime dei dannati (ovvero tutti gli “sventurati” che muoiono in stato di privazione della Grazia per via del peccato mortale) - soffrono anche tante altre pene accessorie, date dalla convivenza eterna con esseri malvagi e privi di ogni bene, dei veri carnefici.
Parlando dei demoni nasce il dubbio, se subito tutti fossero, per mezzo dell’Arcangelo san Michele, relegati da Dio nell’Inferno, ovvero se ve ne siano alcuni che vi saranno, invece, confinati al finire del mondo? Che molti, ed anzi una gran parte di essi, vi fossero relegati immediatamente, non c’è alcun dubbio, ma che altri fossero lasciati “relativamente vaganti e liberi” da Dio per le vaste regioni dell’aria, è comune sentimento, così come l’accenna l’Apostolo chiamando i demoni spirituali: nequizie che sono nei cieli (Ef. 6,12). San Paolo dice perciò: «Rivestitevi dell’armatura di Dio per potere affrontare le insidie del diavolo, poiché non è la nostra lotta col sangue e colla carne, ma contro i dominatori del mondo delle tenebre, contro gli spiriti maligni dell’aria [o nequizie che sono nei cieli]» (Ivi., 11-12).
Il dotto san Girolamo, commentando questo passo, insegnò che quest’«aria», che tra l’alto cielo e la terra si spande e forma la nostra atmosfera, è piena di potestà nemiche: «Communis, ei dice, omnium doctorum est opinio, quod aer iste plenus sit contrariis fortitudini bus», cioè di demoni, i quali sono in numero elevatissimo, che il cardinale san Roberto Bellarmino arrivò ad affermare che se essi avessero corpo oscurerebbero il sole in pieno meriggio: «Plenus est aer iste terræ vicinus dæmonibus sic, ut si corpora gererent solem in meridie obscurarent» (De gem. Columb. L. 12).
Chi ha rispetto per le dottrine dei Padri e per i sacri riti della Chiesa cattolica non può e non deve dubitare di ciò. Se i libertini ridono di queste falangi infernali vaganti sopra il nostro emisfero, deridono così la Chiesa e con essa la dottrina ed il Dogma, dobbiamo pregare Dio che Egli sgombri le loro menti da questi perniciosi errori, che senza dubbio sono loro suggeriti e fomentati dagli stessi demoni che hanno al loro fianco.
Questa non piccola parte di demoni, i quali si aggirano per questo tangibile mondo abitato da noi, sono i veri geni malefici, troppo poco e malamente conosciuti dalla cieca gentilità, i quali attaccano disperatamente anime e corpi, per permissione di Dio, per un ordine superiore, per la crescita spirituale di ognuno di noi, per esercitare le virtù.
Si capisce dalla Scrittura il perché la Chiesa, per mezzo del Magistero infallibile, definisce di fede rivelata che i demoni, «spiriti menzogneri», sono gli ispiratori di tutte quelle «dottrine diaboliche» che ci allontanano dalla verità; ecco perché san Paolo dice «Per questo prendete l’armatura di Dio affinché possiate resistere nel giorno cattivo e, compiuto il vostro dovere, restar in piedi» (Ef. 6,13).
A cura di Stanzione Marcello e Di Pietro Carlo, dal capitolo «Dell’esistenza dei demonii nel mondo», del testo San Michele Terrore dei demonii, di Anonimo autore, Ed. Radio Spada, 2013.