domenica 3 febbraio 2013

L’americanismo come religione civile (quinta parte)

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Continuiamo la pubblicazione, in sette parti, la relazione L’americanismo come religione civile: teoria, miti, prassi, frutti del prof. John Rao (Università di St. John, New York), che si è tenuta presso il santuario di Madonna di Strada a Fanna (Pordenone, 23 agosto 2012) al XL convegno annuale degli “Amici di Instaurare”.
Grassetti, corsivi, sottolineati e “titoletti” sono a cura della redazione di Radio Spada
Impossibilità della regalità sociale di Cristo.
Quindi, l’americanismo non potrebbe mai permettere a Cristo di essere Re di una società nella quale il cuore, la mente e la volontà degli individui siano formati nel modo più efficace. Fu così negata la fondamentale importanza dell’ambiente sociale nella formazione delle menti e delle anime, e i cattolici furono costretti a costruire una diga contro ogni energica azione fondata ad un tempo sulla ragione e sulla fede: il loro pensiero e la fede furono entrambi ridotti a sterile introspezione.
Vigorosamente indotti ad evitare ogni comportamento non inclusivo e generatore di divisioni nella sfera pubblica, i cattolici furono anche simultaneamente spinti ad adottare gli standard dell’azione umana puramente materialisti che venivano ritenuti di volta in volta più “pratici” dal naturalista che, con la sua forte volontà, riusciva a dominare la società in ciascun momento. E man mano che tale magistero americanista guidava sempre più ogni aspetto della vita esterna dei credenti, finì per rimodellare, secondo i suoi dettami, la loro personale comprensione interna del magistero cattolico, cambiando essenzialmente, in questo processo, il loro riconoscimento dei vincoli pratici posti dalla Fede rispetto alla loro vita quotidiana
La conseguenza fu che tutto ciò che è consentito dal magistero americanista e pluralista cercò diritto di cittadinanza all’interno del campo cattolico. Le autorità ecclesiastiche americane mostrarono la loro “apertura” a questo “novus ordo saeculorum”, concedendo rispettosamente tutto ciò che non era stato approvato o incoraggiato dalla dottrina cattolica e dalla tradizione del passato
 Com’era prevedibile, però, l’insistenza sulla “apertura” ha portato al dominio del ramo cattolico della Chiesa Pluralista Americanista da parte proprio di quegli individui forti e di quelle comunità innaturali che la nazione era incline a produrre, cioè uomini e fazioni che si preoccupano di proprietà, di libertà economica, di questioni sessuali, e di qualcuna delle forme di missione evangelica americana per la liberazione politica e sociale. La vera pace e la libertà richiedevano che il cattolicesimo venisse identificato con qualsiasi cosa promuovesse le volontà naturalistiche e le lobby più forti…
Tuttavia, poiché tali sviluppi ebbero luogo all’interno di un sistema dei cui fondatori e delle cui istituzioni si diceva che proteggessero la libertà della Chiesa in modo più efficace di qualsiasi antecedente storico, si proclamò impossibile qualsiasi pericolo per l’integrità della religione! L’unico pensiero impensabile era che ci possa essere il minimo punto possibile di conflitto tra, da un lato, la missione dei Fondatori (ora battezzati come cattolici), e, d’altro lato, la Fede cattolica reale e storica. Chiesa e Stato furono così uniti nella terra classica della loro pretesa separazione, come mai prima nella storia.
Di conseguenza, l’“ultima, migliore speranza” dell’umanità può mantenere la sua immeritata immagine, [cosicché] le sue vittime non verranno mai a sapere dei suoi veleni, ed essa può continuare a seminare il suo prevedibilissimo caos sempre di più. L’associazione con la religione civile è stata così efficace che… quasi tutti credono che “tolleranza” sia il dogma principale della Chiesa e che Dio voglia l’indebolimento di tutte le istituzioni dotate d’autorità. Praticamente [quasi] tutti… lodano ora la religione civile e i suoi eroi, come se essi rappresentassero l’essenza del cattolicesimo e dell’Azione Cattolica. I fedeli rendono grazie a Dio durante la Messa del Ringraziamento per il salvataggio provvidenziale dei Padri Pellegrini dall’oppressione religiosa… 
 
 [Fine quinta parte]
 
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