mercoledì 10 settembre 2014

Palazzo arcivescovile di Gorizia e la Campagna elettorale del 1921




Gorizia, palazzo arcivescovile:
Campagna elettorale del 1921. Da notare la Y al posto della J che ritenevano troppo slava, anche se il loro vater d'Annunzio, scriveva eja eja con la J. Ma era già tanto se sapevano scrivere, i rari intellettuali non si arrampicavano sui muri con i pennelli.
Il blocco nazionale era una coalizione, gli arditi che stavano diventando fascisti, erano un'esigua minoranza. Nel 1921, molte migliaia di cittadini di Gorizia erano già dovuti scappare in Yugoslavia ed in Austria. Ma grazie al territorio interamente sloveno, gli italiani non riuscirono mai a farla da padroni. Infatti in quelle elezioni, furono eletti 4 deputati sloveni di partiti diversi su 4 seggi disponibili.
Uno smacco enorme, l'anno successivo la Provincia di Gorizia fu sciolta e spartita tra Udine e Gorizia. Esattamente come oggi, con gli sloveni che rimangono senza un Ente (Dieta o Provincia) che difenda le loro istanze. L'autore era il Partito Fascista, oggi è il Partito Democratico.

Di Redazione A.L.T.A.