venerdì 18 aprile 2014

Le Suore vogliono solo divertirsi?

fanclub! cristina scuccia
Immagine dalla pagina fanclub di Cristina Scuccia
 
 
 
 
“Qualcuno lassù vuole che io continui questa strada” dice “suor” Cristina, che in realtà è la professa temporanea Cristina Scuccia, dell’Istituto delle Suore Orsoline di Milano.
Bisognerebbe farle presente che quel che ha visto ha un errore di prospettiva, infatti non è lassù che ha visto qualcuno che vuole che continui in questo comportamento completamente altro da quel che una Suora dovrebbe tenere.
In questa Santissima Quaresima Gesù ci svela quale fu una delle tentazioni che subì dal demonio nel deserto dopo i quaranta giorni di digiuno che volle sostenere per prepararsi alla Sua Missione nel mondo, ma che Lui vinse:
"Io ti darò la gloria di tutti i regni della terra".
È una tentazione attualissima anche oggi.
Non sono il solo a dire chiaro che altro, specie in Quaresima, è il dovere di un religioso, uomo o donna che sia, e non certo andare a cantare in televisione “Girl, they just want to have fun” di Cindy Lauper, canzone che proclama che le ragazze vogliono solo divertirsi.
Ignoro completamente le pretese parole grandi di J-Ax che si inventa che questa canzone sia un predicare che le donne si devono divertire come gli uomini, mentre la canzone è solo il ritratto della ribellione di una figlia alla famiglia, la foto di alcune adolescenti dell’epoca, dei primi anni 80, anni in cui questa canzone venne scritta, epoca che, però, non conosceva così tanti incidenti, questi fiumi di droga ed alcool che ci sono oggi, a causa dei quali tantissimi perdono la vita, alcuni purtroppo colpevolmente ed uccidono anche altri.
Chissà l'orrore di chi fra loro sia colpevole con piena coscienza, pochi, ma anche di uno solo si dovrebbe parlare, omicida oltre che assassino di se stesso, mentre urlano prima dello schianto fatale e Dio voglia, si pentono di quel che porterà inevitabile, ora lo capiscono, la loro scelta di sballarsi e di non curarsi della minima prudenza e del rispetto per se stessi e per gli altri.
Tanti oggi sono quelli che, rimasti vivi dopo un incidente provocato con colpa per droga ed alcool ingeriti prima di mettersi al volante, portano sulla coscienza la responsabilità di avere ucciso altri che andavano tranquilli, sobri e sereni, per la loro strada, e hanno ucciso la famiglia o le famiglie dell'altro o degli altri, e la propria, uccidendo chi hanno travolto sulla strada.
Le urla di “suor” Cristina, sul palcoscenico della tramissione The Voice of Italy, tramissione Rai in prima serata il mercoledì su Rai due, non hanno oltretutto, secondo me, potuto contrastare e superare come forza ed eleganza, la voce calda, dosata, modulata e potente di Luna, l’altra concorrente, ma J-Ax il coach, ha scelto “suor” Cristina, e c’è chi dice per mantenere il fenomeno mediatico in piedi (milioni di visualizzazioni in pochi giorni su youtube, piattaforma internet di condivisione video).
Facilmente la “suora” pensa a tutto questo apparente successo nel dire che "Qualcuno vuole" che lei continui su questa strada, ma proprio Gesù, che pure lei dice a parole di volere seguire, propone ai suoi discepoli di ogni tempo la strada stretta, dicendo:
“Se foste del mondo il mondo amerebbe ciò che è suo” (dal Vangelo di San Giovanni, capitolo 15 versetto 19 a)
e queste parole di Gesù, considerando che lei è stata presa come bandiera da tanti anticattolici,  dovrebbero farla tremare, ma no, lei gongola...
Il mondo ama “suor” Cristina.
Noemi, cantante e coach di un’altra squadra della trasmissione, l’ha ringraziata dicendo “Io sono credente e mi fa piacere venga portato Dio in questa trasmissione, in televisione spesso manca la dimensione spirituale. Grazie”. Da allibire: dove sarebbe Dio?
A Noemi non si chiede il discernimento che è chiesto ad una futura Suora ed alle sue Superiore, soprattutto, ma venire a dire che una suora che non parla di Dio, che in Quaresima non parla di Gesù Cristo, ma urla dal palco una canzone in cui si dice: “O padre caro, tu sei ancora il numero uno ma le ragazze vogliono solo divertirsi” porta Dio, magari quel povero Dio che le ballonzola in tondo con la Croce che si volta e rivolta ai suoi salti e strilli, senza che lei abbia ritenuto necessario fermarla all’abito per rispetto, che non si deve solo in Quaresima, alla Croce Santa di Nostro Signore Gesù Cristo, è qualcosa per nulla condivisibile.
Riflettendo su quanto stava per accadere, perché era stata preannunciata molti giorni prima la performance di “suor” Cristina a The Voice of Italy con questa canzone di Cindy Lauper dal titolo “Girl they just want to have fun”, conoscendo il testo da tanti e tanti anni, mi chiedevo se qualcuno avrebbe avuto il coraggio di affermare: questa canzone parla di Dio, quando si riferisce al padre e gli dice: “padre, tu sei ancora il numero uno, ma le ragazze vogliono solo divertirsi” (Oh daddy dear, you know you are still number one, but girl, they want to have fun) ma nessuno fra gli altri, almeno dal montaggio televisivo, ha avuto l'ardire di affermare questo.
Fra gli altri…. perché, e non me lo aspettavo, la indecenza di farlo l’ha avuta “suor” Cristina, con il dito puntato in alto e guardando in alto ha cantato questa strofa rendendo chiarissimo a Chi si riferisse.
Ma davanti a questa indecenza chiediamoci:
le Suore vogliono solo divertirsi?
Interroghiamoci sulle tante suore scandalizzate, sui tanti cristiani scandalizzati dal comportamento di una professa temporanea che le Superiore del Convento non fermano e che anzi mandano allo sbaraglio incuranti anche loro delle rinunce e del comportamento che la Chiesa insegna si deve tenere in Quaresima, in una trasmissione dove già ebbi modo di dire non vengono messi in atto meccanismi in grado di trasmettere valori veri, ma solo musiche commerciali, profane.
Interroghiamoci e chiediamoci come sia possibile che una futura suora con il dito puntato in alto dica agli altri che Dio è un padre che non vuole che ci “divertiamo” e dica in fondo, che bisogna tenerlo buono dicendogli qualche preghiera e poi un po’ di incenso, fumo magari che nasconda le nostre fughe di notte per andare a “divertirsi” come la canzone dice.
La notte, quella notte anche della Fede di alcuni che rincorrono le droghe nella notte, che rincorrono lo sballo nella notte, la prostituzione di centinaia di ragazze nei locali, e che il sentire cantare questa canzone da una “suora” di certo non aiuta, di certo non salva, no, tutt’altro.
Tutto lecito quindi, per le suore, quando arriva la notte, quando arriva la fine della “giornata di lavoro” (“when the working day is done oh girl they just want to have fun”)?
Capirete la mia provocazione ripensando a quante giovani, minorenni, sono oggi prostitute senza che le Suore si preoccupino più di creare istituti su istituti dove farle crescere, rieducare al valore di loro stesse per primo e poi a quello degli altri.
Capirete la mia provocazione ripensando che questi giovani oggi non riescono a vedere gli altri, a capire gli altri e considerarli più, come invece dovrebbero fare, delle persone con cui vivere una vita che sia la più bella e profonda in questo mondo, sviluppando i propri doni e carismi, le proprie capacità al servizio della società, pur fra mille difficoltà, in attesa della vita a cui aspiriamo, perfetta, che ci verrà data in Dono in Paradiso.
Sembra che alcune suore oggi si preoccupino non più degli altri ma di loro stesse, della propria visibilità invece che del recupero dei tanti giovani e di questa nostra società di oggi, sembra che non siano più in servizio, davvero sembra che ad un certo punto "the working day is done"!
Scherzando ad alcuni amici Sacerdoti ho detto, quando mi serviva confessarmi ed era magari appena dopo pranzo o sera avanzata: "sei ancora in servizio?" E loro mi rispondevano, giustamente: "non smetto mai di esserlo".
Cosa mi risponderebbe invece questa “suora”? anzi, cosa ha risposto questa “suora”? Lo ha ascoltato chi l’ha sentita cantare questa canzone.
In un periodo dove la Chiesa ricorda LA RINUNCIA che Gesù ha fatto alla gloria del mondo che pure proponevano a lui il demonio e i suoi accoliti, ed ha abbracciato la sofferenza e la morte, nella SETTIMANA SANTA a due giorni dalla morte sulla Santa Croce, che avvenne "oggi" nel Venerdì Santo, di Nostro Signore Gesù Cristo benedetto, una “suora” canta che lei vuole solo divertirsi.
Tanti, specie i giovani, la colonna portante di questa nostra società, questo lo interpreteranno come, in questa Quaresima, la concessione allo sballarsi, la concessione alla ribellione in famiglia, ove i santi genitori vogliano ricondurre alla ragione ed ai doveri di famiglia i figli.
Una proclamazione in fondo, ed un invito, alla disobbedienza, come in fondo anche questa “suora” disobbedisce ai doveri di stato ed ai doveri di predicazione che ha accettati con l'emissione dei Voti religiosi, seppur  siano i suoi ancora Voti temporanei.
Sono lontani i tempi, era l'anno 1999, in cui suor Paola, tifosa della Lazio che spesso alcuni giorni dei fine settimana li passava in televisione, in trasmissioni come "Quelli che il calcio", trasmissione Rai che riuniva vari tifosi e personaggi famosi per seguire da studio le partite, venne fermata ed impedita dalle Superiore, perché era Quaresima, dal partecipare ad una semplice trasmissione di un quiz televisivo della Rai che allora era molto in voga, dal titolo "Furore" condotto da Alessandro Greco.
Suor Paola spesso andava anche allo stadio  di domenica a fare la inviata di quella trasmissione, con anche allora scandalo per tanti, ma in quel momento, almeno per la Quaresima, arrivò fermo il divieto, ed accadde che insieme a don Mazzi furono impediti dai rispettivi superiori, che agirono e proibirono grazie anche alla giusta indignazione per l'annunciata partecipazione di suor Paola e don Mazzi a quella trasmissione, indignazione raccontata ai media da Monsignor Alessandro Maggiolini di santa memoria, allora Vescovo di Como.
Secondo gli autori della trasmissione che li avevano chiamati per quella trasmissione, e loro si apprestavano ad andarci, loro due dovevano capitanare due squadre di religiosi, preti contro suore, ma come detto furono impediti di andare a partecipare perché era Quaresima.
Dio che rimane lo stesso ieri oggi e sempre, di certo approvò quella proibizione che la Chiesa aveva stabilito, e non approva oggi chi va a cantare ai ragazzi di oggi: “divertitevi”, in Quaresima, senza dir mezza parola, eppure lo spazio lo aveva per dirla quella mezza parola, invitandoli almeno a cercare un divertimento sano.
Lei che dice di seguire Gesù Cristo, che secondo lei la vorrebbe lì, come trasmette Gesù Cristo?, quando ne parla? o non piuttosto invece porta se stessa e parla di se stessa e della sua personalissima volontà?
È infatti assolutamente chiarissimo dalle parole negli spezzoni di intervista montati, che la sua emozione dichiarata nella preparazione e nella canzone, e la sua gioia dell’essere stata scelta nella sfida con l'altra concorrente, è tutta umana, non c’è Dio come fine ultimo di questa sua performance canora e non c’è mai stato.
Per me non c’è Dio in chi incita i giovani ad una vita non regolare ed a correre a “divertirsi”, come chi canta questa canzone fa, come era il testo di questa canzone, ben sapendo quanti morti per droga e alcool al ritorno dalle discoteche ci siano ogni giorno di “divertimento” nei fine settimana.
Non c’è Dio in chi indica con il dito in alto: “tu sei ancora il numero uno” e se mai fosse anche vero per lei, ma questo non appare dal suo comportamento, fino a quando lo resterà?
Ma sembra invece come volere dare il contentino a chi, “daddy dear” dovrà lasciarla in pace perché possa andare a “divertirsi”.
Non c’è Dio in chi professa con i Voti temporanei a poco tempo di distanza da quelli che fra pochi mesi saranno definitivi, perpetui, una scelta totale e radicale di Sposa di Gesù Cristo mentre poi la sera fa ballonzolare e saltare e girarsi e rigirarsi quel Crocifisso con l’immagine dello Sposo. Cosa ci sarebbe voluto ad avere IL MINIMO RISPETTO di fermarlo al vestito con una mini spilla da balia invisibile alle telecamere, di cui certo i costumisti della Rai erano in possesso?
Non c’è Dio in chi non predica Gesù Cristo ma aspetta trepidante di essere confermata in una gara, ripeto quel che ho scritto in un articolo di giorni fa sempre su di lei, che al vincitore non dà soldi per poi spenderli in beneficenza, ma un contratto discografico milionario e una incisione di un disco.
Non c’è umiltà in chi non conoscendo nulla dei meccanismi televisivi e commerciali crede di potere dominare il mezzo televisivo e lei ingannata a causa della sua colpa ed imprudenza diventa strumento di pubblicità nelle mani di chi lei invece che credere di potere cambiare, modificare e santificare, con le sue misere forze e senza portare avanti Gesù Cristo, dovrebbe temere e fuggire.
“Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi.
Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.”
(dal Vangelo di San Luca, capitolo 6 versetto 26)
In questa Santissima Quaresima preghiamo, noi che inorridiamo davanti a questo ignorare le parole di Nostro Signore Gesù Cristo e i Suoi insegnamenti, per chi è ingannato nella Fede.
 
corna o non corna?
 
corna "rock" di suor Cristina a The Voice
Preghiamo poi Maria Santissima, pensando alle prime due strofe di questa canzone:
“I come home in the morning light
My mother say when you gonna give your life right
(Torno a casa alle prime luci del mattino
Mia madre mi dice:
quando darai una regola alla tua vita?)”
perché sia lei la Madre che sollecita a vivere nella via retta, nella via giusta, la vita religiosa a questa povera sorella e che alla fine lo ottenga, preghiamo davvero di cuore, perché anche cessi questo scandalo dato, scandalo che altri sanno utilizzare per mantenere vivo l’interesse alla trasmissione.

Cuorallegro

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