Ferencz Gyulai. |
Nel 1815 iniziò la propria carriera militare entrando in servizio nell'esercito come membro del 60º reggimento di fanteria che portava il nome di suo padre, venendo promosso sottotenente l'anno successivo, a soli diciassette anni.
Per il valore dimostrato in diverse operazioni belliche ebbe una carriera brillante, arrivando in breve tempo tra le più alte schiere del genio asburgico: dopo essere stato trasferito in una brigata di ussari dell'Assia-Homburg, Gyulai venne nominato tenente nel 1820 e nel 1826 venne posto a capo di una brigata di ussari del Wurttemberg, venendo nominato tenente colonnello dal 1829 quando venne trasferito in una brigata di fanteria dell'Assia-Homburg. Nel 1831 Gyulai venne promosso colonnello e nel 1838 divenne infine maggior generale.
Nel 1845, Gyulai venne nominato comandante del 33º reggimento di fanteria da parte dell'Imperatore Ferdinando I d'Austria divenendo in seguito, a partire dal 1846, governatore di Trieste e governatore militare del distretto austriaco di Seebezirk. Quando scoppiò la settaria rivoluzione due anni più tardi, egli come comandante militare ottenne il compito di prendere il comando della flotta Imperiale locale e di prevenire che essa potesse essere catturata dai rivoluzionari "italiani" o ungheresi e nel contempo così facendo evitò attacchi nell'area da parte delle flotte sarda o napoletana, sin quando la vittoria di Radetzky a Custoza (25 luglio 1848) non riportò la situazione alla normalità.
Come ricompensa per il servizio fedelmente svolto e per l'abilità dimostrata nella conduzione delle operazioni, il generale Gyulai venne nominato dall'imperatore Francesco Giuseppe I quale nuovo Ministro della Guerra dell'Impero d'Austria dal 1849 al 1850, introducendosi così anche nella vita politica dell'Impero. Durante questo periodo in carica, diresse gli attacchi a Raab (Győr) il 28 giugno 1849 ed i preparativi per l'assedio dei sovversivi a Komárom.
Quando il 29 aprile 1859 rispose alla provocazione sabauda con l'attraversamento del fiume Ticino, si aprì di fatti la Seconda guerra d'espansionismo sabaudo . Piuttosto che procedere direttamente verso Torino ove le truppe Imperial-Regie , appoggiate dalla popolazione fin dal principio della campagna , sarebbero state più che in grado di spazzare via l'armata sardo-piemontese prima dell'arrivo della potente armata francese e di un possibile accerchiamento da parte di Napoleone III, intervenuto in favore dei piemontesi secondo gli Accordi segreti di Plombiéres, Gyulai preferì attestare le proprie truppe lungo il corso del Ticino ed attaccare il Piemonte dalla Lomellina ove nella sua visione degli eventi i franco-piemontesi avrebbero fortificato in misura minore gli apparati bellici presenti.
Ferencz Gyulai. |
Il 4 giugno 1859, Gyulai fu sconfitto dall'esercito francese nella famosa Battaglia di Magenta dai e, dopo sanguinose perdite, decise di abbandonare il campo ritirandosi in direzione di Milano. Dopo il fallimento dell'impresa, il 16 giugno l'Imperatore esonerò Gyulai dal proprio incarico assumendo personalmente il comando dell'esercito . Al fine di mostrare ancora una volta la propria devozione all'Impero , Gyulai chiese ed ottenne il comando del reggimento che portava il suo nome, ma fu costretto a rimanere in sede a Mantova che fu una delle ultime roccaforti Imperiali a resistere al nefasto processo di espansionismo unitario-sabaudo .
Ritiratosi a vita privata, Gyulai morirà il 1 settembre 1868 a Vienna assistito dal cugino Leopold von Edelsheim che egli aveva assunto quale suo erede universale l'anno precedente dal momento che non aveva avuto altri eredi.
Fonte:
Wikipedia (immagini).
F. Gyulai, Pensieri dall'Italia, 1859.
Scritto da:
Il Principe dei Reazionari.