giovedì 7 luglio 2016

Il più geniale affondamento di tutta la Grande Guerra

Fonte: Vota Franz Josef


Avendo avvistato due volte l'incrociatore da battaglia francese in posizioni diverse, Georg von Trapp dedusse che la nave pattugliava il Canale d'Otranto con uno schema fisso e che si prendeva alcune ore di appostamento statico vicino alle due coste italiana ed albanese.
Calcolato il probabile punto di appostamento "italiano" in base alla rotta rilevata ed a considerazioni tattiche, cambiò la sua posizione di attesa al girare del...la luna e tenendo conto della corrente, misurata con precisione.
Dopo diverse ore di appostamento quando temeva di aver sbagliato i calcoli, vide arrivare la nave da battaglia che si fermò pressappoco dove aveva previsto. Fece una breve rotta di avvicinamento in immersione, diede un ultimo colpo di periscopio ed infine lanciò i suoi due unici siluri, che da una distanza di circa 700 metri non potevano fallire il bersaglio.
La nave affondò in pochi minuti portando con sé 137 nemici compreso l'ammiraglio Senes, gli altri circa 900 naufraghi furono salvati il mattino successivo da varie imbarcazioni militari e civili.
Era il 26 aprile del 1915; visto il precedente siluramento da parte di Rudolph Singule dell'ammiraglia, la corazzata Jean Bart il 21 dicembre, la flotta francese lasciò l'Adriatico e rinunciò alle sue incursioni, abbandonando pure la sorveglianza del Canale d'Otranto.
Un pugno di vecchie carrette del mare come i sommergibili KuK (allo scoppio della guerra ne aveva solo 4 in condizioni di navigare), aveva allontanato la strapotente flotta francese dal mare di casa.

Entro breve sarebbe toccato a quella italiana.