lunedì 15 giugno 2015

Udine dopo Caporetto




Nell'immagine sopra,che non si vede mai nei siti di storia ufficiale tricolore, è dimostrata la serenità dei cittadini udinesi al mercato in piazza San Giacomo, insieme a truppe austriache, di passaggio in città. Questo e altro dimostra che le storie tremende, raccontate dai tricoloruti, accadute quando arrivarono i soldati imperiali, sono solo propaganda!
E' noto che Udine fu saccheggiata dai soldati italiani sbandati e che i soldati imperiali ebbero un bel daffare per ristabilire l'ordine, come nella Novara del 1849. I soldati italiani si offrivano come "portatori" ai soldati imperiali in cambio di cibo, essendo state evacuate o distrutte le riserve cittadine (dai loro); il cibo confluiva anche dai depositi italiani conquistati ma sembra che in città non ce ne fossero più. Furono diramati degli ordini per far cessare l'uso dei soldati italiani come portatori, la situazione risultava poco decorosa essendo loro, molto più numerosi dei primi occupanti.
A Tramonti, il sindaco e la popolazione organizzarono banconi di ristoro per il battaglione di Rommel che stava entrando in paese; la sua iniziativa fu seguita da altri suoi colleghi nei paraggi. A Spilimbergo, gli anziani del paese discorrevano con loro in bavaro-carinziano antico dialetto cittadino, secondo almeno due fonti tedesche. Killian dice che lo stesso accadeva a San Daniele, ma è l'unica fonte. A Fagagna, gli abitanti rimasero stupiti dal veder sbucare le truppe imperiali da un antico sentiero quasi dimenticato, ammirando la conoscenza dei posti che avevano gli occupanti.


Di Redazione A.L.T.A.