martedì 15 settembre 2015

Verona e il ponte sull'Adige



Una foto del ponte a metà '800.


Oggi parliamo di un luogo che sicuramente chi è stato Verona ha in mente. Stiamo parlando del ponte sull'Adige intitolato, dal 1867, a Garibaldi e che ancora oggi collega la zona di Borgo Trento con il resto della città.
La storia e il motivo della nascita del ponte si trovano nella Verona austriaca del 1864. Fino a quell'anno il collegamento con Borgo Trento, zona della città sviluppatasi negli anni '50 del XIX secolo con la costruzione dell'Arse...nale Franz Joseph I, era reso possibile sia attraverso due vecchi ponti già esistenti sia da un piccolo battello che si spostava da una sponde all'altra.
Nel 1864, invece, l'ingegnere inglese Alfred Henry Neville, a capo di una società veneziana, chiese all'amministrazione municipale di poter costruire a proprie spese, e di gestire, un ponte più moderno per facilitare il collegamento.
Così Newille ebbe il permesso e in meno di un anno costruì una struttura molto moderna per l'epoca. Il ponte costruito poggiava su solidi pilastri di acciaio e le linee molto smilze e compatte gli permisero di resistere alle piene dell'Adige.
Essendo stato finanziato interamente da privati, venne imposto un pedaggio per l'attraversamento. All'entrata e all'uscita vi erano due garrite occupate da due soldati che tenevano la contabilità delle entrate servendosi, molto semplicemente, del conteggio di fagioli. Ad ogni persona, animale o veicolo che percorreva il ponte corrispondeva uno o più fagioli e così facendo a fine giornata, una volta contati, era possibile calcolare l'incasso.
Nonostante i soldi andassero per tutto il tempo alla società di Newille, il giorno dell'inaugurazione, che contò un incasso di 20 fiorini, il ricavato venne dato in beneficienza agli asili pubblici.
Le tarrife, in epoca austriaca, erano le seguenti:
Ogni persona, soldi 1,05. Un cavallo, bue o manzo, soldi 2,00. Un carretto tirato da tre cavalli, soldi 30,00 Una pecora o un maiale, soldi 0,05.
Il ponte apriva all'alba e veniva chiuso alle 20:00 avvisando i passanti mediante il suono di una campanella.
Con l'usurpazione del Veneto da parte del sabaudo Regno d'Italia le tariffe aumentarono e, curiosamente, non si pagava per persona, ma per ogni due piedi che toccavano la pavimentazione di legno del ponte. Questo spinse la gente, alle volte, a portarsi in spalla l'uno con l'altro.
Queste strane tariffe, che pochi decenni dopo inclusero anche le automobili, vennero abolite, con un certo sollievo della popolazione, nel 1913.
Nel 1935 il vecchio ponte di Newille venne distrutto e sostituito dall'attuale struttura, sempre intitolata al delinquente nizzardo.

Fonte: Regno Lombardo Veneto / Königreich Lombardo Venetien