venerdì 16 gennaio 2015

Grazie, Giorgio!


di Massimo Micaletti - http://radiospada.org/
Grazie, Giorgio!
Beh, se ti ringrazia Marco Tarquinio, Direttore di “Avvenire”, se ti ringrazia il Papa, fresco di tempio buddista, se ti ringraziano tutti i politici cattolici di grido, mo’ ti devo ringraziare pure io, che valgo, capisco e conosco molto meno di tutti costoro che sono cattolici più e meglio di me.
Se ti sono grati loro, ti sono grato pure io, allora grazie, cattolicamente grazie. Insomma, sì, c’è stata quella questione dell’invasione un po’ buttata lì della Libia che ci dava petrolio e gas e adesso li dà ad altri ed è divenuta un carnaio anarchico, ma chi poteva prevederlo? Chi poteva immaginare che eliminando senza uno straccio di ragione l’unica figura carismatica capace di tenere insieme un coacervo di etnie, tribù, religioni, capi e capetti, una nazione che galleggia sul petrolio sarebbe piombata nel caos? Ma sono momenti passeggeri, nuvoloni che devono sfogarsi affinché anche in Libia arrivi la benedetta primavera araba. E quando arriva la primavera, un cattolico è sempre felice.
Comunque cattolicamente grazie. Certo, vabbé, poi c’è stata quella questioncina dell’avvicendamento tra Berlusconi e Monti, che non s’è molto capita (non mi ricordavo Monti si fosse candidato nel 2008, ma magari mi sbaglio) ma ci stava proprio bene: gli italiani se la meritavano una bella scarica di tasse, così imparano a tentare di restare a galla in piena crisi mondiale. Avevano addirittura tentato una specie di sussulto, ma come si erano permessi? Fortunatamente, Mario ha fatto quello che doveva fare e che a te è tanto piaciuto.
Beh, sì, magari poi il Paese andato al tracollo, ma diciamocelo: come potevi immaginare che annegare un’economia ferita dalla crisi in un diluvio di imposte avrebbe fatto crollare il PIL, gli ordinativi, le braccia e quant’altro agli italiani? E’ stata proprio una sorpresa, tu di certo non te l’aspettavi. Meno male che adesso, col Governo Renzi, con un premier da te sostenuto e che ha preso alle elezioni politiche lo stesso numero di voti che aveva preso Monti nelle precedenti – che combinazione – il Paese veleggia sicuro verso l’imposta locale unica, la revisione dei valori catastali e le agevolazioni alla delocalizzazione ed alla grande distribuzione. Sono tutte misure che faranno dell’Italia un Paese nuovo, un Paese che, giunto sull’orlo del baratro, compirà un decisivo passo avanti. E questo mi fa felice, perché quando un Paese compie un decisivo passo avanti, un cattolico è sempre felice.
Dicevo, cattolicamente grazie – mi sono un po’ perso – pure se la questione dei Marò ti è un po’ sfuggita di mano. Hai parlato forte e chiaro, anche se non me ne sono accorto ma sai, io da cattolico sto sempre tra Messe e Rosari, però certo non stava a te far sentire la voce dell’Italia: non spetta mica al Capo dello Stato ricordare ad un Paese straniero i diritti dei cittadini italiani, abbiamo già la Mogherini e prima ancora c’era la Bonino con la quale vai tanto d’accordo ed io da cattolico ne sono solo felice, perché quando due si vogliono bene un cattolico è sempre felice.
Cattolicamente grazie, dunque, e non è il caso di soffermarsi sulla tua benedizione all’intervento in Siria a sostegno dei ribelli sgozzamondo. Tu eri in buona fede, ne sono certo e se la situazione ha preso una piega imprevedibile non è stata certo colpa tua. Foraggiare, addestrare ed affiancare ogni sorta di criminale fanatico dopo averne concentrato qualche decine di migliaia nel territorio di uno Stato dove un paio di anni prima eri stato accolto con tutti gli onori è decisamente, a prima vista, un progetto di buon senso da appoggiare ciecamente; se poi ne vien fuori un bagno di sangue c’è davvero da rimanere sorpresi. Ma tale e tanta era la tua buona fede che non hai avuto ripensamenti, ed io ne sono felice, perché quando qualcuno resta coerente con la propria coscienza un cattolico è sempre felice.
Cattolicamente grazie, dicevo, e non pensiamoci a quella storia così complicata di Eluana Englaro. Tu hai fatto di tutto per difendere il padre, persona sensibile, intellettualmente onesta e sempre in buona fede, mite, non incline a querele e talmente defilata da non farsi vedere mai una volta in tv. C’era una malata che chissà se era viva o solo vegeta, una sentenza seria profonda e ben motivata (il fatto che poi nessun’altra le abbia fatto seguito è solo un dettaglio) e c’erano le ferree leggi dello Stato da garantire: perciò non c’era davvero nessuna urgenza o necessità di garantire cibo, acqua e cure ad una persona gravemente invalida. Del resto, quando uno lascia senza nutrizione ed alimentazione una persona in stato di (forse) incoscienza, che può saperne che quella poi muore? Hai saputo ignorare il Governo ed il Parlamento pur di tutelare un padre triste e le norme sui decreti legge, ed hai sapientemente invece riscontrato la necessità e l’urgenza in una marea di decreti che non avrebbero salvato la vita a nessuno, e questo da cattolico mi fa felice perché quando uno sa distinguere cosa salva la vita e cosa no pur di far sì che un padre sia meno triste, un cattolico è sempre felice.
Insomma, potremmo dirne ancora tante: hai davvero fatto del tuo meglio per restare te stesso e far felici non solo tanti cattolici, ma anche e soprattutto chi ti vuol bene e ti sostiene.
Ah, scusami: non ti ho detto ancora perché ti ringrazio da cattolico. Ti ringrazio perché mi hai fatto comprendere plasticamente cosa resta del voto dei cittadini, del Parlamento, del Governo, degli interessi nazionali in politica estera e finanche della vita di una persona gravemente invalida quando un comunista diventa Capo di Stato.