lunedì 28 dicembre 2015

Gli "italiani" e le "basi navali" che non c'erano (1915-1917)


Notate (nell'immagine) cosa si inventavano quei falsòni, per giustificare le batoste che presero dal 1915 al 1917. Trieste, Fiume, Lussin e Spalato, erano "basi navali" solo nella loro fantasia. Le basi erano due: Pola e Cattaro.
A Sebenico c'era una flottiglia di siluranti e qualche vecchia nave appoggio. Loro avevano una flotta molto superiore a quella imperiale , oltre alle squadre franco-britanniche che li aiutavano. A Venezia c'era una squadriglia di sommergibili britannici, a Brindisi stazionavano alcuni incrociatori britannici ed alcuni caccia, per molti mesi, fu presente una squadra di zerstorer francesi. Da Corfù salivano le navi di un'intera squadra francese di alto mare, a Taranto c'erano le corazzate britanniche.
Loro iniziarono la guerra con oltre cento sommergibili compresi i britannici ed i francesi che rompevano le scatole in Adriatico; gli imperiali iniziavano la guerra nel 1914 con 4 sommergibili naviganti e non ne ebbero mai una decina da tenere in mare contemporaneamente.
La "Marina Italiana"; è probabilmente l'unica al mondo che ha perso tutte le battaglie navali della propria storia, grandi o piccole che fossero. Ma quanto a chiacchiere, è la migliore dell'universo.

Fonte: Vota Franz Josef