Il nostro Imperatore non si è più svegliato, ha lasciato questo mondo tra l'affetto dei suoi cari e dei sui popoli, circa mezz'ora dopo che la figlia Arciduchessa Valeria gli aveva inserito il crocefisso tra le mani. Alle ore 9 e cinque minuti, l'Arciduchessa aveva chiesto al medico personale se Sua Altezza respirava ancora, il dr. Kerzl dopo ascultato il petto ha detto: "Non riesco a... sentire più nulla".
Gli astanti si sono trasferiti nell'anticamera, rimanendo lungamente in silenzio. Il Principe Zdenko Lobkowitz si è avvicinato a Carlo d'Asburgo con le lacrime agli occhi, facendogli il segno della croce sulla fronte e dicendo: "Dio benedica Vostra Maestà".
Questa modesta redazione partecipa al cordoglio della Famiglia Imperiale, dell'Austria, dell'Ungheria e di tutti i popoli fratelli, con la stessa commozione di 97 anni fa, ringraziando la Divina Provvidenza di avergli elargito un simile personaggio che ancora oggi tramite i suoi insegnamenti immortali, traccia la rotta più auspicabile per il governo dei popoli e dell'umanità nell'amore per tutti i cittadini nessuno escluso in concordia, rispetto, tolleranza, carità, dedizione ed assoluta integrità morale.
Di Redazione A.L.T.A.