L'Evidenzbüro ci manda il programma del corso di „aggiornamento“ per gli insegnanti di Trieste, sulla Prima Guerra Mondiale; l'ufficio ne era a conoscenza già dal giugno dello scorso anno ed ora stanno uscendo i dettagli.
ISTITUTO PER LA STORIA DEL RISORGIMENTO
E' un Istituto Fascista (1936) mantenuto dalla Repubblica, il referente locale è il prof. Fulvio Salimbeni. L'Istituto si occupa forse di ricerca storica imparziale sul Risorgimento compresa un po' di sana revisione storica? Niente affatto, è un carrozzone mantenuto dallo Stato solo per fare agiografia sull'argomento ed in questo caso sembra esulare un bel po' dal proprio ambito perché il “risorgimento” per definizione ministeriale, termina il 17 marzo del 1861.
Tuttavia è noto che secondo l'elemento più fascio-nazionalista della società italiana, la Prima Guerra Mondiale sarebbe stata la III guerra d'indipendenza. E qui cade il primo palco perchè quella fu una guerra d'invasione effettuata contro la volontà di oltre il 98% degli abitanti delle terre che non volevano essere “liberate” e che grazie a quella guerra non furono certamente “Indipendenti” ma assoggettate al dominio italiano senza alcuna azione democratica come potrebbe essere stato un referendum di annessione, usato in almeno altri 4 casi noti, di territori più fortunati dei nostri.
E' curioso che il carrozzone di Regime abbia anche una rappresentanza in Austria, oltre che in altri Paesi. Sempre troppo buoni.. ora come allora, quando non furono espulsi tutti gli irredentisti; erano 4 gatti e si sarebbe anche potuto fare, magari con la collaborazione del Regno d'Italia che ci teneva troppo alla nostra alleanza per farsi coprire le spalle nel suo Imperialismo e per farsi proteggere dalla Francia, con la quale aveva tirato troppo la corda. Ma non divaghiamo.
La struttura del carrozzone rimane misteriosa, nonostante la invocata “trasparenza”. Sembra che sia mantenuto da una pletora di Enti che versano i contributi sociali, tra cui Comuni e Regioni, forse anche Province. Sembra che nel 2011 il bilancio fosse di € 1 miliardo 775 milioni ma lo deduciamo da fonti ministeriali; non pubblicano il bilancio e nemmeno l'elenco dei soci.
E ci viene in mente la serie di “Deputazioni di Storia Patria”, presenti in ogni regione e che perseguono lo stesso scopo, di creare e mantenere una storiografia di Stato. Indovinate chi è socio della deputazione per il Friuli? Sempre lui.
Vi risulta che esistano organizzazioni di “storia patria” in altri Paesi? Non esiste, in tutto il mondo libero, la Storia è storia e non esiste una “Storia di Stato” o meglio una “Storia di Regime”. Se ogni Paese ha una "Storia Patria" significa che esistono 189 Storie diverse, una per ogni Stato riconosciuto dall'ONU? Significa che nella UE ci sono tante storie diverse, tramite le quali gli Stati giustificano le proprie aggressioni ai danni di altri Paesi? Sarebbe follia, vero? E non pensiate che i collaboratori siano filantropi, hanno tutti un loro preciso beneficio dal primo all'ultimo insegnante che divulgherà la Storia di Regime; ne va delle carriere e di una vita pacifica.
Nella "democratica" Italia la follia è realtà e voi tutti pagate con le vostre tasse, i costi della struttura propagandistica.
Vediamo ora i relatori:
1) il numero uno è noto per le sue tendenze; un paio d'anni fa scrisse una lettera di protesta per la festa dei Popoli di Gorizia che non aveva cancellato “opportunamente” la sua eredità con la Kaiserfest di Giassico; si trattava di vera e propria diffamazione alla memoria del nostro caro Capo di Stato. Chi vuole, può cercare la sua lettera al Messaggero del 6/3/2005 “Nessuno bari sulla storia-la verità sulle foibe”. Scriveva tra l'altro: era un “progetto di conquista rivoluzionaria del potere per instaurare un nuovo ordine socialista e d’espansione nazionalista su terre ritenute, a torto o a ragione, slovene e croate; il che comportava la spietata liquidazione d’ogni forma di possibile opposizione nazionale, ideologica e sociale.” Giusto per chi non lo conosceva... passiamo avanti.
2) Il numero due è il prof. Stefano Pilotto nato a Roma, studi al liceo classico Dante di Trieste; del quale mettiamo link all'articolo di una sua conferenza al Rotary, per capire quali sono le sue convinzioni: http://www.rotarytriestenord.it/…/conviviale-pilotto-irrede…
3) E' sempre il numero uno che tratta due argomenti.
4) E' l'unico che sia di formazione libera ed individuale, autore di meritevoli ricerche sui soldati asburgici, nostri nonni. Ma tratta un argomento molto tecnico che non ha alcuna valenza ideologica come possono avere gli altri interventi. Abbiamo l'impressione che sia stato cooptato per far apparire “democratico” ed “imparziale” il consesso, "sdoganandolo".
5) Il numero cinque veniva definito dal Messaggero: “storico di riferimento della Lega Nazionale”; non serve altro e passiamo avanti.
http://ricerca.gelocal.it/…/messa…/2015/02/03/PN_02_03.html…
http://ricerca.gelocal.it/…/messa…/2015/02/03/PN_02_03.html…
6) Si occupa di letteratura e storia della letteratura, la sua competenza storica è tutta da dimostrare. Il suo cognome è rovignese e pur non avendo scritto opere storiche, si può notare nel curriculum, che è molto legata a tutti gli ambiti culturali italiani tra le due guerre, compreso d'Annunzio, Marinetti, Ungaretti, Tassoni. Ha scritto anche qualcosa su l'Imperatrice Elisabetta, si è occupata parecchio di Svevo, Saba e Blazen, Slataper e Suparich. La sua partecipazione sembra “tecnica” ma lo sapremo solo dopo che avrà parlato.
7) E' il nuovo vicepresidente della Lega Nazionale, non serve altro.
8) E' un erede di Nazario Sauro, quel figlio di un romano e di un'istriana, che andò in carcere prima della guerra per aver apostrofato “Porco de un s'ciavo ti e el Governo che te mantien”, un suo collega capitano di lingua madre croata. I suoi figli seguirono il padre nell'odio antislavo, il culmine familiare fu di Italo, autore del “Memoriale Sauro” dove suggeriva al Duce, di far deportare dai nazisti, tutti gli slavi dall'Istria. Probabilmente il Duce sapeva che si sarebbe coperto di ridicolo, tanto che furono proprio i suoi alleati, a far saltare in aria il monumento fascista di Nazario Sauro a Capodistria, oltre a qualche altro monumento nazionalista italiano come quello dei "lupi di Toscana" che celebrava uno dei più colossali falsti storici di d'Annunzio, ma non divagiamo.
Conclusione: il 75% di loro è nazionalista sfegatato, 2-3 di essi sono antislavi certificati, 1 o al massimo 2, sono i neutrali ma la parte “idologica” e la direzione del corso è in mani nazionaliste.
Argomenti: il primo è generico, il secondo porta fatalmente alla "colpevolezza dell'Austria" nell'inizio della guerra mondiale ed alla cancellazione della colpa italiana. Il terzo è di parte: tratta le anime dell'irredentismo che era rappresentato dal 1,9% della popolazione e non tratta le posizioni del rimanente 98,1%... tipico. Quarto: argomento tecnico. Gli altri argomenti trattano solo di Irredentisti e "volontari giuliani".
Così il Regime fa in modo che vengano formati i nostri figli.
Sta a noi, opporre resistenza e diventare più competenti di loro, per insegnare ai nostri figli una Storia reale, coerente con quanto ci raccontavano i nostri nonni e con le nostre radici (non tutti i relatori possono vantarsi di ciò) e non manipolata. E' impegnativo ma non ci sono alternative, se non vogliamo che i nostri bambini crescano con tre narici di cui una bianca, una rossa ed una verde.