giovedì 16 aprile 2015

Trieste Città Immediata

14 maggio 1850, medaglia commemorativa del Comune di Trieste per la posa della prima pietra della Stazione ferroviaria, con la presenza di Sua Maestà Francesco Giuseppe.

Il 12 marzo 1850 veniva pubblicata la Costituzione di Trieste Città Immediata, come stabilito il 30 dicembre del 1849. Lo status di "città immediata" amplificava l'autonomia cittadina in vigore dal primo patto stipulato con la Dedizione del 1384 e successivi aggiornamenti, modificandola organicamente. La nuova costituzione dell'Impero, vedeva ora la città, parificata agli altri territori più importanti come la Boemia, che apparteneva all'Impero tramite la Corona ereditaria di San Vencelsao.
Un'autonomia amministrativa comparabile, fu solo quella della Galizia del 1900 e dell'Ungheria post 1867, ma a differenza di quest'ultime, non c'erano dei tramiti feudali come Corone reali, arciducali, di Contea o similari, detenute dall'Imperatore. Il patto fu votato dai 140 membri del Consiglio Cittadino, da alcuni assimilato al consiglio delle 13 Casate, da altri diversificato perchè politicamente, ne era solamente erede.
Trieste fu una delle due uniche città imperiali che non parteciparono alle rivoluzioni del 1848, checché ne dicano i tricoloruti nella loro lapide affissa sul Teatro Verdi, a pochi passi dai segni delle loro cannonate del 1848. La città due volte "Urbs Fidelissima" lo era veramente e più della stessa Capitale dove nel 1848, i "liberali" volevano l'annessione alla Prussia. Il legame tra la città ed il suo Imperatore , era più forte e viscerale che mai, la Costituzione di Città Immediata, era un premio per la fedeltà dimostrata.
Nel 1848, i territoriali triestini avevano respinto uno sbarco dei tricoloruti, al quale partecipavano tutti gli Stati marinari della Penisola, compreso, inizialmente, il Regno delle Due Sicilie e lo Stato Pontificio. La generosità della città fu comunque erogata alle ingannate alleate del Savoia  , il Papa fu immediatamente perdonato , quando si rese conto che nel 1848 si era alleato al peggior nemico, suo della religione e dei buoni costumi. Ma dopo il 1870 quando chiese di spostare il Vaticano a Vienna, complice un governo filo-liberale, gli fu risposto "no grazie" ... 
Fonte: Vota Franz Josef 

Di Redazione A.L.T.A.