giovedì 4 settembre 2014

8° FELDJÄGER BATTALION




Dal 1830 reclutava nelle zone del 26° e 16° Reggimento: Belluno, Udine e Treviso.
Il battaglione che nasceva carinziano, era in Lombardia dal 1822, quando aveva giä iniziato a reclutare soldati lombardi. Nel 1830 divenne interamente "italiano", la lingua del battaglione era l'italiano e gli ordini venivano dati in tedesco, come ancora nella prima guerra mondiale in tutte le formazioni imperiale; si trattava di una novantina di comandi che ogni soldato doveva conoscere.
Nel 1838 combattè nei dintorni di Cattaro contro i Montenegrini. Dopo 5 giorni di battaglia ebbe ragione delle forze nemiche stimate in tremila combattenti (circa tre volte superiori) con 13 feriti e 12 morti, tra i quali il cadetto conte Caprioli, tra i feriti il tenente Straolino.
Nel 1847 il battaglione tornato nel Lombardo Veneto, fu mandato in parte a sedare i moti di Ferrara e poi di Rovigo, dove i soldati del Lombardo Veneto furono invitati dai rivoluzionari, a presenziare ad una messa in suffragio dei sovversivi "fratelli Bandiera".
Offesa gravissima, il comandante d'Aspre schierò i suoi uomini in formazione di battaglia sui confini tra Polesella ed Occhiobello. Nel dicembre il Battaglione fu schierato sul Po tra Rovigo dove aveva il comando, ed Este; per contrastare eventuali mosse del Papa che aveva mandato gli Svizzeri tra Bologna e Ferrara.
Nel febbraio del 1848, alcuni soldati disertarono a Rovigo, che il 17 marzo si diede al neo formato Comitato rivoluzinario di Venezia.
La guarnigione di Polesella, circondata dai rivoluzionari, non si arrese e si mise in marcia verso Vicenza dove si stavano concentrando tutte le truppe sparse del Lombardo Veneto.
Due Compagnie rimasero fedeli, quattro Compagnie no; di queste, una parte passò ai Comitati rivoluzinari dopo che si seppe dello scoppio della Rivoluzione.

Di Redazione A.L.T.A.