giovedì 4 aprile 2013

Il Barone Karl von Urban: criminale di guerra?





Karl von Urban Kriehuber.jpgIl barone Karl von Urban (Cracovia, 31 agosto 1802Brünn, 1º gennaio 1877) Dopo aver iniziato la propria promettente carriera nel corpo dei cadetti, entrò nell'esercito asburgico e venne nominato ufficiale nel nefasto 1848.
Egli riuscì a domare valorosamente  una violenta insurrezione a Székler, in Ungheria con soli 1.500 Granatieri contro 10.000 rivoluzionari, il 18 novembre 1848. Dopo questo episodio, si distinse molte altre volte nella campagna contro i nazionalisti ungheresi sino ad essere promosso al grado di Maggiore Generale nel 1850 e, dopo essersi meritato il titolo nobiliare di Barone nel 1851, nel 1857 ottenne il grado militare di Feldmaresciallo Luogotenente.
Ancora impegnato sul campo di battaglia, si batté nell'ambito della seconda guerra di espansionismo sabaudo del 1859 nel Lombardo-Veneto: alcune sue retroguardie ebbero degli scontri con  Giuseppe Garibaldi, nelle battaglie di Varese, San Fermo e  durante l'occupazione garibaldina della città di Como. Ma egli ebbe grandi meriti partecipando alla  Battaglia di Magenta, dove però gli Imperial-Regi vennero  sconfitti a causa dell'imponente macchina bellica del secondo impero francese. Dopo la Battaglia di Solferino il comando supremo venne trasferito a Verona e Urban si ritirò dalla carriera militare.
Fu proprio durante la campagna militare del 1859 che il Generale Urban fu suo mal grado protagonista di una vicenda che attirò sulla sua persona calunnie. Calunnie che lo perseguiteranno  per il resto della sua vita e oltre attraverso i libri di storia patriottarda. Stiamo parlando della così detta "strage della famiglia Cignoli":


Soldati d'artiglieria dell'Imperial-Regio esercito  nella campagna  militare del 1859


La così detta "strage della famiglia Cignoli" si verificò alla vigilia della battaglia di Montebello e servì fin da subito a diffamare l'esercito Imperial-Regio e a denigrarne i generali e comandanti. Ma cosa successe realmente? furono davvero i soldati Imperial-Regi che, col solo pretesto di una fiaschetta di polvere da sparo, arrestarono tutti i maschi della famiglia  che successivamente vennero fucilati per ordine del feldmaresciallo Karl von Urban? In realtà le cose andarono diversamente.
Esistono alcune versioni dell'accaduto che si differenziano di pochissimo tra loro ma , sia ben chiaro,  sembrano scagionare senza ombra di dubbio l'Urban dall'accusa di crimine di guerra. La più accreditata è la seguente:

Nelle prime ore del mattino del 20 Maggio 1859 una pattuglia dell'esercito Imperial-Regio  arrivò nei pressi di  Torricella Verzate dove , in una fattoria abbastanza isolata posta a ovest dell'abitato di Torricella,   risiedeva la famiglia Cignoli  fittavoli del fondo. La famiglia, come spesso succedeva all'esercito asburgico nelle campagne, accolse benevolmente i militari in transito ma a differenza degli altri abitanti incontrati essi porgevano domande sugli spostamenti dell'esercito e altre informazioni di tipo militare che poco si addicevano agli interessi di un contadino  di solito interessato ad aspetti molto meno tecnici della guerra. I soldati accettarono le offerte della famiglia all'apparenza simile a tutte le altre che accoglievano festosamente l'esercito imperiale. Un soldato, separatosi dagli altri,  si trovò  nei pressi del fienile dove sorpreso trovò diversi barili di polvere da sparo e armi tra cui diversi fucili e pistole. Il soldato , intento ad avvisare gli altri del fatto, fu colpito alle spalle violentemente e venne ucciso. Mentre il colpevole cercava di nascondere il corpo del povero soldato venne sorpreso da altri militari giunti nel posto. La famiglia fu interrogata  e il padre confesso: egli era un ex militare il quale aveva dei figli nell'esercito  i quali a loro volta vennero incaricati di trasformare il fondo e altre abitazioni della zona in depositi di munizioni e artiglieria per contenere l'avanzata dell'Imperial-Regio esercito ed in vista dello spostamento del fronte creando così un punto di contrattacco "occultato" . La famiglia ricevette una fede di credito di Lire 1000 rimborsabile alla fine della guerra dal Governo Sardo in cambio della collaborazione. Si scoprì che il Padre era anche un liberale convinto, ma ciò influì marginalmente sulla scelta che fu dettata maggiormente dalla miseria nella quale versavano gli abitanti delle campagne piemontesi. La scelta fatta dalla famiglia Cignoli condannò anche altre persone ingenuamente trascinate nel misfatto, come i loro complici : Riccardi-Setti-Achille-Sanpelligrini. Mentre si procedeva all'arresto dei congiurati, i membri più giovani della famiglia Cignoli,   Carlo Cignoli di anni 19, Bortolo Cignoli di anni 18, seguiti da Luigi Achille di anni 18, tutti militari dell'esercito sardo-piemontese,  trascinarono con se un povero ragazzino di 14 anni ,Ermenegildo Sampelligrini, contro i militari imperiali sparando dei colpi che ferirono gravemente dei soldati  uccidendone due. Vennero catturati anch'essi , ed il  feldmaresciallo Karl von Urban , uomo molto severo, ma coerente con le leggi militari,  condanno: Pietro Cignoli di anni 60-Antonio Cignoli di anni 50-Gaspare Riccardi di anni 48-Girolamo Cignoli di anni 35 (soldato)-Antonio Setti di anni 26 (soldato)-Carlo Cignoli di anni 19 (soldato) -Bortolo Cignoli di anni 18 (soldato) -Luigi Achille di anni 18 (soldato):  il giovanissimo Ermenegildo Sampelligrini , di anni 14, rimase ucciso durante la precedente sparatoria.
I complici vennero giudicati come semplici sovversivi mentre i membri facenti parte dell'esercito regolare sardo-piemontese ricevettero il trattamento riservato ai soldati . La condanna fu la fucilazione per aver ucciso 3 soldati e averne feriti gravemente altri 6 (Oltre ad aver attentato alle operazioni militari) . I prigionieri vennero fucilati sul ciglio della strada, ne fu poi controllato l'avvenuto decesso e li fu data degna sepoltura.
 Cavour non si fece perdere l'occasione, falsando gli eventi e condannando l'esercito asburgico di barbarie mai commesse così da giustificare la buona causa della sua guerra di espansione. L'accusa d'infamia ricadde maggiormente sull'Urban che aveva ordinata in prima persona l'esecuzione dei colpevoli.

(la ricostruzione degli eventi si basa sull'analisi di documenti d'archivio e sulle deposizioni riportate dagli stessi testimoni dei fatti, tra cui diversi contadini del luogo e dal corrispondente del Times Capitano Brakley. )



 Immagine di propaganda risorgimentale che mostra la fucilazione della famiglia Cignoli



Ovviamente , come si evince dall'analisi dei fatti, non vi fu alcun crimine di guerra e la così detta strage derivò da una serie di circostanze che si distanziano nettamente dal racconto che ne fa la tanto decantata "storiografia ufficiale" , la quale afferma che l'esecuzione venne eseguita per via del ritrovamento di una fiaschetta di polvere da sparo. Per comprendere l'inattendibilità di questa assurda accusa propagandistica risorgimentalista bisogna tenere presente questi sei punti:

1°) Non  vi era casa o abitante delle campagne che non avesse in casa una piccola quantità di polvere da sparo e un fucile. Se l'evento fosse stato veramente causato dal ritrovamento di una semplice fiaschetta di polvere da sparo le fucilazioni di civili avrebbero superato le migliaia di unità! Cosa che ovviamente non avvenne.

2°) E' ormai famosa l'accoglienza che l'Imperial-Regio esercito trovò dal momento del suo ingresso nel Regno di Sardegna . Nessun contadino aveva intenzioni o motivi per essere ostili verso quei soldati che venivano a riportare l'ordine e la prosperità. Nessun soldato o generale aveva il ben che minimo motivo per aggredire la popolazione che gli appoggiava.

3°) Al contrario dell'esercito sardo-piemontese , poi franco-piemontese, l'esercito asburgico era un esercito di "cultura" , cioè un esercito rispettoso dei civili e che combatteva solamente per difendere il proprio sovrano , il proprio paese, e per attaccare un esercito che rappresentava una minaccia.

4°) Urban era uomo severo ma rispettoso dell'etichetta e della morale , l'opposto dell'immagine che ci è arrivata di lui attraverso i libri di storia "tricoloruta" dove viene descritto al pari di un generale dell'SS assetato di sangue.

5°) I maschi della famiglia Cignoli erano soldati regolari dell'esercito Sardo-piemontese i quali accettarono il compito affidatogli dal loro governo ai danni dell'esercito Imperial-Regio. Di conseguenza essi escono dalla sfera della giurisdizione civile entrando in quella puramente militare.

6°) Il giovane 14enne Ermenegildo Sampelligrini venne trascinato nella vicenda dai sopra citati membri della famiglia Cignoli facenti parte dell'esercito regolare sardo-piemontese. Perse la vita a causa di coloro che, trascinandolo in un conflitto che non lo riguardava , lo sacrificarono in nome di una fede di credito.


Le accuse all'Urban , in un Europa sempre più rivoluzionaria e liberale, lo spinsero all'emarginazione e a cadere in un profondo stato di depressione. Egli morì il 1º gennaio 1877 a Brünn, suicidatosi (come ricordano le testimonianze dell'epoca).

Il Feldmaresciallo Karl Von Urban è un criminale di guerra? Penso che alla luce di quanto qui riportato la risposta sia un secco no! A voi l'ardua sentenza.

Fonte:
 
Wikipedia
 
Rapporti del feldmaresciallo Karl von Urban.

Carteggio di Camillo Benso Conte di Cavour.

Scritti e testimonianze del  corrispondente del Times Capitano Brakley.



Scritto da:
 
Redazione A.L.T.A.