lunedì 7 aprile 2014

Alleanza Indipendentista: quello che conta sono i fatti!


Pochi giorni a dietro, in riferimento alla "Questione Veneta" , avevamo su queste pagine auspicato alla formazione di un fronte comune indipendentista. La proposta in linea teorica è sacrosanta e giusta , ma per certi versi superflua, perché ormai le parole non bastano più e perchè quel che conta davvero sono solo i fatti.

La Lega, oggi,  non si dovrebbe preoccupare troppo dei commenti "antilega" da parte di alcuni secessionisti . Tali persone si dividono infatti in due gruppi, ci sono gli antileghisti di professione, i quali, se la Lega ottenesse domani l’indipendenza da Roma, la rifiuterebbero per principio e chiederebbero a gran voce il ritorno all’italia unita e poi ci sono gli indipendentisti delusi,  a ragione, dal comportamento della Lega, che potrebbero riconsiderare la loro posizione se la Lega invece di parlare, promettere o peggio cincischiare si decidesse ad agire seriamente in termini indipendentisti. Insomma i primi è comunque meglio perderli che trovarli, quanto ai secondi non serve avanzare proposte, basta agire concretamente e seriamente e smetteranno di scrivere commenti antilega. La Lega deve agire in modo serio se vuole recuperare la fiducia di tante persone, deve dare l’esempio!
In pratica la Lega ha una sola via: deve agire in modo serio se vuole recuperare la fiducia di tante persone, di più deve dare l’esempio! Insomma basta proposte servono fatti concreti, ma fatti da indipendentisti. Quali fatti? Qualcosa tipo questo:

1) Zaia si deve decidere una volta per tutte a mandare avanti il referendum per l’indipendenza del Veneto, e infretta.

2) Se i pupazzi del Pdl non ci stanno, facessero cadere la giunta dimostrando di preferire l’indipendenza alla poltrona.

3) Maroni si deve dare  una bella sveglia, smettendola di pensare solo all’Expo ed organizzasse un referendum simile a quello Veneto in Lombardia: vi ricordo che Maroni ha firmato per Color 44 e, se è convinto di ciò che ha firmato, riveste un ruolo tale per cui potrebbe agire anche subito.

4) La smettessero (Lega) con gli onorevoli che parlano di paese, di risolvere i problemi del paese intendendo l’italia! La smettessero con i sindaci leghisti che vanno in giro infiocchettati con il tricolore! Non sarebbe il caso che i sindaci della Lega usassero solo una fascia con i colori del loro comune? Anche perché non si capisce perché un sindaco debba usare una fascia che rappresenta un intero stato, che per di più non è quello della comunità che, teoricamente, lo ha eletto.

5) Invece di parlare tanto di Catalogna e Scozia, la dirigenza leghista iniziasse a comportarsi come i Catalani e gli Scozzesi: Artur Mas parla in catalano alla RTVE, la televisione spagnola… magari avessimo sentito mai un leghista far lo stesso anche solo a Telelombardia!

6) La risposta che la dirigenza, Maroni incluso, fornisce a questa contestazione è che “loro”, i catalani, hanno una lingua, i Lombardo-Veneti no, dimostrando così una assoluta incultura in materia, dando eco ai peggiori stereotipi italici e ignorando bellamente che l’Unesco riconosce, per fare un esempio,  il Lombardo come lingua. Sarebbe ora che la dirigenza si decidesse a dare al movimento una seria base culturale, così almeno da sapere quale è l’identità da difendere, cosa che per inciso molti semplici militanti conoscono già!

7) La prossima volta che Napolitano passa dalle vostre parti, invece di chiamare a raccolta i sindaci perché vadano ad omaggiarlo come è stato fatto in passato anche a Bergamo, da qualche dirigente leghista locale, li invitate a starsene a casa, oppure a protestare civilmente ma fermamente, facendo presente a Napolitano che è  all’estero, che è in Lombardia o in Veneto!

8)     Sarebbe anche utile per i Leghisti che la Regione Lombardia si dotasse di una legge che tuteli l’identità e la cultura lombarda, perché dopo anni e anni di presenza leghista in regione ancora e colpevolmente la regione non si è dotata di nulla.

9) La smettesse (la Lega) con certi politici che stante l’articolo 1 dello statuto vanno in giro a dire che l’indipendenza non è fattibile! Li buttassero fuori, o li mettessero almeno in condizione di non nuocere!

Posso anche ammettere che la Lega ha di recente fatto qualcosa di giusto, essere solidale con gli arrestati e manifestare a Verona. È tanto? È poco? È stato fatto a fini elettorali? Non lo so, né mi interessa il perché, l’importante è che sia una scelta giusta, molto meglio oggi di quanto è successo nel 1997, quando la dirigenza prese le distanze dai Serenissimi, invece di suonare le campane a martello e di dire ai Veneti “lasciate lì quello che state facendo e convergete immediatamente su Venezia”. Sarebbe crollata l'Unità d’Italia.

"Cara" Lega, non servono gli appelli, servono i fatti e se farete anche solo una parte di quanto io ed altri vi abbiamo  suggerito o comunque qualcosa di simile, vedrete che i “commenti antilega” diminuiranno drasticamente, perchè i commenti non sono il problema, sono solo un sintomo esteriore del problema!

Di Redazione A.L.T.A.