Soldati del Seebaon |
Il See Battalion Triest, di cui faceva parte almeno una compagnia di giovani volontari, quasi tutti studenti che prima della dichiarazione di guerra andavano a scuola con il fucile e poi a prestare servizio. Combatterono vicino all'Hermada, ebbero diversi decorati e dei morti. La loro sorte fu la peggiore dopo l'arrivo dei tricoloruti: venivano incarcerati e ricercati perchè "traditori", in quanto volontari. Tre di loro scapparono dal Castello di San Giusto per festeggiare il... Natale poco vicino, a casa di uno di essi. La fuga fu scoperta e furono nuovamente catturati durante il pranzo natalizio. Per la fuga e la colluttazione, furono condannati e mandati nelle fortezze militari in Italia. Tornarono circa nel 1920, uno di essi era figlio del custode dei Magazzini Generali (l'attuale Ente Porto) che vide gli arditi assaltare la propria casa rovesciandone il mobilio in strada, il padre fu licenziato. Emigrò in USA, si imbarcò, girò il mondo e divenne maitre del Grand Hotel di Cuba. Nel secondo dopoguerra tornava ogni tanto a Trieste per vedere la famiglia, tra cui il nipote al quale lasciò la sua cassa militare, diversi oggetti e le proprie memorie. Il nipote vive sul Carso sloveno, ogni tanto scende a raccontare le storie del nonno. Secondo lui, i volontari aumentarono negli anni successivi per scampare alla ferma di terra più pericolosa, non ci sono più documenti che possano confermare o smentire.
Fonte: Vota Franz Josef