martedì 5 aprile 2016

ISIS e Massoneria

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di Cinzia Palmacci - Fonte: http://www.radiospada.org/
 
Utilizzando un po’ di dietrologia, al riguardo risulta molto interessante la resunta descrizione della Terza Guerra Mondiale che si dice sarebbe stata fatta nel presunto carteggio (sulla cui autenticità comunque non ci sono prove), tra Albert Pike, noto massone, e Giuseppe Mazzini.
“La Terza Guerra Mondiale dovrà essere fomentata approfittando delle divergenze suscitate dagli agenti degli Illuminati fra sionismo politico e dirigenti del mondo islamico. La guerra dovrà essere orientata in modo che Islam (mondo arabo e quello musulmano) e sionismo politico (incluso lo Stato d’Israele) si distruggano a vicenda, mentre nello stesso tempo le nazioni rimanenti, una volta di più divise e contrapposte fra loro, saranno in tal frangente forzate a combattersi fra loro fino al completo esaurimento fisico, mentale, spirituale ed economico “.Il 15 agosto 1871 Pike disse a Mazzini che alla fine della Terza Guerra Mondiale coloro che aspirano al Governo Mondiale provocheranno il più grande cataclisma sociale mai visto. Si citano qui le parole scritte dallo stesso Pike nella lettera che si dice catalogata presso la biblioteca del British Museum di Londra:
“Noi scateneremo i nichilisti e gli atei e provocheremo un cataclisma sociale formidabile che mostrerà chiaramente, in tutto il suo orrore, alle nazioni, l’effetto dell’ateismo assoluto, origine della barbarie e della sovversione sanguinaria. Allora ovunque i cittadini, obbligati a difendersi contro una minoranza mondiale di rivoluzionari, questi distruttori della civiltà, e la moltitudine disingannata dal cristianesimo, i cui adoratori saranno da quel momento privi di orientamento alla ricerca di un ideale, senza più sapere ove dirigere l’adorazione, riceveranno la vera luce attraverso la manifestazione universale della pura dottrina di Lucifero rivelata finalmente alla vista del pubblico, manifestazione alla quale seguirà la distruzione della Cristianità e dell’ateismo conquistati e schiacciati allo stesso tempo!” Insomma, la massoneria vuole distruggere il cristianesimo quindi l’ISIS fa al caso suo.
David Icke, giornalista autore di numerosi volumi sulla teoria della cospirazione globale, spiega che la Terza Guerra Mondiale rappresenterebbe l’unica via per la costituzione di “uno stato globale con un governo mondiale e un esercito mondiale. L’Isis – prosegue Icke – è venuto fuori dal nulla ed è incredibilmente ben armato, incredibilmente finanziato” con addirittura “2 miliardi di dollari a sua disposizione e stanno entrando nelle città irachene e ne stanno assumendo il potere. Si sono stabiliti in luoghi chiave di frontiera tra Siria e Giordania. Il piano consisteva nel creare un conflitto massiccio di “dividi e vincerai” tra i musulmani sciiti e sunniti. Tutti si stanno mantenendo a distanza per permettere che l’Isis consolidi la sua posizione in questa regione ed allora, se arriverà al punto di iniziare a minacciare Israele, schiacceranno il bottone, dunque i nordamericani e la Nato entreranno in azione perchè si sono impegnati a difendere la sicurezza di Israele.”
“L’idea – continua Icke – è di fare in modo che la Terza Guerra Mondiale coinvolga la Russia e la Cina. Quello che sta succedendo in Medio Oriente, in Siria, in Libia non è casuale. L’Isis non è casuale, fa parte di un piano a lungo raggio per assumere il controllo del mondo creando un caos enorme affinchè loro possano offrire un ordine dopo il caos, il loro ordine, il loro Nuovo Ordine Mondiale”. Bisogna connettere le tessere del puzzle: andare in Afghanistan è stato il primo passo, giustificato dalle menzogne dell’11 settembre e di chi c’era veramente dietro, in seguito sono andati in Iraq e questo ha creato le condizioni affinché Isis possa ora prenderne il pieno controllo. Loro vogliono andare in Africa e per questo stanno provocando terrorismo in tutta l’Africa. 
402056 13: Former Northern Alliance soldiers ride a vehicle March 8, 2002 towards the town of Gardez, in Afghanistan. Between 700 to 1,000 soldiers with approximately twenty tanks are moving from Kabul to the capitol of Paktia province. The soldiers are heading to the front line to join the U.S.-led coalition battling against al Qaeda and Taliban forces in the Shah-e-Kot mountain range of eastern Afghanistan. (Photo by Paula Bronstein/Getty Images)
Dunque l’Isis non sarebbe un nemico per gli Usa? No, o meglio, non lo è più. Isis utilizza strategie e mezzi simili a quelli praticati da Al Qaida, altra organizzazione che combatte per e promuove l’odio contro la superpotenza occidentale. Qatar e Arabia Unita hanno fornito aiuti economici e militari, ai quali si sono uniti quelli di Stati Uniti e Gran Bretagna.
  • Il ruolo della Turchia e le prove a carico
La Turchia è stata più volte accusata di esercitare un ruolo “doppiogiochista” nella lotta contro l’Isis e ciò è stato sostenuto specialmente da parte dei guerriglieri curdi e della Russia, notoriamente aventi pessimi rapporti con Ankara. Recentemente, alle ipotesi avanzate da curdi e russi si sono aggiunte quelle avanzate dal re della Giordania Abd Allah II. Secondo quanto è stato riportato da Middle East Eye, in un meeting segreto tra il re giordano e i membri del Congresso Usa dell’11 gennaio il re giordano avrebbe dichiarato che la Turchia starebbe dietro l’avanzata dell’islamismo radicale in Medio Oriente e la proliferazione del terrorismo islamista in Europa.
Come riportato in un articolo su “Wall Street Italia”, re Abdullah ha dichiarato che :
” Il fatto che i terroristi si stiano recando in Europa fa parte della politica della Turchia”, anche perché il presidente turco Tayyip Erdogan ritiene che “la soluzione per la regione (del Medio Oriente) sia quella dell’Islam radicale“. Di fatto, la “Turchia cerca una soluzione religiosa per la Siria, mentre noi siamo a favore di elementi moderati nel sud e la Giordania ha fatto pressioni su una terza opzione, che non permetterebbe l’adozione di una opzione religiosa “.
Inoltre, a una domanda di un membro del Congresso Usa che gli chiedeva se l’Isis starebbe esportando petrolio in Turchia, il re giordano ha risposto affermativamente e durante l’incontro ha anche sostenuto che gli jihadisti sarebbero stati “creati in Turchia”, per poi essere “rilasciati” in Europa.
Sullo sfondo circolano indiscrezioni su un asse sempre più solido tra la Giordania e la Russia di Vladimir Putin: sarebbe stato tra l’altro proprio il re a informare Putin sul traffico del petrolio dell’Isis acquistato dalla Turchia, in un incontro privato. Non solo: a gennaio, Giordania e Russia avrebbero siglato un patto per lo scambio di informazioni di intelligence sullo Stato Islamico. Così si è espresso il re Abdullah nell’incontro con i membri del Congresso americano:
“Il fatto che i terroristi si stiano recando in Europa fa parte della politica della Turchia”, anche perchè il presidente turco Tayyip Erdogan ritiene che “la soluzione per la regione (del Medio Oriente) sia quella dell’Islam radicale“. Di fatto, la “Turchia cerca una soluzione religiosa per la Siria, mentre noi siamo a favore di elementi moderati nel sud e la Giordania ha fatto pressioni su una terza opzione, che non permetterebbe l’adozione di una opzione religiosa”.
  • Altre prove storiche e teologiche della complicità turca
Molti rimangono confusi su chi conquistò Roma perché credono che l’Impero Romano cadde in declino piuttosto che essere conquistato da un impero successivo. Quello che molti non considerano è che l’Impero Romano aveva due gambe, la gamba Occidentale e quella Orientale e questo è anche raffigurato nelle gambe della statua della visione di Daniele in Daniele 2: 32-33:
”La testa di questa statua era d’oro puro; il suo petto e le sue braccia erano d’argento; il suo ventre e le sue cosce di bronzo; le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d’argilla.”
Mentre la gamba occidentale è andata in declino nel corso del tempo, la gamba orientale ha continuato ad esistere per altri mille anni. Pensate a Costantinopoli, piuttosto che a Roma. Così, mentre possiamo vedere Roma come centro dell’Impero Romano, nell’ultimo periodo di questo impero, la capitale fu trasferita a Costantinopoli, a Est, che ora è la moderna Istanbul in Turchia. Questo periodo dell’Impero Romano è spesso definito come l’Impero Bizantino, quindi il motivo per cui vi è una certa confusione su come l’Impero Romano fu conquistato. È sicuro tuttavia che l’Impero Bizantino era l’Impero Romano. Si chiama con questo nome per identificare questa fase dell’Impero Romano. Gli storici non considerano l’Impero Romano d’Oriente come un impero diverso dall’Impero Romano quando la sua capitale era Roma. L’Est non ha conquistato l’Occidente, invece lo stesso impero ha trasferito la sua capitale da Roma a Constantinopoli. Sia l’Impero Romano d’Oriente che la terminologia ‘Bizantino’ sono termini creati dopo la fine del regno. I suoi cittadini hanno continuato a fare riferimento al loro impero come l’Impero Romano.
Allora, chi ha conquistato il Romano (Bizantino) Impero? È stato l’Impero Ottomano, che era in realtà il primo Califfato Islamico. Così il settimo impero di cui parla Giovanni è già stato compiuto, era l’IMPERO OTTOMANO. Conosciuto come un Califfato, inizialmente ha preso il controllo della regione e si dice che abbia raggiunto lo status di Impero, quando conquistò la capitale romana di Costantinopoli. Successivamente divenne la capitale dell’Impero Ottomano ed è stata rinominata ‘Istanbul’. L’Impero Ottomano ha governato per circa 500 anni su un enorme fascia di terra intorno al Mar Mediterraneo. La sua capitale era Istanbul in Turchia, che si chiamava Costantinopoli durante il regno dell’Impero Romano d’Oriente. Questi due punti sono importanti perché la Scrittura stessa ci dice realmente che la Turchia è la posizione per la sede dell’antiCristo e la Bestia che si pone fuori dal Grande Mare, che è il Mediterraneo. In primo luogo date un’occhiata a Apocalisse 13:2:
”La bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell’orso e la bocca come quella del leone. Il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e una grande autorità.”
Possiamo vedere che il Drago (che è Satana) ha dato il suo trono alla bestia. Allora, dove si trova il trono di Satana? Date un’occhiata a Apocalisse 2:12:
”E all’angelo della chiesa in Pergamo scrivi: queste cose dice colui che ha la spada affilata a due tagli. Io conosco le tue opere e dove tu abiti, …là dove Satana ha il suo trono; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me neppure nei giorni in cui il mio fedele testimone Antipa fu ucciso tra di voi, là dove abita Satana.” Allora, dove è Pergamo? È in Turchia, lo stesso paese in cui si trovavano entrambe le capitali dell’Impero Romano e Impero Ottomano. Non è un caso quindi che sia il tardo Impero Romano che l’Impero Ottomano hanno le loro capitali nella stessa nazione, come la posizione del trono di Satana.
L’ Impero Ottomano/Islamico ha subìto una ferita mortale sulla scia della Prima Guerra Mondiale, ciò significa che ha cessato di esistere come un impero. Questo significa anche che l’intera Bestia è effettivamente morta perché tutte le precedenti teste della bestia esistevano in successione. Così la Bestia è ufficialmente scomparsa quando l’Impero Ottomano cadde. Oggi, però, sembra che stiamo assistendo alla rinascita di un Impero Islamico o Califfato. Tutto questo si allinea perfettamente con la Bestia che deve venire, che leggiamo nel Libro della Rivelazione.
NUOVO IMPERO OTTOMANO PROIEZIONE DI ISIS
Apocalisse 17: 8 ”La bestia che hai vista era, e non è; essa deve salire dall’abisso e andare in perdizione.” Inoltre, si legge in Apocalisse 17:11:
”E la bestia che era, e non è, è anch’essa un ottavo re, viene dai sette, e se ne va in perdizione.” Questo sembra descrivere perfettamente l’ascesa di un futuro Califfato Islamico. L’Impero Islamico è stato il settimo (Impero Ottomano), e l’ottavo viene dal settimo. Era una volta e sarà di nuovo. Inoltre leggiamo nella Scrittura una cosa molto importante, che questa Bestia sarà completamente distrutta da una pietra che ha colpito la statua in Daniele 2. Questa pietra è il Regno di Dio e si diffonderà in tutta la Terra in maniera permanente (ricordatelo sempre vi aiuterà nella fede).
  • Le persecuzioni dei cristiani degli “ultimi tempi”
Potete immaginare la decapitazione degli italiani, dei romani o dei cristiani da parte del Vaticano durante la tribolazione degli ultimi giorni? Ad essere sinceri, il Vaticano avrebbe forse potuto farlo in passato. Oggi sono esclusivamente i musulmani che decapitano i cristiani e altri. Decapitazioni e persino crocifissioni vengono eseguite oggi dai radicali della religione islamica. Le decapitazioni sono un tema ricorrente nel corso dei 1400 anni di storia islamica. Il primo biografo di Maometto ha registrato la decapitazione di 700 uomini della tribù ebraica Banu Qurayza a Medina per ordine di Maometto nel 768 CE (‘Abd al-Malik Ibn Hisham, La vita di Maometto.) Allora, perché l’Islam ha una storia di decapitazioni ? Basta guardare nel loro libro sacro. Corano 47: 4 “Quando incontrate i miscredenti, colpiteli al collo.” Corano 8:12 “Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo, colpiteli su tutte le falangi!”
Mentre l’Escatologia tradizionale insegna che un Microchip collegato a un computer o un certo tipo di codice a barre saranno immessi su / nella mano o sulla fronte, negli ultimi giorni, i musulmani portano già sulla loro fronte e sul braccio destro il segno che è, “Nel nome di Allah”. Ricordate che il Marchio della Bestia non è solo un numero, ma è anche UN NOME E UN SEGNO / SIMBOLO. Vedi Apocalisse 13: 16-17.
”Inoltre obbligò tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi, a farsi mettere un marchio sulla mano destra o sulla fronte. Nessuno poteva comprare o vendere se non portava il marchio, cioè il nome della bestia o il numero che corrisponde al suo nome”.
ALLAH ARABICO
Che cosa significa esattamente quando la Scrittura dice: ‘NOME’? E può il credo dell’Islam davvero essere il marchio, il numero e il nome. La Scrittura usa la parola ‘nome’ spesso ad identificare una persona come si potrebbe immaginare, ma la Scrittura utilizza anche quella parola per descrivere l’essenza o il carattere di una persona o cosa. Proprio come dice il Vecchio Testamento del Messia a venire, che il suo nome sarà.. chiamato ‘Emmanuele’ (Dio è con noi) che non è stato effettivamente chiamato con questo nome, anzi il suo significato o credo è stato usato per descrivere la venuta del Messia. Allo stesso modo il credo o il nome dell’Islam è scritto sulla fronte di questi musulmani. Il termine Bismillah “Nel nome di Allah” in arabo assomiglia fortemente a 666 (χξς) in Greco. Non è difficile immaginare un leader o profeta islamico costringere le persone a portare in futuro sulla loro fronte il simbolo o il nome di Allah, il loro marchio, e escludere dalla società e impedire ogni acquisto e vendita a chi non si identifica con la loro fedeltà in questo modo. Negando in tal modo servizi e cose basilari come il cibo, riparo, cure mediche e medicine. Le persone dovrebbero o indossare questo marchio o rifiutarlo e affrontare difficoltà mortali.
 
  • Considerazioni finali sulla visione escatologica
Per riassumere questa visione escatologica qui sono alcuni fatti da considerare. Lo spirito dell’antiCristo presenta una serie di caratteristiche, un essere che nega il Padre e il Figlio. Perché l’Islam insegna che Dio non ha figli, negano chiaramente e apertamente che Dio è un Padre e che ha un Figlio. I Califfati islamici non sono solo entità politiche, ma sono anche religiosi con le proprie leggi e tempi. L’Impero Ottomano è stato il successivo impero dopo l’Impero Romano. Conquistò l’Impero Romano. Ci è stato detto che il loro sarà un ottavo regno che viene dal settimo (Apocalisse 17:11).
Roma era chiaramente il sesto regno. È stato quello che era in esistenza, quando Giovanni ha dato la profezia (Apocalisse 17: 9-10).
Gli storici non considerano l’Impero Romano d’Oriente come un impero diverso dall’Impero Occidentale. L’est non ha conquistato l’Occidente. La capitale si trasferisce da Roma a Costantinopoli. Tale periodo del regno è chiamato il periodo Bizantino. Sia l’Impero Romano d’Oriente che il termine ‘Impero Bizantino’ sono termini storiografici creati dopo la fine del regno. I suoi cittadini hanno continuato a fare riferimento al loro impero come l’Impero Romano. Daniele vede la Bestia sorgere fuori dal Grande Mare. Questo è il nome per il Mar Mediterraneo nella Scrittura, così i regni della Bestia si trovano intorno a quel mare. L’Islam ha guadagnato terreno in parte perché il cristianesimo era caduto nell’idolatria e il santo culto nei falsi insegnamenti. La Bibbia e il Corano insegnano il contrario uno dell’altro. Sembra che uno sia l’avversario dell’altro. L’Apocalisse ci dice che il trono di Satana era in Turchia, il paese stesso dove l’Impero Ottomano aveva la sede del suo governo.
 
  • Erdogan e la massoneria
I servizi segreti turchi dietro alla strage di Bruxelles? A lanciare direttamente la pista di Ankara, coinvolgendo nientemeno che il presidente Erdogan, sono i “nemici” storici della Turchia, i curdi, in questo caso affiancati da un paese come la Russia, anch’essa entrata in rotta di collisione coi turchi dopo l’abbattimento di un bombardiere Sukhoi impegnato nell’unica efficace campagna militare finora condotta in Siria contro l’Isis. Un impegno, quello russo, che ha preso in contropiede l’Occidente e ha oltretutto permesso di giungere alla denuncia, documentata, del supporto turco allo Stato Islamico attraverso basi logistiche alla frontiera e soprattutto il contrabbando di petrolio. La Turchia sul banco degli imputati ora anche per le bombe esplose a Bruxelles? La notizia la fornisce il 24 marzo Nahed Al Husaini, corrispondente da Damasco del sito statunitense di contro-informazione “Veterans Today”: intercettazioni russe avrebbero portato alla cattura, da parte dei miliziani curdi, di un responsabile dell’intelligence di Ankara. L’uomo avrebbe confessato che gli attentati di Bruxelles sarebbero stati progettati a Raqqah su ordine di Erdogan.
«Le forze popolari curde che combattono in Siria hanno oggi [24 marzo] catturato un alto funzionario dei servizi segreti turchi che, “sottoposto ad interrogatorio”, ha coinvolto il presidente Erdogan», scrive “Veterans Today”. «A Veterans Today – aggiunge Nahed Al Husaini – è stato dato accesso alle confessioni registrate che hanno rivelato il ruolo del Mit (Milli Istihbarat Teskilati, l’intelligence turca) nelle esplosioni di Bruxelles ed i piani per effettuare ulteriori attacchi in Europa. Il “funzionario sospetto” ha confessato il suo ruolo nella pianificazione – a Raqqah – dell’attacco di Bruxelles, in collaborazione con l’Isis». L’informazione che ha portato alla cattura del funzionario, scrive “Veterans Today”, deriva da un’intercettazione effettuata dai russi: le forze di Mosca non sarebbero state direttamente coinvolte nell’operazione, ma si presume che unità di “Spetsnaz”, i corpi speciali russi, potrebbero essere state messe a disposizione dei curdi, come supporto. Secondo le affermazioni estorte al funzionario catturato, i servizi segreti turchi gestirebbero un centro di pianificazione operativa collocato in un complesso sotterraneo di Raqqah, la “capitale” del Califfato in Siria. «Il centro, costruito al di sotto di un impianto di atletica, contiene scorte di armi chimiche e biologiche, tra le quali il gas sarin, il virus per l’influenza suina e tonnellate di materiali per la produzione di altri tipi di gas», scrive ancora Nahed Al Husaini. «Gli Stati Uniti, coordinandosi con l’unità siriana “Tigre”, colpirono quel complesso nell’ottobre del 2014, nell’ambito di una di quella mezza dozzina di operazioni altamente segrete effettuate congiuntamente. L’operazione portò alla cattura di alcuni ufficiali del Qatar, dell’Arabia Saudita e della Turchia».
Haissam-Bou-Said
“Veterans Today” dichiara di aver ricevuto un resoconto dell’interrogatorio da Haissam Bou Said, segretario generale del Desi, Dipartimento sicurezza e informazioni per l’Europa, secondo cui «dietro agli orribili attentati suicidi c’è proprio il Mit». Sempre secondo questa fonte, «alcune cellule terroristiche turche erano state impiantate anni fa in Europa, in collaborazione con un’infrastruttura del crimine organizzato attiva nel traffico degli esseri umani e della droga, al lavoro con gruppi israeliani e sauditi per effettuare attacchi terroristici “false flag”», cioè “sotto falsa bandiera”, secondo il copione (italiano) della “strategia della tensione”. Il presidente turco Erdogan, sempre secondo la fonte di “Veterans Today”, avrebbe introdotto le cellule terroristiche addestrate dal Mit «nascondendole all’interno del flusso di profughi, attentamente orchestrato, per poi indirizzarle presso le comunità della criminalità turca, con sede in Germania, Belgio e Olanda». Per l’intelligence Usa, «da oltre un decennio la http://www.libreidee.org/2016/03/lo-007-confessa-la-turchia-dietro-la-strage-di-bruxelles/1680428aw001_erdogan/criminalità organizzata turca è concentrata a Monaco di Baviera, che è il “ground zero” per gli attacchi terroristici che dovrebbero colpire gli Stati Uniti alla vigilia delle prossime elezioni presidenziali». Da anni, il presidente turco è al centro di crescenti polemiche, anche per via del giro di vite autoritario sulla stampa nazionale, che ha portato giornalisti in carcere. Ma non è tutto: nel suo libro “Massoni”, Gioele Magaldi scrive che lo stesso Erdogan è affiliato alla superloggia segreta “Hathor Pentalpha”, fondata dai Bush. Si tratta di un club super-massonico internazionale definiti “del sangue e della vendetta”, di cui farebbero parte anche Tony Blair, inventore del falso storico delle “armi di distruzione di massa” di Saddam, e il francese Sarkozy, protagonista della guerra in Libia contro Gheddafi. La “Hathor Pentalpha” avrebbe avuto un ruolo di primo piano nel maxi-attentato dell’11 Settembre, per poi lasciare la propria “firma” anche nell’Isis, acronimo che richiama la dea egizia Iside, chiamata anche Hathor.
  • Vogliamo la verità su Serena Shim
Conoscete la storia di Serena Shim? Non credo, infatti i media ufficiali non hanno mai avuto il “permesso” di parlare di lei e delle sue indagini “scottanti”. Serena Shim era una giornalista trentenne americana di origini libanesi, lavorava per Press Tv Istanbul: ufficialmente è morta in un drammatico incidente stradale, ha lasciato marito e due figli. Un incidente quantomeno sospetto, stava rientrando in albergo in Turchia, al confine con la Siria quando la sua auto si è scontrata con un mezzo pesante. Serena aveva saputo che l’intelligence turca la considerava una spia e si era confidata con i colleghi, la giornalista aveva denunciato l’ambigua posizione turca rispetto alla questione Isis nella zona di Kobane e temeva di essere arrestata. Serena Shim aveva raccontato in diretta tv di aver visto truppe di miliziani Isis trasportati su camion dell’Onu, raccontava fatti con chiaro riferimento al ruolo della Turchia nel conflitto in Siria e alla “collaborazione di Ankara con i terroristi”. Cosa sia realmente accaduto ancora non è dato sapere, le autorità turche, insieme a quelle occidentali hanno steso una cortina di silenzio sulla morte di Serena Shim. Press TV ha diffuso un messaggio della giornalista, dove questa aveva espresso, pochi giorni prima di morire, il timore di essere arrestata dai servizi segreti turchi, che l’avevano accusata di essere una spia, in quanto sosteneva che il governo di Ankara avesse legami con lo Stato islamico.
Aveva parlato dell’infiltrazione di guerriglieri in Siria attraverso la frontiera turca e in diretta televisiva aveva affermato di avere le immagini di questi miliziani che entravano in territorio siriano, nascosti nei camion di organizzazioni umanitarie e del programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite.
Il direttore delle informazioni di Press TV, Hamid Reza Emadi, ha sempre respinto la teoria dell’incidente d’auto : “Pensiamo che il governo turco debba essere considerato responsabile di fronte alla comunità internazionale. Si deve far luce su quanto è davvero accaduto.”
Un appello che mi sento di condividere e diffondere. In Italia si continua, giustamente, a parlare di Regeni e dei marò, ma nessuno ha mai osato riconoscere un giusto tributo a questa giornalista coraggiosa e alle sue indagini che possono dare un contributo decisivo a capire meglio come si muove il nemico.  Il suo impegno andava oltre il dovere professionale.
 
Fonti:
shoebat.com/2012/04/18/where-is-america-in-bible-prophecy/
wallstreetitalia.com/giordania-contro-turchia-esporta-terroristi-in-europa-asse-con-russia/
veteranstoday.com
informare.over-blog.it