lunedì 12 ottobre 2015

“L’AN DE LA FAM” NEL VENETO "OCCUPATO"? UN ALTRA COLPA DELL'ITALIA UNITA

Feltre, Piazza Maggiore,  col Palazzo dei Rettori. (fonte immagine:http: //venetostoria.com/ ).

Parte del Veneto conobbe per un anno la liberazione dall'Italia grazie allo sfondamento di Kobarid (Caporetto) da parte degli austro-tedeschi. Purtroppo, ciò, comportò un prezzo da pagare, sotto forma di condizioni di vita durissime, tanto da essersi  tramandate nelle vecchie generazioni con il modo di dire, appunto, “l’an de la fam”.
La colpa di ciò (non me ne vogliano i "tricoloruti") non è da attribuirsi agli austro-tedeschi che si comportarono egregiamente con le popolazioni, cercando di aiutarle il più possibile nonostante le dure condizioni che loro stessi subivano. Il fatto era che il blocco navale a danno degli Imperi Centrali  per mano dei "democratici" dell'Entente, alleati degli italiani, che gozzovigliavano grazie soprattutto al grano americano, fece patire la fame a tutti coloro che si trovavano entro i loro confini di controllo. 
Nelle zone liberate dagli austro-tedeschi , tutti, soldati, vecchi, donne e bambini per la più parte, si dovettero arrangiare persino con le foglie delle ortiche.  Furono veramente tempi duri, in cui la gente morì di stenti, in una situazione che si verificò nuovamente a causa dell'Italia unita e del suo vizio atavico di mentire, invadere e tradire! Non di certo per colpa dei soldati austro-tedeschi.
E i “todeschi” già alla fame, non derubarono di tutto i poveretti che l’esercito italiota aveva “dimenticato” di evacuare, prima della ritirata, come affermano certi "micro-nazionalisti". Patirono la fame tutti allo stesso modo! Non escludiamo che qualche soldato si sia lasciato andare al saccheggio, ma non era un usanza dei "cattivi" tedeschi.
La foto qui sopra mostra Feltre nell’anno dell'arrivo delle truppe austro-tedesche, in particolare piazza Maggiore (col palazzo dei Rettori e il tribunale sulla destra). Ancora oggi sotto il palazzo compare una scritta dell’esercito Imperial-regio. La piazza fu intitolata a S.M.I.R.A. l'Imperatore  Carlo I d'Austria (anche quello si legge, scolorito), erede di Francesco Giuseppe I d'Austria, salito al Trono nel 1916, e per questo legittimo Re del Regno Lombardo-Veneto.


Di Redazione A.L.T.A.