sabato 23 luglio 2016

Fucilazioni sommarie nell'esercito italiano (1915-1918)

Fonte: Vota Franz Josef


I nostri nonni si battevano valorosamente per l'Austria, diversi di essi persero la vita per difendere le loro case dall'aggressione italiana. Le fucilazioni di soldati nei nostri eserciti furono fenomeni sporadici, meno che meno sull'Isonzo e sulle Dolomiti. Le "decimazioni" ovviamente, non esistevano. Cosa spingeva gli italiani contro di noi? Un po' di propaganda ma tanta, tanta paura.
Esempio:

"Quattro aspiranti ufficiali degli alpini sono a cena in una casa privata in un paese vicino a Bassano: commentano il bollettino ufficiale del regio esercito relativo a Caporetto; le truppe erano appena state accusate di viltà e tradimento da Cadorna.
Uno dei quattro era stato cameriere sui transatlantici tedeschi che andavano negli USA, era tornato in Italia spontaneamente per arruolarsi. Dice che la guerra è ingiusta. Contrariato dai colleghi pronuncia: “Ho piacere che abbiano sfondato, magari arrivassero a Milano così sarebbe finita per tutti”.
Gli altri tre “bravi alpini” escono e vanno a denunciarlo. 5 giorni dopo viene condannato dal tribunale militare ed immediatamente fucilato nella schiena".

(fonte gen. Monticone)