martedì 2 aprile 2013

Meglio seder sul Trono per compromesso o non sedervi per onor?: Regno del Belgio



In questo nuovo articolo continua la serie di pubblicazioni  intitolate "Meglio seder sul Trono per compromesso o non sedervi per onor?" . Questa volta  analizzeremo un'altra delle monarchie vigenti in Europa , quella del Regno del Belgio.  Come di consuetudine analizzeremo tutto ciò che necessita per capire se ci troviamo di fronte ad una VERA Monarchia (Tradizionale e legittima) oppure ad una, come è di prassi nel mondo dell'apparenza, semplice  Repubblica coronata:

Bandiera del Regno del Belgio
 


Famiglia Reale del Belgio ( Sassonia-Coburgo-Gotha , ramo belga)


Greater Coat of Arms of Belgium.svgIl ramo belga del casato di Sassonia-Coburgo-Gotha, nacque quando il principe Leopoldo Giorgio Cristiano Federico di Sassonia-Coburgo-Gotha accettò di diventare "Re dei Belgi" il 26 giugno del 1831, col nome di Leopoldo I, in seguito alla Rivoluzione del 1830.
In precedenza il 13 giugno 1777, a Ebersdorf, avvennero le nozze fra Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (1750-1806) e Augusta di Reuss-Ebersdorf. Dalla loro unione nasceranno 10 figli, che s'imparenteranno con diverse case reali d'Europa, e, molti di essi, daranno vita, oltre che nel Belgio,  a dinastie usurpatrici e apertamente liberal-settarie nel Regno Unito (dal 1917 si ridenominerà  Windsor),nel Regno del Portogallo e nel Regno di Bulgaria.
Ma come ottennero il Trono del Belgio? Per rispondere a questa e ad altre domande bisogna analizzare la vita e la condotta della dinastia partendo dal capostipite:



Leopoldo Giorgio Cristiano Federico di Sassonia-Coburgo-Gotha 
(Leopoldo I)

Leopoldo era l'ultimogenito del duca Francesco Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld e della sua seconda moglie, la principessa Augusta di Reuss-Ebersdorf.
Nel 1795, ancora bambino, si trasferì in Russia sotto la protezione della zia paterna Giuliana, promessa in sposa e poi moglie del granduca Konstantin Pavlovič Romanov, frammassone e fratello dello zar Alessandro I. In quello stesso anno Leopoldo venne nominato colonnello del Reggimento della guardia imperiale russa Izmaylovsky e, sette anni più tardi, fu promosso al grado di maggiore generale.
Nel 1806, dopo l'invasione del Regno di Sassonia e del ducato di Sassonia-Coburgo-Saalfeld da parte delle truppe napoleoniche, soggiornò brevemente a Parigi alla corte settaria di Napoleone I. Leopoldo rifiutò il grado di aiutante che gli venne offerto dall'"Imperatore dei francesi", per unirsi alla Russia di Alessandro I, partecipando con lo zar all'incontro di Erfurt del 1808 con Napoleone. In qualità di colonnello di cavalleria, pur non avendo esperienze pratiche di comando, prese parte alla campagna del 1813, partecipando alle battaglie di Lützen, Bautsen e di Lipsia, contro le truppe del Bonaparte. Queste battaglie gli valsero, nel 1815 al termine delle guerre napoleoniche, il titolo di generale di divisione e poi Maresciallo di Russia e l'anno successivo quello di maresciallo di campo del Regno Unito.



Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Saalfeld nelle vesti di generale dell'armata russa durante il periodo napoleonico. Dipinto di George Dawe conservato al Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo.




In questi stessi anni , abbagliato dal potere che avrebbe potuto raggiungere, divenne massone e nell'ottobre del 1813 ricevette la cerimonia d'iniziazione per mano di Rodolphe-Abraham Schiferli, cavaliere dei terribili Rosa Croce del capitolo della loggia Zur Hoffnung di Berna, in Svizzera, allora appartenente al Grand'Oriente di Francia ed oggi parte della Grande Loggia svizzera alpina. Venne elevato al grado di maestro il 9 dicembre di quello stesso anno e reso membro onorario della loggia svizzera. Da quel momento in poi il suo peso politico aumentò considerevolmente , tenendo conto che nella maggior parte delle corti europee erano presenti membri della setta.




Simbolo dei Rosa Croce
 

Il 2 maggio del 1816  sposò, nella residenza di Carlton House a Londra,  Carlotta Augusta di Hannover, l'unica figlia legittima del principe usurpatore  Giorgio di Hannover, "re" Giorgio "IV", conosciuto durante i primi passi di Leopoldo nelle alte sfere della massoneria.
Il 5 novembre del 1817 la principessa Carlotta partorì un bambino morto e lei stessa morì il giorno successivo, presumibilmente a causa di una grave emorragia. Se la principessa fosse rimasta in vita, probabilmente ella sarebbe succeduta come usurpatrice al padre  e lo stesso Leopoldo avrebbe assunto il ruolo di principe consorte (che poi sarà ricoperto da suo nipote Alberto). Malgrado la morte di Carlotta, il frammassone principe reggente Giorgio "IV" , da buon "fratello di loggia", volle garantire ugualmente al principe Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha il titolo di Altezza Reale nella illegittima e protestante monarchia britannica con un Order in Council datato 6 aprile 1818.


 

Il giovane Leopoldo di Sassonia-Coburgo-Gotha nelle vesti di principe inglese.
 




Re dei belgi per "grazia" della setta
(dalla loggia al Trono)




Leopoldo I del BelgioLeopoldo aveva, nella metà degli anni venti del XIX secolo, stabilito forti legami con le logge massoniche derivanti dalla  Gran Loggia della Repubblica delle Sette Province Unite , con direzione ed influenza del Grande Oriente di Francia, fondate sul territorio dell'attuale Belgio : la vicinanza con i Rosa Croce contribuì a rafforzare questo legame.
Questi suoi rapporti fecero in modo che parte dell'élite settaria europea , in vista di una futura sovversione rivoluzionaria, puntasse il suo sguardo su di lui . Anche il  Talleyrand , uno degli emissari più influenti della massoneria continentale europea dell'epoca, il quale già complottava in Francia contro la dinastia legittima, era in stretti rapporti d'amicizia  con Leopoldo -dal 1814- e lo acclamò nelle logge come un ideale "Principe al servizio della Rivoluzione" , Rivoluzione che lo stesso Talleyrand voleva  moderata così da mantenere l'istituto monarchico ma al tempo stesso snaturalizzandolo e rendendolo pura apparenza (Monarchia Costituzionale).








File:Talleyrand, Charles-Maurice - Vieux.jpg
Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord  nel 1828.
 


Nel 1830, come da programma, scoppiò la Rivoluzione belga che sfrutto il malcontento dei gruppi etnici e religiosi (soprattutto Cattolici) che si opponevano al governo centralista della Protestante Olanda . La rivoluzione ebbe l'appoggio dell'ormai sovversiva   Parigi e della liberale Londra dove l'alleanza verso Leopoldo rimaneva viva. Questo portò alla formazione del nuovo stato indipendente del Belgio. Il Congresso Nazionale , composto quasi interamente da massoni di alto grado, aveva chiesto in un primo momento a Luigi d'Orleans, figlio del neo-usurpatore del Trono di Francia Luigi Filippo III Duca d'Orléans , di accettare la corona belga e porsi sotto la protezione francese, ma per lui aveva rinunciato il padre il quale doveva occuparsi dell'instabilità del suo potere appena acquisito illegittimamente timoroso che tale azione avrebbe nuovamente scatenato una guerra europea contro la nuova Francia rivoluzionaria , probabile se  la Francia avrebbe dimostrato eccessiva influenza diretta nell'area  dei Paesi Bassi.

Luigi Filippo I
Luigi Filippo di Borbone d'Orléans, III duca d'Orléans, usurpatore del Trono di Francia nel 1830 
 


Il consiglio settario, sotto  direzione e consiglio dei Rosa Croce,  si rivolse  a Leopoldo perché accettasse la corona del nuovo Paese ed egli, che già aveva rifiutato l'anno precedente la corona di Grecia perché non abbastanza redditizia e importante  negli equilibri europei , accettò di diventare "Re dei Belgi", titolo partorito dalla rivoluzione "democratica" come nel caso della Francia in cui Luigi Filippo  , usurpando il Trono e grazie alla setta, si era definito "Re dei Francesi" . Il 26 giugno del 1831, Leopoldo I giurò fedeltà alla Costituzione liberal-settaria e venne incoronato il seguente 21 luglio, data divenuta in seguito festa nazionale: la scelta di un Principe Cattolico liberale accontentava all'apparenza anche coloro che in gran parte si erano opposti al governo protestante degli Orange-Nassau. Solo due settimane più tardi, il 2 agosto, i Paesi Bassi invasero il Belgio, costringendo il nuovo Re a chiedere subito l'aiuto di Inghilterra e Francia. Questi tentativi di riscossa continuarono fino al 1839, anno in cui anche l'Olanda riconobbe definitivamente l'indipendenza del Belgio ratificando il trattato di Londra del 1831. Come modo per saldare l'alleanza tra le due dinastie divenute "reali" per "grazia della setta", nel tentativo di creare una "nuova Europa" fatta di alleanze tra le monarchie liberali in contrapposizione all'Europa delle potenze Tradizionali e legittima,  Leopoldo I decise di prendere in moglie Luisa d'Orléans, figlia di  Luigi Filippo  il quale in quel periodo trovava non poche difficoltà nel cercare di far sposare i suoi figli in un Europa giustamente ostile alle dinastie regnanti grazie alla sovversione dell'ordine legittimo .


Luisa d'Orléans
Luisa Maria d'Orléans
 

Leopoldo si dimostrò assai furbo e abile in campo diplomatico, sfruttò il suo prestigio personale creato all'interno delle logge  e le sue relazioni familiari con le dinastie liberali per consolidare l'indipendenza belga contro le ambizioni prussiane e, in seguito alla cacciata dell'Orleans , anche francesi (l'imperatore Napoleone III di Francia a partire dal 1852, nonostante la sua grande incapacità nel gestire la  politica estera, minacciava di annettere il Belgio alla Francia).
Nel 1840,  Leopoldo organizzò il matrimonio di sua nipote Vittoria, figlia di sua sorella Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld e dell'amico non che frammassone Edoardo Augusto di Hannover, con suo nipote, il principe Alberto, figlio di suo fratello il duca Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha: Vittoria, ennesima  "regina" usurpatrice del Regno Unito a partire dal 1837, mantenne da allora sempre in grandissima considerazione l'astuto zio re del Belgio al quale si rivolse come uno dei suoi consiglieri. Abbondantissima la loro corrispondenza a testimonianza del fatto che la nipote tenne in grandissima considerazione i preziosi consigli dello zio, il quale consolidò l'antica alleanza con la "perfida Albione" e la sua potente loggia.


Partendo da sinistra: Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha , Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld , Ernesto I di Sassonia-Coburgo-Gotha, Victoria del Regno Unito.




Tra gli altri matrimoni che Leopoldo I con grande arguzia promosse o condizionò vi furono: quello del nipote Ferdinando nel 1836 con la "regina"  Maria "II "del Portogallo la quale aveva ,con l'aiuto del padre Pedro I del Brasile e delle potenze liberali , sottratto il Trono al legittimo Re Michele I del Portogallo;  quello del 1853 col matrimonio tra il figlio ed erede Leopoldo e Maria Enrichetta d'Asburgo-Lorena nonché quello del 1857 tra la figlia Carlotta e l'arciduca Massimiliano d'Asburgo-Lorena, e fu con questi due ultimi matrimoni che tentò di far accettare anche nelle Casate Tradizionali d'Europa il suo Regno creato dalla Rivoluzione. Si era garantito  con queste due ultime unioni stretti legami con la casata imperiale austriaca e di conseguenza una garanzia per ogni evenienza.

Partendo da sinistra: Ferdinando di Sassonia-Coburgo-Gotha e la moglie di Maria "II" del Portogallo.
 
 
Partendo da sinistra: Il giovane Leopoldo II del Belgio e la moglie  Maria Enrichetta d'Asburgo-Lorena.
 
 
Partendo da sinistra: Ferdinando Massimiliano d'Asburgo Lorena e la moglie  Carlotta di Sassonia-Coburgo-Gotha
 


Nel febbraio del 1848, timoroso di compromettere la sua condizione rimase neutrale durante gli avvenimenti rivoluzionari che sconvolsero l'Europa, dimenticandosi, o per meglio dire non curandosi, del suo alleato e "parente" Luigi Filippo  che perse dopo quasi diciotto anni il Trono che la stessa rivoluzione gli aveva permesso di usurpare.
C'è da ammettere che nell'ambito del governo del proprio regno nel 1842 Leopoldo tentò senza successo di far approvare una legge per la regolazione del lavoro delle donne e dei bambini. Provò anche a colonizzare alcune aree del Sudamerica ed inviò una contributo militare belga al fianco delle truppe francesi contro le truppe rivoluzionarie repubblicane nella spedizione in Messico ove suo genero Massimiliano d'Asburgo-Lorena divenne Imperatore e con lui ascese al trono anche sua figlia Carlotta.


File:BelgianForeignLegion.jpg
Corpo di spedizione belga in Messico


Leopoldo , da buon amico della setta, concesse un ricco appalto ad una ditta privata per la costruzione di una linea ferroviaria la quale inaugurò il 5 maggio del 1835 : fu la prima linea ferroviaria dell'Europa continentale e univa Bruxelles a Malines.
Morì il 10 dicembre del 1865 nel palazzo di Laeken.


Leopoldo II

Alla morte di Leopoldo I li successe il figlio Leopoldo II:
Leopoldo II dei BelgiAffiliato alla massoneria da ragazzo durante i primi anni nell'esercito belga, il suo regime coloniale (Congo) in linea con quello dell'alleata Inghilterra fu al centro di uno dei più infami degli scandali del XX secolo. Fu responsabile di terribili crimini perpetuati contro la popolazione indigena del Congo, praticamente schiavizzata e maltrattata, in suo lucro favore e di tutta la borghesia belga: il Belgio  nell'Ottocento era uno degli stati più ricchi del mondo.
Si rivolse ad un esponente influente nell'ambiente massonico internazionale Henry Morton Stanley per aiutarlo nella gestione dello stato ed alla Conferenza di Berlino del 1884-1885, grazie a questo aiuto,  il Belgio fu in grado di presenziare col proprio impero coloniale in continua espansione, nella totale mancanza di rispetto dei costumi e delle tradizioni locali.
Leopoldo II estrasse una grande fortuna dal Congo, inizialmente con l'esportazione di avorio, poi forzando la popolazione locale a trarre gomma dalle piante. Interi villaggi vennero requisiti per farne luoghi di deposito e lavorazione della gomma stessa, causando la morte di 2 milioni di congolesi su un totale di 15 milioni.


 

Immagini di ragazzini congolesi mutilati per opposizioni al regime di Leopoldo II nel Congo


In Europa si mantenne essenzialmente neutrale perché concentrato sui profitti che il colonialismo sfrenato li portava seguendo le orme dell'Inghilterra che già da molto tempo si dedicava a questo tipo di lucrosa attività, e soprattutto per il semplice fatto che rimanendo neutrale non rischiava niente.
 Il partito liberal-settario che resse il governo del Belgio dal 1857 al 1880 portò avanti la legge Frère-Orban nel 1879, la quale gradualmente ma in maniera incisiva laicizzò la scuola in disprezzo al cattolicesimo romano. Nel 1880 il partito cattolico riuscì ad ottenere la maggioranza e per i quattro anni successivi le scuole cattoliche vennero quasi completamente restaurate, anche se sfortunatamente ciò non durò molto.
A partire dal 1885 il partito laburista fece penetrare in Belgio idee nettamente socialiste fatte di parole ma caratterizzate da un nulla di fatto per le classi popolari.
Sulla scia delle spinte insurrezionaliste e regicide anche fra i "re per grazia della setta" tra fine Ottocento e primi del Novecento, il 15 novembre 1902, l'anarchico  Gennaro Rubino tentò di assassinare Leopoldo che partecipava al corteo in memoria della moglie Maria Enrichetta da poco defunta. Dopo il passaggio della carrozza di Leopoldo, Rubino sparò tre colpi di pistola al re, mancandolo. Rubino venne arrestato poco dopo.

 

Leopoldo II, nella sua immoralità, decise di risposarsi tre giorni prima della sua morte, il 14 dicembre 1909, con la già sua amante  Blanche Zélia Joséphine Delacroix,  prostituta d'alto bordo conosciuta anche col nome d'arte di Caroline, dalla quale aveva già avuto due figli mai riconosciuti. Il matrimonio, oltre a destare scalpore, non  sarebbe risultato valido per la legge belga, ma venne comunque celebrato segretamente su pressione dello stesso sovrano al Pavilion de Palms del Palazzo Reale di Leaken a Bruxelles.
Il 17 dicembre 1909, Leopoldo II morì a Laeken .


0 Château Royal de Laeken.JPG
Palazzo Reale di Leaken a Bruxelles



Alberto I


Alla morte di Leopoldo II li successe il nipote Alberto, figlio del principe Filippo del Belgio (1837-1905)  fratello del defunto re, e della principessa Maria di Hohenzollern-Sigmaringen (1845-1912), fu  nominato principe ereditario nel 1905, alla morte del padre.
Contrariamente ai predecessori , e nonostante fosse condizionato e monitorato nelle sue scelte dalla setta alla quale rimaneva legato , si mostrò all'apparenza  come un fervente cattolico. Cercò in ogni modo di rimanere neutrale nella Grande Guerra per evitare di perdere il proprio stato , ma fu travolto dai piani bellici dello Stato maggiore del Kaiser, che con il proprio esercito invase il Belgio.  Al termine della guerra ottenne dalla Conferenza massonica di Versailles, dove Alberto I rappresentò ufficialmente il Belgio, i possedimenti tedeschi del Ruanda e del Burundi nel 1919 e le città tedesche di Eupen e Malmedy nel 1920. Ai negoziati di pace il Re difese gli interessi del Belgio, ma per motivi di parentela si distinse per la sua opposizione alla politica di umiliazione eccessiva nei confronti della Germania.
Appassionato di alpinismo morì in un incidente alpinistico il 17 febbraio del 1934, scalando una vetta vicino a Namur


Leopoldo III

Leopoldo III del BelgioAlla morte di Alberto I li successe il figlio Leopoldo III. Affiliato alla loggia massonica mista belga composta dalle 4 Obbedienze belghe che hanno sottoscritto una dichiarazione comune : DH, GOB, GLB, GLFB :"Le Droit Humain" .  Preoccupato dalla Germania Nazista, e deciso a mantenere saldi rapporti con le potenze che gli potevano garantire una protezione, Leopoldo III risiglò le stesse alleanze con Francia e Regno Unito, che interverranno in seguito all'invasione del Belgio da parte della Germania Nazista , il 10 maggio 1940. Leopoldo III non organizzò nessuna difesa decidendo di non seguire il governo in esilio, e, dopo aver firmato la resa il 28 maggio del 1940, si consegnò ai tedeschi che lo relegarono nel castello di Laeken.
Tra gli oppositori a questa scelta  ci fu il frammassone e primo ministro Hubert Pierlot che si oppose con altri membri del governo belga all'arrendismo di Leopoldo .  Il primo ministro belga parlò alla radio francese annunciando la decisione del re Leopoldo III di arrendersi contro le norme della costituzione belga dal momento che quella non era solo una mera decisione militare ma una condizione politica che non aveva ricevuto il consulto né dei ministri, che ricordiamo affiliati per la quasi totalità alla setta,  né del governo. Pierlot ed il suo governo iniziarono così ad avanzare il tema dell' impossibilité a régner che attanaglierà Leopoldo anche dopo la fine del conflitto. La costituzione belga effettivamente ribadiva:
« ...Se il re si trovi personalmente incapacitato a regnare, i ministri, avendo constatato tale impossibilità, debbono immediatamente convocare le due Camere ed istituire una reggenza o un governo provvisorio retto da entrambe le Camere »
Hubert Pierlot, il settario primo ministro belga che ebbe molti scontri con Leopoldo III circa la sua condotta nella Seconda guerra mondiale.
 
 
 
 
Da Laeken fu prelevato nel 1944 con tutta la famiglia e portato in un campo di prigionia, prima in Germania e poi in Austria, dove fu liberato nel maggio del 1945.
Alla fine della guerra riemerse l'accusa di debolezza e di ambiguità nei suoi confronti , e il Parlamento lo dichiarò incapace di regnare mentre la popolazione scioperava in massa per protestare contro il suo ritorno al potere. Dovette quindi lasciare la reggenza al fratello Carlo Teodoro e vivere in esilio in Svizzera dal 1945 fino al 1950, quando un ambiguo referendum popolare autorizzò il suo rientro. Nel luglio 1951 risolse infine la lunga crisi della corona abdicando in favore del figlio maggiore Baldovino.




Baldovino



BaldovinoSimile al nonno Alberto I era all'apparenza molto credente, espressione fatta a "re" dei catto-comunisti post conciliari.  Favorevole all'europeismo massonico e fautore della transizione delle colonie belghe a stati autonomi e indipendenti in mano alle multinazionali che continuano a sfruttare quelle terre incuranti della popolazione civile, sotto il suo regno il Belgio si trasformò in uno Stato federale. Egli , controllato e ispirato dalla setta , difese l'unità nazionalistica del Paese, ma non riuscì, nell'ambito della questione linguistica, a creare una frontiera linguistica per completare un nazionalismo totale, infatti il Belgio è composto da tre regioni distinte ognuna con la propria lingua. Nel 1989, vista la sua ritrosia a firmare una legislazione favorevole all'aborto approvata dal Parlamento, fu temporaneamente esautorato dai poteri regali per volere della setta. Il 5 aprile seguente fu ristabilito secondo certe clausole nelle sue funzioni con un voto delle massoniche Camere riunite che constatarono che "l'impossibilità di regnare" aveva avuto fine. Il 31 luglio del 1993 il Re morì per un attacco cardiaco mentre era in vacanza a Motril in Spagna. Fu il fratello Alberto che gli succedette sul trono il 9 agosto con il nome di Alberto II. Il 15 dicembre del 1960 aveva sposato nella cattedrale di Bruxelles la contessa Fabiola de Mora y Aragón (1927), che divenne la regina Fabiola dei belgi. Baldovino e Fabiola non ebbero figli.


Alberto II



Alberto IIÈ il terzo figlio del re Leopoldo III dei Belgi e della protestante regina Astrid di Svezia convertitasi al cattolicesimo più per ricchezza che per fede e nobile sentimento. Alberto, iniziato alla massoneria in giovane età, regna per patto con la setta su uno Stato federale, del quale ha firmato la nuova Costituzione , che si allontana nettamente da un modello Cattolico , nella marcia continua volta a  laicizzare completamente lo stato, il 17 febbraio del 1994. Il 2 luglio 1959 sposa donna Paola Ruffo di Calabria, di famiglia nobile . I due hanno avuto tre bambini:

  • Il principe Filippo (Philippe Léopold Louis Marie), Duca del Brabante membro del gruppo Bilderberg  (nato il 15 aprile 1960),
  • La principessa Astrid (Astrid Joséphine Charlotte Fabrizia Elisabeth Paola Marie) (nata il 5 giugno 1962)
  • Il principe Lorenzo (Laurent Benoît Baudouin Marie) affiliato alla loggia unita "Le Droit Humain" (nato il 19 ottobre 1963).
La «questione reale» che colpì il padre obbligò Alberto, come tutti i membri della sua famiglia, all'esilio in Svizzera, fino al 22 luglio 1950, dove vennero ospitati sotto la protezione di importanti agenti della massoneria controllati dalla potente organizzazione dei Rosa Croce , gli stessi che avevano aiutato nell'ombra Leopoldo I ad ottenere il Trono del Belgio nel 1831.  Lì Alberto ebbe modo di abbracciare le idee settarie nella loro totalità.
Invischiato nelle oscure faccende della Trilaterale e del gruppo Bilderberg , nel quale ha nominato come emissario il figlio primogenito e futuro successore Filippo, Alberto II ha mostrato il suo  aperto interesse nel seguire la corrente "massonica-modernista" europea volta alla cancellazione delle tradizioni e dei principi dei popoli d'Europa. Nel corso del suo regno ha cercato di creare una comunicazione interlinguistica e culturale tra le tre regioni del Belgio al solo scopo di imbastardirne le fondamenta e provocarne una dissoluzione graduale.
La monarchia belga sta in piedi dalla sua nascita solamente grazie al patto d' obbedienza che la lega alla setta , setta che ne decide e influenza scelte e azioni. Alberto II non rappresenta nient'altro che una facciata, un "monarca" catto-liberale  che regna ma non governa: un sottoposto ai numerosi agenti della massoneria presenti nel governo belga.

Il suo successore Filippo, facendo parte del gruppo Bilderberg  come detto pocanzi, si dimostra assai più "liberale" del padre , ed è per questo motivo che si presume , per quanto sia possibile , un netto peggioramento della casa reale del Belgio in futuro .






Non c'è da stupirsi se il giudizio verso questa monarchia partorita dalla Rivoluzione sia negativo, nonostante alcune scelte fatte dai suoi membri nel corso della storia siano state "buone". A parte ciò ,  la negatività della condotta che essi hanno tenuto non è "lavata" ed il Regno del Belgio rimane un artefatto della così detta mentalità dei rivoluzionari moderati del XIX secolo che hanno svuotato l'istituto monarchico lasciandone a stento il "guscio". Sottolineare che si tratta di una "Repubblica Coronata" diventa , alla luce dei fatti esposti,  scontato.


Fonte:

Wikipedia

http://www.droit-humain.be/it/

anarchopedia.org

Scritto da:

Redazione A.L.T.A.